Come nasce l'idea per un libro?

Prima di tutto ringrazio Ilenia, che mi ha dato lo spunto per questo post.

Come nasce un libro? Una domanda importante, non credete? Ci sono milioni di libri in circolazione. Io direi anche milioni di miliardi, tanto per voler eccedere un pochettino (ma mica tanto), e tutti questi libri sono stati scritti da qualcuno. E questo qualcuno, in qualche maniera, prima di scrivere un libro lo avrà necessariamente pensato.

Non dico che ci sia per forza un grosso lavoro di progettazione dietro a ogni copertina e a ogni romanzo, e anzi tante volte i lavori migliori nascono di getto o addirittura per caso (tipo il mio libro del blog). Però è vero che esiste un momento nella storia di un testo, una fase di passaggio tra il suo non esistere e il suo esistere se non ancora su carta almeno nella mente del suo autore.

La decisione di scrivere, la scelta razionale di mettere su carta un'idea. Una sorta di concepimento letterario che segna l'inizio di una storia che forse ci sarà o forse no, forse venderà milioni di copie o forse non sarà mai pubblicata, ma in qualche modo esiste già in forma potenziale.

Ma da cosa nasce questa idea? Come vi viene in mente un libro, un racconto, una storia o un trattato? Credo che ci sia più di un percorso che porti all'immaginazione di un testo, per cui come sempre beccatevi la solita lista simil spiritosa buttata giù un po' alla ca... volevo dire: come mi ha spinto a fare l'ispirazione.

Come nascono le idee per i nostri libri?

Il libro racconta una nostra esperienza: fermo restando che nel 99% dei casi realizzerete una schifezza, tante volte avvengono eventi così importanti che è effettivamente giusto e necessario metterli per iscritto. Sono i romanzi tratti da storie vere, i trattati e i racconti di eventi drammatici.

Il mondo ha bisogno di questo libro: un modo elegante per dire che siete dei gran paraculi e avete imbroccato (o sperate di averlo fatto) un'idea potenzialmente vendibile e interessante. Prendete qualsiasi trattato sui morti ammazzati o un libro che sputtani il politico di turno, o ancora il solito sesso (che palle!) o un tema angosciante appena costruito da qualche giornale. Tipo la solita nuova malattia che ci ucciderà tutti... ma che poi purtroppo (??) non era vero.

Vi viene in mente un'idea che sembra interessante: il sembra è la bestia nera che distrugge la maggior parte dei romanzi originali, visto che in genere il vostro libro sembra interessante a voi mentre al resto del mondo non gliene importa un emerito c-avolo. Ma almeno qualcosa inizia a girare come si deve: avete avuto un'idea, siete dei creativi!

Resta da capire se l'idea funziona o non funziona (tante volte non si riesce a tirare fuori una storia completa anche da idee apparentemente interessanti), dopo di che eventualmente la si sviluppa con una trama e dei personaggi ed ecco che il libro inizia a prendere forma. Il problema è che poi non interesserà a nessuno, ma è vero... questo l'avevo appena detto.

Vi viene in mente un personaggio che sembra anch'egli interessante: spesso non è l'idea o la trama la prima cosa ad arrivare, ma il protagonista. È stato così sia per il libro dei gatti che per Primo Mazzini: avevo in mente i personaggi, mi sono piaciuti e ho costruito una storia di cui fossero i protagonisti. Inutile dire che i personaggi potrebbero piacere solo a voi e che probabilmente la trama sarà insulsa, ma sono i rischi del mestiere.

Vi viene in mente una situazione: la stessa cosa che è successa per i personaggi, solo che adesso è una determinata scena che vi cattura e vi affascina, fino a spingervi a costruire tutta una struttura di trama e personaggi che faccia infine verificare un determinato avvenimento.

Resta infine l'ipotesi più semplice:

Il libro è una fotocopia di un altro libro: magari voi lo scrivete meglio, ma la trama è sempre quella. La gente se lo compra ed è contenta, l'editore vende i libri ed è contento, voi fate qualche soldo e vostra moglie è contenta... insomma tutti contenti, evviva, bravi!

Al posto vostro, ne scriverei subito un altro! ^^

Simone

4 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Che fai? Mi copiiiii? ^^
Proprio questo lunedì ho scritto un post su questo argomento eh..eh..eh..

http://31ottobre.blogspot.com/2008/04/le-idee.html

Guarda che ti denuncio per plagio, eh?

Ma sai che son buono e che non vedo l'ora che il libro sul blog sia pronto, pubblicato, venduto e... che una copia autografata sia tra le mie manine.

^_^

Simone ha detto...

Io ti denuncio per SPAM! Dai iniziamo a litigare che aumentano i lettori.

P.S.

Ovviamente io copio tutto quello che trovo online, è per questo che incito gli altri scrittori a fare ebook e robe del genere. E il libro del blog è probabile che si farà ma finché non c'è una cosa firmata non dico altro.

Simone

sommobuta ha detto...

Ci sono scrittori che scrivono libri interi solamente per aver pensato ad una sola azione di un loro personaggio...

Mi ha sempre molto colpito la spiegazione che Umberto Eco ci fornisce sul perchè ha scritto "Il Nome della Rosa"..."Semplicemente perchè mi era venuta la voglia di ammazzare un monaco!"

14 ha detto...

"Semplicemente perchè mi era venuta la voglia di ammazzare un monaco!"

WOWWOWOWOWOWOWOW
Miriam
p.s. e se mi venisse volgia di ammazzare un blogger? Immaginate le insidie della rete..
Qual'è secondo voi il modo migliore per uccidere un blogger? E' sufficiente screditarlo?
Commentate (buahaha..)