
Se vi ricordate, qualche giorno fa avevo proposto l'idea che per attirare l'interesse dei lettori fosse importante scegliere un tema
ben definito da trattare nel nostro libro (che poi nessuno pubblicherà comunque, questo è bene ricordarlo).
Certo, nell'utopica (utopistica?) ipotesi che la scrittura risponda al bisogno pratico dell'essere umano di voler
comunicare le proprie idee, quello di scrivere avendo
per lo meno qualcosa di cui parlare sembrerebbe un consiglio insulso: chi scrive un libro senza voler dire nulla, magari solo perché non aveva
niente di meglio da fare?
Ma gli scrittori emergenti, ovviamente! Se vi fate un giro su
Google e cercate un po' di questi aspiranti nuovi autori, oltre a trovare mille siti che
parlano di me (se non ci credete fate una prova!) vi imbatterete anche in opere letterarie scritte
da altri e che nella quasi totalità dei casi ricalcano gli schemi che adesso vado a proporvi (e ovviamente
a sputtanare, se non si fosse capito ^^).
LE STORIE TIPICHE DEGLI SCRITTORI EMERGENTIRomanzo fantasy medievaleggiante con situazioni standard presentate attraverso un lessico mediocre: potrei stare qui per settimane a cercare di spiegarvi perché non dovete scrivere una storia fantasy (intendendo quella standard clonata da Tolkien), ma non è questo l'argomento di cui stiamo parlando.
Il fatto è che uno scrittore dovrebbe aspirare a far progredire il pensiero dell'umanità (sarò io
un po' coglione vero? ^^), e non limitarsi a prendere
il libro fantasy construction kit per assemblare qualche boiata tipo
l'elfo oscuro però buono che non vede di buon occhio i nani deve viaggiare per la mappa alla ricerca di un certo numero di oggetti magici altrimenti il cattivo demoniaco conquisterà il mondo.
Mi rendo conto che alla fine potrete anche arrivare in libreria con un mattone fantasy e vendere un sacco di bei libri, ma come scrittore cosa pensate di aver realizzato? Ok, avete fatto i soldi,
1 a 0 per voi.
Romanzo thriller scopereccio con situazioni standard e lessico mediocre: ok, almeno avete fatto i compiti. Come già detto più volte sono i libri che vendono di più (almeno così
mi è stato detto) e se anche la storia non ha senso, i personaggi sono stereotipati e le ambientazioni sono patetiche basta calcare un po' di più sul sesso e il libro piacerà lo stesso.
2 a 0 per voi, questo post sta prendendo una brutta piega...
Romanzo di genere non thriller e non fantasy con situazioni standard e lessico mediocre: questo è il classico libro dell'emergente sfigato che
non vuole vendersi per scrivere qualcosa di commerciale, e se ne esce fouri con una schifezza che nessuno leggerà mai (a tal proposito, i link ai miei ebook stanno nella barra qui a destra ^^)
Storia vagamente autobiografica sull'amore e sui rapporti sentimentali in generale: come dite? Eravate fidanzate con un ragazzo bellissimo che era
tutta la vostra vita, però poi lui vi ha lasciato con la vostra migliore amica e il mondo v'è crollato addosso? Ma è un libro comico? Allora è un libro porno? Allora è un thriller dove voi
vi vendicate uccidendo il vostro ragazzo? Ah, è una
triste storia melodrammatica con voi che vi lamentate perché dopo sei lunghi mesi di pianti e sofferenze tutti vi trovano insopportabile e nessuno vi vuole più tra le palle? Sapete che vi dico?
Non stento davvero a crederlo! Racconto senza capo nè coda con scene che si susseguono così come all'autore veniva in mente mentre scriveva senza alcuna idea particolare da portare avanti: una comitiva di ragazzi va a scuola, poi partono per le vacanze, poi due s'innamorano, poi uno muore, poi tornano a scuola, poi c'è un po' d'azione messa lì tanto per mettercela (uno che
cade dal motorino, che ne so), poi i due si lasciano, poi arriva una specie di mostro che uccide uno, poi si scopre che però quello ucciso dal mostro se l'era sognato e
non è morto... e poi c'è un colpo di scena dove non si capisce un cazzo e la storia finisce di botto. Il tutto condito da
immagini oniriche e descrizioni di paesaggi.
Ok, i lettori più pecoroni diranno che a tutto c'era un
significato nascosto e staranno lì a strapazzare le palle a tutti per spiegare intrecci narrativi inesistenti. Quelli più
smaliziati, invece, diranno che avete scritto una bella cagavolata, con buona pace di ogni metafora reale e immaginaria che sia. Ma la cosa drammatica è che la somma tra pecoroni e smaliziati farà sempre e comunque un numero
inferiore alle dieci unità.
Oppure voi siete una specie di autore famoso alla
David Lynch e il libro piace e ha successo. Ma
vi assicuro che resta una cagvolata in ogni caso.
Ignobile storia dalla trama scontata con banale significato retorico: il soldato che ci racconta degli
orrori della guerra (scritto da uno che manco ha fatto il militare). I vecchi che sono soli e stanchi e nessuno li vuole. Il
povero lavoratore che vive in un mondo corrotto e il tizio che si droga perchè da piccolo i genitori
non lo capivano.
Insomma, ripetere male le idee degli altri sembra la specialità degli autori emergenti (io ripeto male le mie, ma vabbe' ^^), anche se la cosa è comprensibile: in fin dei conti si inizia a scrivere anche perché un libro
ci ha colpito (magari in testa) o una storia che abbiamo letto ci ha particolarmente commossi. È normale voler ricreare delle emozioni che per primi abbiamo apprezzato.
Però questi libri-fotocopia sembrano
un po' vuoti, no? Cioè, cosa pensano questi aspiranti scrittori del mondo che li circonda? Che effetto hanno le nuove tecnologie su di loro, che sta succedendo in Birmania, chi bisogna votare alle prossime elezioni, che squadra vincerà il campionato, è meglio la
Dieta Cola, la
Zero Cola o è sempre
la stessa roba con l'etichetta cambiata, perché le donne passano la vita a rompere le palle con la dieta ma poi si fanno gonfiare le tette (vabbe' questo credo di saperlo)... insomma, ok il thriller, ok il fantasy e ok anche la storia di qualche
bella tettona che si perde il reggiseno con qualche buffo stratagemma narrativo (questa in effetti non stanca mai). Ma se non avete
niente da dire perché qualcuno dovrebbe volervi ascoltare?
Insomma, per tirare le somme sul predicozzo del giorno (scusate se sono scivolato un po' nel melodrammatico,
poi lo aggiusto ^^): nei vostri libri parlate pure
di quello che vi pare, purché parliate almeno di qualcosa. E vedrete che i lettori arriveranno.
E come s'era detto in passato, adesso il problema è solo quello di
non farsi odiare.