Cosa aspettarsi dal giudizio dei lettori.


Finché non saremo conosciuti, fra le tante persone che potranno entrare in contatto con i nostri testi, solo una ridottissima percentuale si prenderanno effettivamente la briga di leggerli davvero. Eppure, anche se non nella misura che ci saremmo inizialmente aspettati, qualcuno lo farà.

Vediamo allora cosa aspettarci dalle critiche che, necessariamente, arriveranno:

- Vostra madre vi adorava anche quando da bambini gli vomitavate addosso, qualsiasi cosa vi dica non conta. Se quello che scrivete non piace nemmeno a lei, forse siete stati adottati.

- I vostri amici sono terrorizzati da come potreste reagire, per cui sfasano di una tacca il giudizio su di voi. Se dicono che il libro è carino, vuol dire che è brutto. Se vi dicono che il libro è bello, vuol dire che è carino e così via. Quelli che vi dicono che non hanno letto il libro, probabilmente hanno solo troppa paura di dirvi che lo trovano terribile (non insistete, guai a indagare per scoprirlo!)

- Tutti i conoscenti con cui avete un rapporto di tipo economico (il salumiere, la lavanderia, il padrone di casa, l’omino che legge il contatore dell’acqua) vi diranno che il vostro testo è un capolavoro. Non vi fidate, probabilmente stanno cercando di raggirarvi in qualche modo, e i complimenti servono a distrarvi!

- In ufficio, i superiori vi distruggeranno, intimandovi di concentrarvi di più sul lavoro invece di perdere tempo a scrive ‘ste stronzate. I sottoposti invece vi aduleranno per arruffianarsi i vostri favori, ma attenti che ci sono tutti gli estremi di un accusa per mobbing: provate a immaginarvi la segretaria in lacrime, durante il processo, che vi accusa dicendo continuava a darmi quegli orribili racconti da leggere, e voleva che gi dicessi che erano belli…

- Qualsiasi cosa abbiate scritto, è quasi certo che gli altri emergenti non vi leggeranno. A loro interessa confrontarsi con i grandi della letteratura, e pensano che i nuovi scrittori non abbiano niente da offrire (che dite, quale contraddizione?). I pochi che si prenderanno la briga di dare un’occhiata alle vostre pagine, troveranno un difetto talmente grande da smontare il vostro lavoro nella sua totalità. Questo per sottolineare che sono loro i geni incompresi, non voi. La cosa positiva, è che potrete ricambiare il favore, distruggendo quello che scrivono loro.

- Gli scrittori affermati rientrano nel gruppo di chi lavora nell’editoria: bene che vada, vi dedicheranno 30 secondi per poi mandarvi un prestampato con degli insulti generici: il suo romanzo/racconto fa schifo/pena. Non vedo per lei un futuro come scrittore/scrittrice. Se desidera un lavoro nell’editoria, può vendere il suo PC/macchina da scrivere su un giornale di annunci economici.

Simone

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Un portale per trovare lavoro come scrittore

Ed eccone un altro simile.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie del consiglio buon sito
grazie

Anonimo ha detto...

sono scrittrice fallita come hobby e per lavoro critico letterario...dato il mio fallimento mi vendico distruggendo i sogni altrui e talento con parole..ma in fondo ho un cuore...appena lo trovo confermo ciò..e mi piace come scrivi se lo fai per te per primo poi è un talento...sennò lo rimane cmq..

Anonimo ha detto...

Sto leggendo per filo e per segno il tuo blog e mi riconosco in molte delle cose che hai scritto. Ma a questo punto una domanda sorge spontanea: ma chi ce lo fa fare?

Simone ha detto...

Bo'... intanto già che qualcuno mi legga davvero (come te, appunto) non è una brutta cosa ^^ Poi io spero sempre di essere sulla strada giusta, e che prima o poi le cose miglioreranno. A dirla tutta, da quando ho aperto il blog a oggi sono già migliorate, e forse ci vuole solo un po' più di pazienza...

Simone