N°15: Moro

Un titolo un po' strano per un lavoro che, per dare un tono melodrammatico alla cosa, segna un momento particolare della mia carriera di scrittore emergente.

Dopo aver iniziato a scrivere realizzando un bel po' di racconti di poche pagine (qui trovate Il Cubo e La Catena, tutti gli altri sono illegibili), da un certo punto in poi mi sono dedicato interamente al romanzo affermando in più di un'occasione che ormai il racconto mi aveva stancato, e che non avevo intenzione di scrivere altri testi brevi.

Come volevasi dimostrare, eccomi qui a tornare sulle mie convinzioni e a presentarvi questo nuovo ebook contenente la mia ultima creazione, quel racconto anche se brutto di cui si parlava nel sondaggio di qualche tempo fa e che poi era stato scartato in favore dei primi capitoli del libro dei gatti.

Che sia brutto davvero oppure no lo deciderete voi. Io l'ho riscritto mille volte e mi pare che l'incipit zoppichi ancora in maniera orrenda, al punto che sono tentato di tagliare direttamente la prima pagina. Ma dopo tanti discorsi sul non esagerare con correzioni e riscritture varie direi che è il caso di dare l'esempio (buono o cattivo che sia lo lascio al vostro giudizio personale ^^).

Sul racconto vi dico solo che si tratta (tanto per cambiare) di una storia di fantascienza, che si parla di embrioni e procreazione assistita, che mi auguro che nessuno si incazzi più di tanto nel leggerlo (sono i personaggi a dire quelle cose, mica io!) e che riprende un po' il mio modo di scrivere sul blog in un abbozzo di quello che poi è diventato lo stile di Primo Mazzini (il romanzo che sto scrivendo ora).

Oltre a questo ho riciclato il sistema dei banner click to donate che ho già utilizzato ne La Catena (troverete altre spiegazioni nell'ebook), così se pure il racconto non vi piace sarà almeno servito a qualcosa di buono e avrete meno motivi per venire qui a insultarmi.

In ogni caso grazie di cuore a tutti quelli che vorranno scaricarlo e farlo girare, e ovviamente buona lettura!

Simone

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NOTA: i commenti contengono (ovviamente) alcune considerazioni sulla trama e sul finale (i cosiddetti spoiler) che qualcuno potrebbe voler leggere dopo aver letto l'ebook. Io ve l'ho detto ^^.

31 commenti:

Anonimo ha detto...

M'è piaciuto parecchio, più che altro per la spontaneità e l'ironia con cui hai tratto certi temi!!
^_^

Glauco Silvestri ha detto...

Scaricato... ti saprò dire presto :D

[o.t.]
Ogni volta che entro nel tuo blog, il browser mi avvisa di un Java non "firmato" che tenta di avviarsi senza richiesta da parte 'mia'. Ne sai qualcosa?

Io gli impedisco di partire ma, a volte, mi pianta il browser (firefox) e mi tocca riavviarlo... sgrunt! :(

Glauco Silvestri ha detto...

PS:
Perché nei tuoi Google Adsense compare: Libri Gay!!!!???? :D

Simone ha detto...

Mr.Lunastorta: mi fa piacere... e speriamo che sia stato un buon punto di partenza anche per il nuovo romanzo.

Glauco: ma quante domande!

- Fammi sapere!

- Credo che a certi antivirus dia fastidio il widget quello in basso che indica altri siti simili al mio, visto che è l'unica cosa "strana" che ho messo nel blog.

- Cavolo quell'adsense non lo vedo... probabilmente dipende da quello che stavi cercando tu! ^^

Simone

Glauco Silvestri ha detto...

Atz..
allora mi sa che ho svelato l'argomento del mio prossimo romanzo!! :/

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Non mi sembra eccessivamente lungo, e sebbene abbia solo 20 (sono le 14.30) minuti a disposizione, leggo e commento parallalelamente.

Ok, non ho niente da commentare... XD Se non: "prese una cartella da in cima al mucchio". Non credo sia sbagliato, ma io toglierei il "da", tanto si capisce lo stesso. :) Ma non è nulla.

È un bel racconto. La forma, lo stile, mi sembra anche migliore di quello del Libro dei gatti - semplicemente perché è più da sceneggiatura, immagino, mentre nei Gatti c'è più narrazione "brodosa", certamente necessaria al romanzo.

Mi è piaciuto: essendo un racconto breve, è un piacere veloce, ma, giusto per darti un parere finale, ho apprezzato davvero molto lo stile. Solo i punti in cui il narratore si rivolge al lettore... be', a me va bene comunque, ma sono certo che qualcuno potrebbe arricciare il naso.
Complimenti. Ciao! ;)

Unknown ha detto...

Scaricato :)
lo leggerò presto!
Nel frattempo grazie per la dedica ("agli amici del blog"), fa sempre piacere!
L'impaginazione mi piace...

Simone ha detto...

Glauco: ah ti stavi solo documentando, ho capito ^^.

Federico: perché non "prese una bella cartella gialla dall'alta cima del voluminoso mucchio cartaceo?" ^^

Grazie per il commento sullo stile. Anche il nuovo romanzo è pieno di mie "irruzioni", a me sembra il modo più naturale di raccontare una storia del genere.

Alex: eh, adesso voglio vedervi a dire che non v'è piaciuto! ^^

Simone

Simone

Anonimo ha detto...

Scaricato, letto, assimilato e apprezzato.

E' vero forse la prima parte andrebbe rivista in più punti...ma lo svolgimento è strepitoso: I personaggi vivono di luce propria ed è difficile renderli così complessi in così poche righe.

Messaggio stupendo. Migliore de "Il Cubo"...Bravo Simo'

Simone ha detto...

Carmelo: troppo buono, grazie!

Simone

Anonimo ha detto...

a me apre una pagina bianca...

Simone ha detto...

Andrea: strano perché il link mi pare funzionante. Forse è un problema di velocità tua o del server, prova a cliccare col destro sul link e a fare "salva oggetto con nome".

Simone

Angelo Frascella ha detto...

Avevo commentato ma mi devo essere scordato di inviarlo!

Comunque dicevo che : l'incipit è effettivamente un pò incerto, però poi decolla e ne viene fuori un gran bel racconto, molto acuto e pungente!

Bravo, bravo!

Anonimo ha detto...

Mah, ora l'ho aperto senza problemi!
Comunque a discapito dei commenti negativi, non ho trovato l'incipit lento e noioso. Una cosa comunque, con le frasi "maledetti comunisti" o come cavolo erano ti giochi metà dei lettori. O_O
x il resto è un racconto scorrevole e interessante.

Simone ha detto...

Angelo: grazie!

Andrea: l'inizio secondo me non è lento o altro, c'è qualche passaggio che zoppica un po', tutto qui.

Per quella frase (anzi quelle) la critica è rivolta a chi le pronuncia per cui al limite dovrebbe offendersi chi si riconosce nei protagonisti.

Simone

Anonimo ha detto...

Bel racconto. Come hanno gia' detto gli altri, la scrittura e' scorrevole e l'idea interessante. Per l'inizio, l'unica cosa che farei e' togliere la terza riga ("di nuovo grazie dottore"): a prima vista non si capisce chi sta parlando. O forse sono solo io che non l'ho capito...

Congratulazioni anche per il blog; ci ho gia' passato parecchie ore a leggere (forse troppe, meglio che torni al lavoro).

Simone ha detto...

Ritardatario: sì infatti è in quel punto che non mi torna, ma non mi veniva una versione più scorrevole e alla fine l'ho lasciato così. Tra un anno o due lo sistemo ^^

Simone

Fabrizio Valenza ha detto...

Ciao. Complimenti, ben scritto si legge scorrevolmente ed è interessante. Oltre che divertente.
Ma spiegami una cosa che non ho capito: perché la madre pensa che sarebbe divertente vedere arrivare suo figlio in compagnia di un bel ragazzo? Non ti sembra irreale?
Ciao. Fabrizio

Simone ha detto...

Fabrizio: grazie... quello è il modo di vedere le cose del personaggio, se ti sembra irreale... molto meglio così!

Simone

Glauco Silvestri ha detto...

eh..eh..eh.. finale strepitoso. Il titolo mi aveva completamente spiazzato. Visto che nei tuoi romanzi usi sempre nomi celebri (Mozart, Mazzini... etc etc) credevo che con Moro facessi riferimento ad Aldo Moro e... invece, quando ho letto il finale, poi di nuovo il titolo, mi è scappata una gran risata (e sono in ufficio!!!).

Bello, divertente. I personaggi sono un attimino stereotipati ma stupendi, adatti allo scopo. Grande.
L'inizio, come tanti hanno già detto prima di me, zoppica parecchio e, credo, la frase

prese una cartella da in cima al mucchio

non sia corretta. il "da" dovrebbe essere sostituito con un "dalla" ovvero:

prese una cartella dalla cima del mucchio

Comunque, complimenti, sul serio. Bravo, bravo! :D

Simone ha detto...

Glauco: grazie, e adesso chi legge il tuo commento capisce già come finisce ^^

Per l'inizio... ma perché non mi sono stato zitto? ^^ E comunque a me da in cima al mucchio suona bene e quello non lo cambio, anche se probabilmente è grammaticalmente scorretto ^^.

Simone

Psichechan ha detto...

salve.ho trovato il tuo sito per caso e devo dire ke mi ha piacevolmente sorpreso.premetto che nn sono una scrittrice esperta,ma soltanto un'assidua lettrice ed è solo da questo punto di vista ke ti do la mia opinione. ho letto il tuo racconto e mi è piaciuto,anke se nn mi suona bene l'incipit.trovo ke il dialogo sia notevole e l'idea molto carina ,ke se sviluppata essere possa essere un grande spunto per qualcosa di più impegnativo.dovresti curare di più alcuni punti però ,forse una cosa ke stona è la forte caratterizzazione dei due personaggi ma nn dell'ambiente o cmq dell'atmosfera che rimane un pò vaga ,come anche il dottore.cmq ti faccio i complimenti per il blog e ti assicuro ke leggerò e commenterò tutto il materiale ke hai reso disponibile.

Simone ha detto...

Psichechan: grazie per il bel commento. È tutto vero quello che dici, anche se volendo restare nel racconto breve certe descrizioni sono passate un po' in secondo piano. Forse il medico meritava una battuta o due in più, questo è vero.

Ciao!

Simone

Anonimo ha detto...

Il racconto mi è piaciuto.
L'ambientazione mi ha ricordato quella di un film di alcuni anni fa, Gattaca, anche se là l'atmosfera di fondo era molto cupa e pessimista e il ritrmo narrativo piuttosto lento, mentre qui invece si ride e la narrazione è scorrevole e ha ritmo.

A mio parere, come già evienziato in altri commenti, ci sono alcune cadute di stile (rispetto a quello generale del racconto) che forse era meglio evitare,
ad es.:
"Anna scattò in piedi come un centometrista allo sparo dello starter" - è una metafora che mi suona un tantino forzata o addirittura barocca e forse eccessiva. A mio parere bastava un "Anna scattò in piedi";
"L'interesse di Franco si accese di colpo: nella sua testa (e anche nella vostra, scommetto)"- il riferimento al pubblico mi suona stonato, non siamo in un contesto della commedia dell'arte o comunque teatrale.

complimenti
saluti
bluzeit

Simone ha detto...

Bluzeit: grazie del commento! Capisco i tuoi appunti... a me piace inserirmi nel testo come per raccontare direttamente la storia al lettore, anche il nuovo romanzo è tutto così.

Simone

Cristò ha detto...

Molto bello.
Non trovo affatto che l'inizio zoppichi penso che molti lettori si siano fatti condizionare dalle tue perplessità. Invece il racconto ha un ritmo omogeneo e piacevole.
L'argomento è trattato con la giusta ironia ed in maniera abbastanza surreale.

Una nota a parte per l'impaginazione che invoglia alla lettura. Te la copierò per i miei e-book ammesso che ci riesca.
Anzi, esiste un software specifico (magari freeware e compatibile con Mac per realizzarla?).

Davvero complimenti.
Mi è venuta voglia di leggerti ancora e lo farò

Simone ha detto...

Cristò: grazie! Forse è come dici tu per l'inizio, non lo so... probabilmente io cambierei una parola o due. Il programma che uso è Open Office, poi imposti margini, bordi e dimensioni varie e ci scrivi dentro il tuo testo (o lo incolli da un altro file, se lo hai scritto prima).

Simone

Unknown ha detto...

Considero l'argomento inquietante, quindi fatico a trovare il lato divertente del racconto, al limite definirei tragicomici gli aspiranti genitori, mentre la concreta possibilita' che tutto cio' fara' parte del nostro prossimo futuro e' a mio avviso agghiacciante. L'incipit non e' poi cosi' male, ma non me ne intendo, mi hanno convinta a diventare aspirante scrittrice solo da pochi giorni e non sono ancora pratica di incipit piu' o meno efficaci.
Anch'io avrei preso la cartella "dalla cima del mucchio".
Claudia

Simone ha detto...

Claudia: anche nella mia idea è una storia agghiacciante. La tecnologia è ancora un po' lontana, ma purtroppo di gente così già ce n'è tanta... speriamo di poterla prendere a ridere anche in futuro ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao,dato che ho criticato 'Il Cubo'/il romanzo si perde in clichè...manca un'idea forte a supporto di quella iniziale/ ci tengo a dirti che questo altro racconto mi è piaciuto molto. Frizzante e ironico con una vena critica e riflessiva. Davvero interessante. La cosa bella della scrittura, e che tu qui hai centrato, è che si possono fornire al lettore immagini vivide e dinamiche. Prenderò spunto. Un saluto

Simone ha detto...

Anonimo: grazie! Rispetto a Il cubo questo è un racconto molto più recente, e credo che il mio modo di scrivere sia cambiato e (spero) migliorato col tempo. Fammi sapere se leggi anche qualcos'altro, ciao!

Simone