Il modo sbagliato per presentarsi a un editore.
Ecco un altro post che è nato per tappare i buchi del libro del blog (che ormai è praticamente finito). Se ricordate, avevo già parlato un po' di queste cose nel corso della fiera della piccola e media editoria, ma così com'era il testo non andava bene e allora l'ho riscritto. Ovviamente lo riposto anche qui, sul blog del libro ^^:
Il modo sbagliato per presentarsi a un editore.
Cercate di figurarvi la situazione: siete degli scrittori sconosciuti, mai pubblicati e totalmente alle prime esperienze nel mondo dell'editoria. Avete deciso di mandare in giro la prima cosa che abbiate mai scritto, nella speranza che qualche scemo decida di investire dei soldi su di voi e per di più vi paghi per farlo.
Dopo una gestazione che può essere durata tranquillamente degli anni il vostro manoscritto giunge finalmente in mano a qualcuno che potrebbe cambiare la vostra vita (almeno nei vostri sogni) trasformandovi da impiegato frustrato a scrittore gran scopatore, soltanto che... non vi siete sprecati nemmeno un po' a sistemare il vostro lavoro in maniera tale da essere degno di essere letto. Ma siete scemi o no?
Eccovi allora un elenco di cose da non fare assolutamente quando presentate un romanzo a un editore:
- Non usare carattere più piccolo di 12. Non usare un carattere più grande di 14. Meglio sempre e comunque 12.
- Non usate un font del cazzo. Times New Roman va benissimo, tant'è che Word lo usa di default.
- Non mandate manoscritti senza prima aver chiesto all'editore se potete mandargli dei manoscritti.
- Soprattutto non mandate testi via email senza prima aver chiesto all'editore se va bene il testo via email.
- Non scordatevi di allegare una lettera di presentazione.
- Non allegate una lettera di presentazione di 100 pagine (una pagina basta e avanza), e soprattutto non scriveteci delle stronzate!
- Non evitate di svelare il finale per non rovinare il gusto della lettura all'editore. Lui vuole solo sapere se il vostro libro potrebbe farlo arricchire e di leggerlo non gliene frega niente.
- Non mandate stampe autoprodotte tipografiche o fatte con Lulu e altri sistemi print on demand. Questo vi distinguerebbe dalla massa degli altri manoscritti, e gli editori detestano gli scrittori che si distinguono. Sì, è una contraddizione, ma tant'è: mandate solo fotocopie.
- Rileggete il testo prima di stamparlo e mandarlo a qualcuno. No, davvero, rileggetelo!
- Ricordatevi d'inserire i numeri di pagina, e aggiungete sempre una rilegatura a spirale. Anche se la prima cosa che l'editore farà col vostro manoscritto sarà staccare la rilegatura per riciclarla per qualcosa che serve a lui.
- Non spedite assieme al manoscritto roba tipo sciarpe, medaglie, pupazzetti e altri oggetti strani. Vi prenderanno per scemo.
- E soprattuto, ricordatevi di scrivere i vostri dati personali (nome, cognome, telefono e indirizzo!). Le case editrici sono piene di capolavori che non verranno mai pubblicati perché, semplicemente, nessuno sa chi sia l'autore.
Simone