Il post per calmare gli animi e per fare contenti tutti.

Ok, ho deciso di redimermi per questo periodo oscuro del blog e di far pace con tutti (e tre) i miei fedeli lettori mettendo per iscritto - a mo' di castigo di Bart nella sigla de Simpson - tutte le cose che ho imparato in seguito a tante polemiche.

E se qualcuno vorrà dire la sua prometto che non verrà insultato ^^.

Lettere è una bella facoltà e gli studenti di lettere non studiano con il pisello in mano. Chissà dove lo tengono.

Se non ti pubblicano un libro si vede che è brutto, però se poi ci ripensano e lo pubblicano dopo allora invece era bello. Però se nel frattempo sei morto te la sei presa nel culo.

Tutti i libri pubblicati sono meglio di Mozart di Atlantide. Tutti i libri non pubblicati sono meglio di Mozart di Atlantide. Anche le parti tagliate dalla prima stesura di Mozart di Atlantide sono meglio di quelle rimaste.

I gatti non sono un'idea interessante, e poi proprio adesso che il film più visto è coi topi. Bravo coglione.

Criticare pesantemente qualcuno senza nemmeno firmarsi serve a porre l'accento sulla critica e non sulla persona.

Qualsiasi cosa diciate qualcuno si offenderà sempre, per cui tanto vale offenderlo di proposito.

Sesso e violenza richiedono impegno letterario, e la filosofia è noiosa.

Ogni commento negativo al blog ne porta almeno altri tre. E così diventano tredici (se ho fatto bene i conti).

Il successo per uno scrittore non è importante. Ma l'insuccesso lo è ancora meno.

Un aggettivo di troppo è segno di cattiva scrittura e il libro non può essere salvato. Due aggettivi di troppo meriterebbero una condanna a morte. Se dite tre aggettivi di fila davanti allo specchio succederà qualcosa di terribile (vedrete il riflesso di un coglione).

Alcuni testi occulti contengono solo aggettivi e chi li legge impazzisce.

L'ironia piace a tutti solo finché è limitata a voi stessi.

Tra 20 anni starò ancora qui a dire cazzate su questo blog, e il bello è che qualcuno ancora commenterà.

Si può scrivere su Internet anche senza conoscere nessuno. E anche senza che nessuno ci legga.

Ogni critica va accettata sinceramente, tranne quelle rivolte a noi.

Se ogni dieci libri che leggete parlate male di uno vuol dire che siete uno stronzo. Se invece parlate male di tutti siete un esperto.

Gli scrittori che usano Internet perché nessuno li pubblica sono degli sfigati. I critici che parlano male degli scrittori che usano Internet perché nessuno li pubblica invece no (almeno a dar retta a loro).

La cosa migliore di una critica è che qualcun altro leggerà il libro per vedere se è davvero così brutto.

La cosa peggiore è che di solito è davvero così brutto.

La cosa incredibile è che vi dirà che è così brutto ma per motivi diversi.

E se è vero che poca gente accetta le critiche, ancora meno gente accetta gli insulti.

E - cosa peggiore di tutti - il libro dei gatti è fantasy.

Simone

14 commenti:

  1. Non male.
    Sei un vero peacemaker, o pacemaker, vedi tu. ^^

    Ciao, dacty.

    RispondiElimina
  2. "La cosa migliore di una critica è che qualcun altro leggerà il libro per vedere se è davvero così brutto."

    E' vero.
    Molti dei romanzi che ho letto li ho scelti perché non riuscivo a credere che qualcosa di "così brutto come dicevano" potesse essere stato pubblicato. Erano molto peggio.
    Altri li ho letti perché dicevano che eran belli. Non lo erano.
    In ultimo ho letto parecchi romanzi di cui non avevo rinvenuto alcune commento in precedenza. Alcuni erano belli.

    Il primo insegnamento che ne ho ricavato è che se qualcuno parla tanto di un libro allora non mi devo fidare, qualunque cosa venga detta di quel libro.

    Il secondo è che la biblioteca comunale esiste proprio per evitare di dare con l'acquisto il proprio "voto positivo" a dei pessimi libri.

    :-)

    RispondiElimina
  3. il libro dei gatti è fantasy se racconta una storia di fantasia. Se racconta una storia vera è cronaca. Se non appartiene a nessuna delle due categorie, è un manuale per la cura degli amati felini!!! :D

    RispondiElimina
  4. Dacty: ciao!

    Carraronan: infatti la biblioteca sarebbe da sfruttare di più.

    Gloutchov: ma una storia "vera" per chi, per i lettori o per i gatti?

    Simone

    RispondiElimina
  5. mmm...condivido quasi tutto, specialmente la parte sul "Criticare pesantemente qualcuno senza nemmeno firmarsi serve a porre l'accento sulla critica e non sulla persona."
    Aggiungerei anche: "Tutti gli scrittori esordienti sono dei piagnoni e se non li pubblicano è perchè fanno cagare".
    E anche: "Lo scrittore italiano deve solo baciare il culo a quello straniero, perchè, si sa, gli stranieri sono eoni davanti a noi".
    Ehhhhhh già.
    ;)
    Comunque non mi diventare un troll anche tu!

    RispondiElimina
  6. ehi nvrsmn...
    questo post lho letto.
    io sono uno che legge i post corti con frasi lunghe o i post lunghi con frasi brevi.
    Io sono un lettore con trade off
    uh uh, bene
    ho detto qualcosa nel commento anche se nulla avevo da dire. uh uh
    (anche uh uh in tagalog significa qualcosa ma non so cosa)
    uh uh a te.

    RispondiElimina
  7. E io che perdo tempo a scrivere cose tipo "Dogma Fantasy" sul blog... vabe'. XD

    Vorrei citare le parti più vere e divertenti del post, ma sarei costretto a citarle tutte. Però faccio mia questa:"E se è vero che poca gente accetta le critiche, ancora meno gente accetta gli insulti." E appena ho l'occasione la tiro fuori e ti cito. ^^

    RispondiElimina
  8. Alex: dici che mi sto trollizzando? Mi è rimasto solo un post insulta-critici e poi giuro che ho finito!

    Gelo: in tagache? Comunque i commenti fanno piacere a priori, non è necessario dire effettivamente qualcosa (anche se potrebbe aiutare ^^).

    Fede: sì però poi non dire che te l'ho detto io se no trovo davvero qualcuno che mi cita (in tribunale). Ok questa era pessima, ciao!

    Simone

    RispondiElimina
  9. Simone, fai, fai pure...per me non c'è problema :)
    In fondo stai solo rispondendo ad altri troll ;)

    RispondiElimina
  10. hai dimenticato la cosa più importante: se un libro qualsiasi di un autore qualsiasi reca nel titolo la dicitura "manuale di..." esso deve essere il Libro, la Summa, il Corano dell'esordiente. se il Manuale dice "bùttate ar fiume", bùttate ar fiume.
    :-) aloha

    RispondiElimina
  11. Beh è vero che le critiche possono portare a un aumento delle vendite. Ho provocato una vera corsa agli acquisti fra i miei amici dicendo che mi ero scocciato della serie di George Martin dopo 80 pagine del primo libro. Lo hanno acquistato per curiosità, in massa... e ne sono tutti entusiasti. Dal che deduco che le mie recensioni hanno effetto. Contrario, però.

    RispondiElimina
  12. Mi sto divertendo molto a leggere il tuo vetriolo e mi sto convincendo che è meglio pensarci un attimo prima di intraperendere la via crucis di scrittore emergente. Che non sia il caso di riconvertire il mio genio temerario alla tradizionale figa (al limite anche a pagamento) o alla cara vecchia filatelia?

    Isidhermes (http://blog.libero.it/isidorosivilgia)

    RispondiElimina
  13. Isi: ma non è una cosa che si "sceglie", purtroppo scrittori emergenti si nasce mentre scrittori affermati si diventa... seppur raramente.

    Simone

    RispondiElimina