
Di solito, nei testi dedicati alla scrittura creativa, la gente che s'è messa in testa di
insegnare come si scrive inizia a sciorinare tutta una lista di problemi tecnici: personaggi che d'improvviso cambiano nome o spariscono, gialli con indizi fondamentali che qualcuno si ricorda sul finale e chi più ne ha più ne metta.
Insomma nella
cultura della scrittura creativa si parla di cose ovvie che chiunque provi a scrivere un romanzo deduce (prima o poi) da solo, tranne del difetto fondamentale che mina la quasi totalità della letteratura moderna. Un romanzo può essere tecnicamente perfetto, restando tuttavia semplicemente - e tragicamente -
brutto.
Ecco allora che ho pensato io a prepararvi una lista di
contenuti che rovinano una storia, portandovi a scrivere un brutto romanzo che non piace a nessuno, anche se scritto benissimo.
1)
Il libro fa parte di una trilogia fantasy. Tutti gli adolescenti della mia generazione hanno letto le trilogie fantasy, perché giocavamo a
Dungeons & Dragons e se una cosa non era fantasy e non era divisa in tre libri - semplicemente - non era abbastanza
figa. Non conosco nemmeno un trentenne (gli ex adolescenti della mia generazione) che, passati diversi anni, abbia un buon ricordo di una trilogia fantasy. E qui ci stava una battuta sul Signore degli Anelli, ma la conservo per quando scriverò la recensione ^^
2)
Il libro parla di un povero gentile che s'innamora di una ricca figona che è promessa a un miliardario stronzo. Nessuno dei libri che trattano tale argomento è mai obiettivo: di solito finisce che la figona ricca scarica il miliardario stronzo per sposare il povero gentile, che è una cosa
del tutto inverosimile. Il finale
vero è che la figona ricca molla il povero per sposarsi il miliardario. Il fatto che sia già ricca di suo è del tutto ininfluente, e l'idea che la stronzaggine possa essere un difetto non la sfiora nemmeno. Al limite, poi, si tromberà il povero di nascosto.
3)
Il romanzo pulp. Volete scrivere l'ennesima storia col criminale in abito scuro che va in giro ad ammazzare tutti nei modi più strambi? Ancora? Ma che palle! Gli unici esponenti
decenti del genere pulp sono il film di Tarantino e il romanzo di Bukowsky. Non vi dico quali sono, ma vi do un indizio:
c'è scritto PULP nel titolo. Tutto il resto se ha fatto due lire è perché la gente ci è cascata, aspettandosi qualcosa di buono quando invece gli stavano rifilando (nel migliore dei casi) una copia delle due opere già citate.
4)
Il bambino che ha un tenero rapporto sentimentale col nonno. Poi il nonno crepa, e il bambino ci ripensa per tutto il resto della storia in momenti drammatici e carichi di sentimento. Quanti film o libri riportano un intreccio di questo tipo? L'idea è che la maggior parte dei lettori o spettatori avranno perso un nonno quando erano bambini (ma va'?) per cui gli autori stanno sopperendo alla loro terminale mancanza d'idee con un pietoso stratagemma, nel tentativo di commuovervi. Il problema è che
del nonno degli altri a nessuno gliene frega niente.
5)
Il libro prende spunto da un libro famoso. Avrete visto in libreria migliaia di testi che hanno nomi del tipo
il codice che vinci,
vinci il codice,
il segreto del codice,
il codice segreto oppure
Perry Hotter e i segreti della camera,
trattato su (scritto piccolo e poi sotto gigantesco) IL SIGNORE DEGLI ANELLI... permutazioni del titolo da cui traggono spunto, insomma. Intanto, scrivere un libro sperando che qualcuno
lo compri per sbaglio, prendendolo per un altro, non è proprio come partire col piede giusto. Poi se scrivete un libro semplicemente copiando quelli che vendono tanto in questo periodo, al limite vi troverete con una bella copia di una storia brutta, visto che di solito non è che siano tutto questo gran ché.
Ero partito per scrivere 10 motivi, ma vedo che la cosa va per le lunghe... per cui mi riservo di aggiungerne gli altri 5 in futuro ^^
Simone
Link correlati:Non è correlato per niente, ma ringrazio Taotor che parla del mio ultimo ebook
nel suo blog.