
Oggi presento il consueto
punto della situazione in maniera un po' diversa dal solito: farò infatti una lista di cose che ho fatto e che sto facendo
come scrittore, commentando brevemente le mi impressioni sui risultati che queste di volta in volta hanno portato.
Scrittura dei primi racconti: si parla di 15 anni fa, e anche di più. Ottimo esercizio per
imparare a scrivere, qualcosa di leggibile è rimasto e lo trovate sul blog.
Scrittura dei primi romanzi: La sindrome di Reinegarth e Codice Aggiunto. Un'ottima palestra, e i romanzi in questione sono spesso anche stati apprezzati (non dagli editori). Sicuramente dopo averli scritti mi sono sentito più scrittore... e molto più
emergente sconosciuto ^^.
Pubblicazioni autoprodotte: buone per dare qualche libro a
parenti e amici senza spendere troppo se fatte con un tipografo "amico". Far girare un libro così è molto impegnativo e personalmente mi sono avanzate
un sacco di copie.
Pubblicazioni a pagamento: tornando indietro
non lo rifarei. Fermo restando che se qualcuno sa come vendere il proprio libro (o ne ha bisogno, come un professore universitario) allora
è ok anche un editore a pagamento.
Print on demand: ottimo per farsi
qualche copia da dare in giro, consente di stampare l'esatto numero di libri richiesto (ottimo se sapete di poterne vendere un po' in qualche modo). Online le vendite sono
praticamente nulle.
Realizzazione di ebook: ogni mese i miei visitatori scaricano qualche centinaio di libri elettronici. Cifre
dell'altro mondo per un autore sconosciuto che non è neanche pubblicato. Difficile dire quanti siano i lettori effettivi, ma molta gente li
legge davvero... e si vanno diffondendo degli "ebook reader" basati su una tecnologia particolare che non dà fastidio agli occhi.
Concorsi letterari: sono partito con quelli piccoli per racconti, e adesso sono passato
all'Urania. Credo che un concorso valga la pena solo se assicura la pubblicazione
di un proprio romanzo, mentre partecipare con dei racconti e finire in una ricca antologia di sconosciuti io la trovo una
perdita di tempo. Mi perdoni chi la pensa diversamente, sono opinioni.
Corsi di scrittura: ottimi per capire
come funziona l'ambiente, buoni per conoscere qualcuno e avere qualche consiglio su come presentarsi meglio agli editori. Per imparare a scrivere, secondo me sono più utili se siete
già bravini (nel senso che avete già affrontato un romanzo per conto vostro) altrimenti il rischio è che vi confondano le idee.
Stesura del terzo romanzo: Mozart di Atlantide. Su una cinquantina di editori contattati, uno ha detto che faceva schifo e uno ha detto che era buono però non lo pubblicavano lo stesso. Gli altri 48 hanno detto
"non pubblichiamo fantascienza". Il mio consiglio è di
NON scrivere fantascienza in Italia, almeno non quella "classica" (Asimov e Orwell, per capirci).
Apertura del blog: ottimo per conoscere altri scrittori (agli editori
non gliene frega niente), ottimo per pubblicizzare gli ebook, ottimo per confrontarsi e ottimo per esercitarsi. Insomma a qualsiasi aspirante scrittore io
consiglierei l'apertura di un blog e anzi mi stupisco di tutti quelli che non lo fanno.
Stesura del quarto romanzo: il gatto che cadde dal Sole. Sicuramente il mio libro scritto
in maniera migliore. A rileggerlo non mi sembra quasi di averlo scritto io ^^! A fine Giugno 2007 l'ho inviato a cinque editori
ben selezionati e al momento nessuno si è fatto sentire. Da quello che so anche 1 anno di attesa è perfettamente
nella norma, per cui...
Stesura del libro del blog: mi sono divertito, e attualmente è in visione da un po' di editori. Uno mi ha già risposto dicendo che non pubblicano libri nuovi (o qualcosa del genere), mentre un altro pareva interessato ma poi temo che la cosa
sia morta lì. Per il resto aspettiamo.
Secondo libro del blog: questo è un po' più "scazzato" rispetto al primo. Secondo me sarebbe anche
più divertente, ma non ha senso provare a pubblicarlo se prima non pubblicano il primo.
Credo.
Nuovi invii editoriali: ho deciso che non posso aspettare a vita che qualcuno (non) mi risponda, per cui sto iniziando a inviare il libro dei gatti e quello del blog
ad altri editori. L'idea che ho adesso è di contattare direttamente gli editor, anche rompendo
pesantemente le palle, sperando che mettere un manoscritto direttamente in mano a una persona piuttosto che a una segreteria faciliti un poco le cose. Vi terrò come sempre informati.
Stesura del quinto romanzo: Primo Mazzini e la stanza fuori dal tempo. A pensarci bene, c'è gente che pubblica
la prima cosa che scrive, e pare impossibile arrivare a cinque (SETTE se contate il blog) senza aver ancora ottenuto nulla. Probabilmente i miei libri fanno
tutti schifo, ma non è una giustificazione nemmeno questa visto il livello di certa roba che vedo in giro.
Impegnarsi in qualcosa senza arrivare da nessuna parte è una di quelle eventualità che
reputo impossibili. La sfiga perenne
non è nel mio modo di vedere la vita, e non penso che lo sarà mai. Sicuramente all'inizio mi sono posto male (spedivo a caso un romanzo che quasi nessun editore pubblicherebbe) e forse spinto da sfiducia non mi sono impegnato fin da subito
come si deve. Bo', vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi.
Tornando a
Primo Mazzini, ho scritto un centinaio di cartelle e la storia
prosegue bene. Lo stile è un mix tra il blog e il libro dei gatti (più la seconda parte, quella che
non è online) per cui insomma è allegro e a tratti (spero) fa anche ridere e ci sono un sacco di idee che mi piacciono. Il problema è che potrebbe essere catalogato
come fantascienza (eh sì, sono di coccio), rendendone
impossibile la pubblicazione.
Proprio per questo, nel presentarlo dirò che è una specie di
Harry Potter.
Simone