Il muro di gomma per gli emergenti.
Leggendo i commenti che ricevo sul blog (nonché tanti altri discorsi che trovo in giro per la rete) mi accorgo che sono un po' tutti daccordo nel pensare che un autore già affermato riesca a vendere qualunque cosa, cosa invece impossibile per un emergente.
Forse le cose non stanno proprio così: è vero che l'emergente non vende, ma non viene nemmeno posto in condizione di farlo. C'è una sorta di muro di gomma tra i nuovi autori e il sistema che fa girare e rende popolari le idee. Sto parlando di giornali, riviste, Internet, televisione... un nuovo autore non viene letteralmente cagato da nessuno, e si ritrova spesso solo di fronte a un pubblico che non sa nemmeno della sua esistenza.
Faccio una serie di esempi, tanto per essere meno noioso:
1) Pubblicazione di un romanzo tramite ebook
Nel caso di un autore conosciuto, partono banner su Virgilio, cartelloni per strada e articoli sui giornali. In prima serata, intervistano l'autore famoso parlando di quanto è bravo ad aver utilizzato le nuove tecnologie (notate che l'ebook è a pagamento).
Cercando di pubblicizzare i miei ebook, ho ricevuto lettere del tipo "non siamo in contatto con il nostro webmaster (???), per cui non possiamo metterle un link sulle news del sito (che parlano di cose tipo le nomination del Grande Fratello)". Oppure ci sono siti che strillano "a tutti gli scrittori esordienti: mandateci il vostro libro, lo pubblicizzeremo!" Io gli mando l'ebook, e loro nemmeno rispondono.
2) Apertura di una mostra.
Lo scrittore conosciuto che s'è messo in testa di fare il pittore (generalmente con risultati orridi) si verrà pubblicizzato su canali televisivi, e all'inaugurazione sarà pieno di gente tra cui una bella fetta di belle gnocche che scambiano il quadro elettrico per un quadro e basta.
L'emergente si troverà da solo in compagnia della gente che ha pagato per venire. Si presenteranno un paio di ragazze bruttine (cioè, vanno in giro per mostre, che vi aspettate?), lui disperato ci proverà lo stesso ma queste gli daranno buca.
3) Pubblicazione di un libro "strano".
Se anche l'autore conosciuto scrive un libro noioso che non si capisce niente verrà lodato dalla critica e osannato dai giornalisti. Le chiameranno idee innovative e nuova forma di espressione, e la gente lo comprerà e leggerà (annoiandosi) solo per darsi arie da intellettuale.
Il libro dell'emergente non sarà (ovviamente) pubblicato. Se anche fosse, nessuno ne parlerà. Se anche fosse, diranno del libro che è noioso e che non si capisce niente. I lettori fanatici lo leggeranno comunque, solo per concludere che il libro noioso di (inserite un autore famoso a scelta) era molto meglio.
4) Apertura di un blog.
In generale gli autori famosi non hanno blog, non hanno mail e per contattarli dovete passare per segreterie barricatissime. Perché perdere tempo a parlare con la gente? Sono scrittori, loro! Gli autori un po' meno famosi, invece, ricevono migliaia di link da perfetti sconosciuti che vanno ad aumentare page rank e accessi di siti che spesso sono solo vetrine per vendere i libri. Perché molti emergenti pubblicizzano siti e blog di gente che non li fila nemmeno? Bo?!
Se invece scrivete dei caratteri a caso nella barra degli indirizzi, si aprirà un sito porno, oppure il sito di uno scrittore emergente (per dirvi quati siamo). Per guadagnare un po' di visibilità, bisogna barattare link con altri autori, scrivere scegliendo le parole giuste che piacciono a google e tante cose che, se siete emergenti anche voi, immagino saprete già. Anche se, spero, un lettore guadagnato si interessa più facilmente a quello che scriviamo.
Simone
Link correlati:
http://www.lfkjshdvlidfuvefodivh.com (non è un sito porno ^^)
11 commenti:
cavolo, bell'intervento...e parli di problemi che mi pongo in continuazione...io avrei in lavorazione un bel po' di romanzini (anzi, col poco tempo che ho, direi di avere iniziato troppe cose insieme...o anche buttato giù idee da accrescere...infatti non concludo mai un cavolo). Da domani pubblico un nuovo racconto sul mio blog (per ora è l'unico modo che ho per far leggere qualcosa in giro...anche perchè per ora i romanzi non posso completarli e mi limito ai racconti...! Se ti va (scusa il tu...ma in fondo siamo su internet :P ) passa sul mio blog e lascia qualche commento...!
Un bel po' di romanzini? Nel senso che inizi dei romanzi ma ti fermi dopo 3 pagine, o sei arrivato a pagina 50, 100, 200... ?
Simpatico il tuo blog, mi piace la parte sui capolavori del metal... alcuni non li ho mai sentiti, per cui appena possibile rimedierò ^^
Ciao!
Simone
Di scrittori emergenti ce ne sono molti. Alcuni con tanta voglia di pubblicare, altri che scrivono per essere letti giusto su internet (io, praticamente ^^), e altri ancora che non s'interessano di pubblicare, scrivono qualcosina tanto per svago, ma hanno uno sbocco e si ritrovano chissà come pubblicati. Una ragazza che sembrava promettente - aveva scritto un romanzo di fantapolitica, ispirata da un videogioco - si è pubblicizzata su vari forum, io le ho proposto WM, lei ha copincollato la sua presentazione standard, e non s'è più fatta vedere... Non si diventa scrittori solo scrivendo, ma leggendo e venendo letti. Quindi emergenti sì, ma meglio pochi e buoni.
Ciao ^^
Federico
Non voglio essere così pessimista da ritenere che un emergente non possa un giorno diventare un "emerso", altrimenti non ci sarebbero più nuovi scrittori. Però quello che giustamente definisci "muro di gomma" rende la società (in questo ambito) meno meritocratica.
Rimango invece sempre (purtroppo) dell'idea che il personaggio già affermato (indipendemente dal fatto che sia uno scrittore o no) vende qualsiasi cosa. Altrimenti non si spiegherebbero certi libri tipo l'ultimo di del Piero (non l'abbiate a male, è solo un esempio, a me piace il Del Piero calciatore, però non comprerei certo il suo libro). :-)
dactylium
Hey carinissimo questo post.
Ho spesso fatto anche io questo tipo di riflessioni. Mi sono detta, sono 4 gli argomenti base per riuscire a vendere e finire in Tv (perchè allora vuol dire che hai veramente sbancato che ci sono le conoscenze giuste che ti spingono): sesso, droga, sport, televisione
Un pò come per i blog.
Basta vedere quelli che hanno più successo per accorgersene.
E infatti gli editori oggi preferiscono andare sul sicuro investendo su chi è già fortino su internet. O perchè è amato dagli intellettuali o perchè è così brillante che la gente ama leggerlo e si diverte. Un esempio a caso è Pulsatilla.
Ho sempre seguito Piccolo, lo scrittore, da "Storie di Primogeniti e Figli Unici", molto bravo.
Però chissà perchè ora lo ritrovo in Tv perchè ha scritto un libro sulla televisione e la cultura di massa.
Questo la dice lunga.
Insomma questo è quello che penso.
Certo è che la scrittura non è così remunerativa e tutti si piegano a certe scelte. Bisogna pur mangiare no?
P.S. Guarda Moccia. Lui ha capito tutto della vita. Un grande proprio! ;D
Ciao Lizzy, grazie delle osservazioni giustissime. Io sinceramente non cerco i grossi guadagni o la grande notorietà, mi piacerebbe pubblicare e avere un piccolo giro di lettori interessati alle mie idee, ma niente di così eclatante (anche perché non credo che i miei libri possano piacere a un pubblico troppo vasto). Mi accontenterei di esistere come scrittore, insomma, sognando magari fortune più grandi. Credo che alla fine ci riuscirò, rimane solo da vedere quanto sarò vecchio, per allora ^^
Simone
Ciao!
son contento di aver trovato il tuo blog...
Devo dirti, semplicemente: complimenti!
Non solo hai l'immensa e pura passione per la scrittura (un po' come me), ma hai anche la voglia di aiutare chi magari non sa bene come orientarsi in questo mondo fin troppo complicato!
Io questo spirito samaritano purtroppo non ce l'ho ancora, anche perchè nemmeno io ho pubblicato chissà che :-P
Comunque dai dei consigli fin troppo giusti, si vede che anche tu hai passato già qualche antipatica trafila (diciamo pre-editoriale...)
Se mi permetti, vorrei inserirti nei miei link, anche se il mio sito (e blog) è visitato da pochi intimi.
A risentirci!
Ale
PS: anch'io amo la fantascienza, leggerò qualcosa di tuo!
scrivo un bel po', e inoltre mi faccio un'idea di cosa scrivere e prendo appunti sul moleskine riguardanti il dipanarsi della storia per sommi capi e anche organizzando alcuni capitoli...inoltre quando qualcosa (una parola un suono o altro) mi danno ispirazione scrivo il pezzo che mi viene in mente...il problema è che studiare medicina non è un'attività che ti da tutto il tempo di questo mondo...
ps passa più spesso dal blog, e se ti va di chiacchierare su musica e dintorni, ti posso consigliare un bel po' di cose oltre agli album che ho messo sul blog :P
pps so arrivato al secondo capitolo...se ti va di leggerlo fammi sapere :P
Hai proprio sintetizzato bene: chi è già famoso vende e viene pubblicizzato, degli altri non importa nulla a nessuno e potrà essere pubblicato solo quando sarà riuscito a diventare famoso (come non si sa, a meno che non abbia raccomandazioni...).
Da notare che Maremmi (editore e scrittore) ha scritto "L'agenda dello scrittore", solo per scoraggiare l'aspirante scrittore, non famoso di suo (vedi, se vuoi, il mio posti: http://www.atelierdiscrittura.splinder.com/post/11235960/L%27AGENDA+DELLO+SCRITTORE+di+Giorgio+Maremmi)!
Anonimo ha detto...
Complimenti...
Cmq volovo aggiungere che per vendere i libri un autore sconosciuto deve "solamente" trovare l'editore giusto.
Cosa vuol dire?
Che il 99% sono delinquenti... tipo uno che si chiama XXXXX... mi ha fregato 9000 euro per vendere 5 copie...
Scusa se ho cancellato il nome dell'editore, ma poi tu sei anonimo e quello denuncia me ^^ Purtroppo è pieno di gente così, mi chiedo che pensino di loro stessi e del loro lavoro... bah!
Ciao e grazie!
Simone
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