Perché la gente che lascia commenti negativi non mette mai un c... di nome?
Scommetto che anche voi non ci dormite la notte: perché, perché la quasi totalità dei giudizi negativi dati su Internet provengono da persone che non si firmano? Cosa c'è di tanto sbagliato nel dire quello che pensiamo sottoscrivendolo col nostro nome e cognome, indicando il link a un sitarello un minimo rappresentativo di noi stessi o lasciando per lo meno un nomignolo del cappero che ci identifichi di fronte a chi ci legge?
Davvero c'ho pensato tanto, e sono giunto non dico a capire chi siano in realtà i commentatori anonimi e cosa li spinga a un comportamento tanto misterioso, ma almeno a fare delle ipotesi tra cui credo possa esserci almeno qualcosa di non troppo distante dalla realtà dei fatti.
E ovviamente non potevo fare a meno di condividerle con voi:
Perché i commenti negativi arrivano sempre da - inserite il vostro insulto preferito - che non si firmano?
- Perché hanno paura che se sapessi chi sono in realtà andrei a cercarli (cosa che in effetti faccio regolarmente con quelli che si firmano).
- Perché è sempre lo stesso, unico utente anonimo che insulta tutti i blogger, gli scrittori e i forummisti della rete. E ovviamente non vuole che la cosa si sappia.
- Perché hanno dei nomi di battesimo talmente idioti che se si firmassero poi la gente li prenderebbe per il culo senza leggere quello che hanno scritto. Probabilmente la loro è stata una vita di sofferenze e umiliazioni, e anche per questo sono diventati dei misantropi che lasciano sempre commenti negativi.
- Perché li conoscete di persona, e a pensarci bene questo non è bello.
- Perché è gente viscida che normalmente lascia commenti positivi per trarne dei vantaggi (non so da me cosa si aspettano, ma vabbe') ma che ogni tanto deve pure sfogarsi. E per inciso a me questa cosa sta benissimo.
- Perché in realtà non possiedono alcun nome e cognome: se i tuoi genitori si scordano di registrarti all'anagrafe ti tocca firmarti come anonimo, se no è reato (anche dire battute così pessime dovrebbe esserlo, concordo ^^).
- Perché sono dei ragazzini idioti che non hanno un cazzo di meglio da fare. Ma effettivamente la realtà in questo caso è poco affascinante.
- Perché c'è un bot di Blogger fatto apposta per insultare gli utenti, e quelli di Google si tagliano dalle risate.
- Perché Anonimo è un nome proprio di persona, e poverino ogni volta che prova a dire la sua tutti s'incazzano.
- Perché il successo di Internet nasce dal poter assumere turpi atteggiamenti senza essere scoperti.
- Perché se qualcuno si finge tuo amico nella vita reale poi può fingersi tuo amico anche quando trova il tuo blog... ma non è detto. Ok questa l'avevo già detta in modo differente, e allora? ^^
- Perché certa gente è talmente rincoglionita che non ha capito che c'è una casella dove scrivere il nome.
- Perché qualcuno ha scoperto che se firmi il commento poi ti arriva a casa il conto da pagare.
- Perché se mettessi il mio nome poi la gente capirebbe che mi scrivo i commenti da solo (quelli negativi servono a dare un senso di verosimiglianza).
- Perché gli editori che stanno per offrirmi un contratto di pubblicazione vogliono vedere se punzecchiandomi un po' tirerò fuori qualche altro post divertente.
Quello che non si aspettano è che quando finalmente usciranno allo scoperto andrò a cercare anche loro.
Simone
43 commenti:
La seconda che hai detto!
Ah dimenticavo...sono io!!!
muahahahahahahahahaahahahahaha
porca miseria nel commento di prima mi sono firmato!
E adesso???
:D
Daniele/Anonimo: e adesso mi sa che stai inguaiato ^^
Simone
Perché certa gente è talmente rincoglionita che non ha capito che c'è una casella dove scrivere il nome.
È l'opzione più realistica.
Secondo me è anche un fatto di pigrizia. Lo so, sembra assurdo, ma essendo moderatrice di un forum mi sono resa conto di come alla gente pesi il culo usare delle funzionalità banali che renderebbero il forum più ordinato e leggibile (anche semplicemente scrivere un titolo comprensibile invece dei soliti "Help" o "Ho bisogno di un consiglio").
Anche scrivere il proprio nome può risultare una fatica che per alcuni non vale la pena di affrontare.
Coloro che non ricadono in questa categoria direi che possono essere suddivisi fra gli stronzi e gli ingenui (citando un amico).
secondo me perchè
- è sempre lo stesso, unico utente anonimo che insulta tutti i blogger, gli scrittori e i forummisti della rete. E ovviamente non vuole che la cosa si sappia.
ed ha anche un fratello gemello : quello che prepara tutte le preparazioni Power Point/ catene di Sant'Antonio che ti intasano la posta invitandoti a riflettere su "quanto sia bella la vita, importanti gli amici, fugace il tempo e liquida l'acqua..." e di inviare a tutti i tuoi amici quel post che "se ti torna indietro hai tanti amici altrimenti sei un povero essere solitario..." :D
Direi che hai considerato tutte le ipotesi possibili!
Justfrank: chissà perché ma ne sono convinto anche io ^^.
Samirah: è vero tante volte tra nome, password e cavoli vari dire una cosa al volo diventa una fatica.
Angelo: oddio lo spam/catena in power point... devo assolutamente farci un post, grazie!
Elmanco: grazie... anche se già due o tre in più le hanno date con i commenti, ciao!
Simone
Perché gli anonimi temono ritorsioni? Potresti andare sui loro blog e lasciare, a tua volta, commenti negativi.
Sembra puerile ma è un atteggiamento diffuso: c'è gente che recluta amici per organizzare spedizioni punitive... sì, disgustorama.
Perché temono di dover argomentare e non sono capaci? La critica stupida, fire&forget («Scrivi di merda») di solito non è molto difendibile; lo stesso fatto di averla scritta espone al pubblico ludibrio. Meglio tirare la pietra e nascondere la mano, che ammettere di non sapersi trattenere quando giunge l'impulso di tirare la pietra - o, peggio, ammettere di non sapere neppure da dove nasca l'impulso.
Alle volte è solo vandalismo e, si sa, il vandalo puzza.
... soprattutto se il vandalo è un pesce.^^
"Perché c'è un bot di Blogger fatto apposta per insultare gli utenti, e quelli di Google si tagliano dalle risate." :D
..forse..
buona parte di chi insulta appartiene ad una categoria, evidenziata da internet ma la cui nascita non è correlata alla rete, di individui che fa dell'anonimato e del gruppo la propria forza. qui non occorrono commenti.
poi esistono quelli che, per qualche motivo, si sentono di criticare ciò che leggono ma non di ricevere risposte a ciò che sostengono se non nella stessa sede in cui hanno lasciato il proprio commento, vuoi perchè non sono in grado di motivare la propria critica, vuoi perchè preferiscono che chi riceve la critica non segua un link che li porterebbe al proprio sito (magari di estrazione diversa o chissacchè, anche se in tal caso basterebbe firmarsi con un nick qualsiasi), o magari - infine - perchè temono la reazione del gruppo di "commentatori abituali" del sito i quali, in effetti, a volte si muovono in massa e per partito preso.
senza esprimere giudizi, solo un'idea ;-)
saluti
ehehe, alcune opzioni sono davvero esilaranti!
se insultano in anonimo, beh, c'è solo una risposta. sono piccole persone.
io sono stata abbastanza tartassata, tanto che ho dovuto mettere la moderazione nei commenti.
comunque, anche blogspot che consente addirittura di scegliere l'opzione anonimo... =)
Oracolo: ottime ipotesi.
Storm: o non si lava. Ok chiudiamola qui ^^.
Blackcloud: ottima analisi, mi pare piuttosto verosimile.
Perlina: effettivamente se Blogspot ti costringesse a scrivere comunque un nick almeno i pigri non scriverebbero "Anonimo" che è lungo ma qualcosa di 3 lettere... tipo smn ^^
Simone
ciao sono passata per farmi un pò di campagna elettorale.sono stata nominata agli z-blog award.corri a votarmi!sul sito http://www.sw4n.net/ ci sono tutte le istruzioni per il voto!mi raccomando c'è tempo solo fino al 1 febbraio fino alle ore 23:59!!!baci
Sono d'accordo con l'Oracolo
spesso è un commento negativo buttato lì, senza aver neanche letto bene una cosa, aprioristico
se, quindi, li puoi rintracciare e li costringi ad argomentare, il problema diventa poi sostenere una discussione e probabilmente non sarebbero in grado
in generale, tutti i commenti di critica che non propongono mai qualcosa di alternativo sono sempre e solo distruttivi, stupidi e vuoti.
ma c'è anche un'altra possibilità... che il commentatore si sia così affaticato a scrivere quel commento che poi non abbia forze rimanenti se non per premere il pulsante "pubblica"
in ogni caso, tutto quello che scrivi fa schifo!! :-)
(ovviamente scherzavo. se pensassi che scrivi cazzate e poi tornassi a leggerle, probabilmente mi dovrei far controllare da uno bravo...)
Forse costa del tempo a firmare tutti quei campi o forse per fare uno sfregio...
Beh, dai, nella vita ci vuole un po' di mistero. Ti voglio ricordare "L'anonimo veneziano", "L'anonima sequestri", "L'ano nimo"...
In uno dei miei post, un giorno, mi ha commentato un anonimo. E io ho risposto al suo commento dicendo:
Per favore, la prossima volta metti un nick, anche fittizio, perché se mi capitano due o tre anonimi nello stesso post posso scrivere una risposta facendo riferimento o all'uno, o all'altro. Altrimenti, come vi riconosco?
:-)
E' una lotta senza speranza. Oltre tutto accade anche che gente che mette commenti interessanti non si firma, e come cavolo gli rispondi?
Magari è blogger che non è molto user-friendly nell'interfaccia commenti? Si sta arrendendo a WP?
la prima che hai detto :)
Per fortuna non ho mai ricevuto insulti o cose simili. Purtroppo le poche "critiche" che ho ricevuto sono firmate... Non fosse stato così, avrei potuto difendermi dietro la scusa dell'anonimato. ^^
Sottoscrivo e condivido tutto!
Io questa domanda la feci a chi di dovere (ovvero gente che lasciava commenti e faceva recensioni in modo assolutamente negativo e capzioso), la risposta è stata qualcosa del tipo: "perchè così ti concentri sul contenuto del mio messaggio, e non sul nome. Tanto se mi chiamo Sara, Mara o Lara, non ti cambia niente."
A parer mio si tratta solo di mancanza di palle, poi vedi tu ^_^
Concordo, quelli che non si firmano e insultano sono solo dei vigliacchi senza nome e faccia.
www.sentimentoitaliano.blogspot.com
Isabel: allora in bocca al lupo!
Ted74: il fatto che NON pensi che scrivo cazzate non è meno grave, temo ^^.
Agenzia: sì i campi da riempire sono una rottura, specie nei blog dove c'è pure il codice di controllo.
Gloutchv: l'anonima scrittori emergenti la facciamo noi?
Merlinox: effettivamente anch'io pensavo di passare a WP, ma non ho tanta voglia di stare lì a smanettare.
Michela: ok!
Federico: infatti le critiche firmate mi destabilizzano... viene quasi il dubbio che abbiano ragione!
Sangha: grazie!
Alex: credo di sapere di chi parli... ma già un nick con un sito è un bel passo avanti. Così capisci che una data persona "pensa" a un certo modo e riesci a interptetare meglio quello che dice. Io qui ce l'ho più con gli anonimi al 100%
Simone
[o.t.]
La conosci questa casa editrice:
http://www.navarraeditore.it/
:D
PAURA : istinto primordiale dominante in assoluto impedente l'azione.
CORAGGIO : controllo della paura e determinante per compiere l' azione positiva per l'individuo o il gruppo.
DOPO I GRANDI MOVIMENTI DEL '68, LE NAZIONI CIVILI E DEMOCRATICHE CHE AVEVANO ED HANNO GENERATO "GLI ANONIMI" DI CUI SI TRATTA, ATTIVARONO I LORO MIGLIORI "CERVELLI" (ANONIMI) AFFINCHE' TROVASSERO DEGLI STRUMENTI ATTI AD IMPEDIRE DEI NUOVI VASTI MOVIMENTI GIOVANILI.
UNA DELLE SOLUZIONI, ANCORA PRATICATA, FU "INVENTARE LE MANICHE LUNGHE" AL FINE D'IMPEDIRE ALLE MANI DI "AGIRE", FISICAMENTE E PSICOLOGICAMENTE.
LA MANICA LUNGA, OLTRE LE MANI, IMPEDISCE LA LIBERTA' DI MOVIMENTO E QUINDI "CASTRA PSICOLOGICAMENTE L'AZIONE" .
FAMOSI PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO E DELLA MODA INDOSSARONO CAPI DI ABBIGLIAMENTO DI TALE FATTA.
NEL FRATTEMPO I "PAESI CIVILI E DEMOCRATICI" ORDINARONO MILIONI DI METRI DI TESSUTO E FECERO PRODURRE IN CINA/ORIENTE, MILIONI E MILIONI DI CAPI "ALLA MODA" CON LE MANCHE LUNGHE, VENDUTI A PREZZI ECONOMICI, PER LO PIU'.
COSI' AGENDO, I VOSTRI "CIVILI E DEMOCRATICI RAPPRESENTANTI" TAGLIATO AD ALMENO DUE GENERAZIONI LA SPONTANEITA' E L'ISTINTIVITA' DELLE LORO AZIONI.
IMMAGINO CHE SIATE GIOVANI ILLUSI E CHE NON ABBIATE ANCORA APERTO GLI OCCHI. SE MAI LO FARETE, RIMARRETE ACCECATI DALLA LUCE.
In tempi di menzogna universale, dire la verità diventa un atto rivoluzionario. (George Orwell)
A DIMOSTRARVI CHE SI HANNO LE PALLE ECCOVI UNA STORIELLA DIVERTENTE :
Alessandro Vanno de’ Vanni
17 JUIN 2007
Petizione diretta al Parlamento Europeo
Io sottoscritto Alessandro Vanno de’ Vanni di Roccabianca, cittadino italiano, nato a Roma il 17 dicembre 1941 e residente in Svizzera, Ginevra, sin dal 15 marzo dell’anno 2000, nella mia qualità di
Rifugiato Politico italiano protetto dalle Nazioni Unite
sottopongo al Parlamento Europeo per il tramite del suo Presidente Hans-Gert Pöttinger, la presente petizione, seguendo i dettami indicati dalla stessa Unione Europea e che chiedo sia resa di pubblico dominio, oltre ad essere trasmessa a tutti i signori parlamentari, nelle loro lingue nazionali ovvero nelle lingue ufficiali della U.E., presenti nel Parlamento Europeo.
Preciso meglio il mio status, poiché la mia attuale condizione non è corrispondente al diritto internazionale, previsto dalle Convenzioni delle Nazioni Unite e della Unione Europea. Infatti, nella realtà oggettiva il mio status è da equipararsi a quello di prigioniero nella Confederazione Elvetica, poiché da questa sono stato privato, sin dal mio arrivo ovvero da ben sette anni, di ogni identita, di ogni documento personale, del passaporto e della carta d’identità. La Svizzera, in documenti ufficiali, dichiara che la mia nazionalità è “sconosciuta” ed il luogo della mia nascita è “ignoto” .
La Svizzera, impedendomi ogni movimento, ogni libertà, spogliandomi di ogni diritto sociale ed umano, tenendomi sotto il piu’ stretto controllo da parte della polizia e dei suoi servizi d’intelligence, nonostante sia sposato con una cittadina degli Stati Uniti d’America nonché cittadina Elvetica e quindi con diritti nazionali da me automaticamente acquisibili, con ogni probabilità intende favorire il Governo ed i Servizi Segreti della vicina Italia al fine di occultare le dirette ed incontrovertibili complicità e responsabilità dell’Arma dei Carabinieri e di altri apparati dello Stato italiano in vicende di terrorismo e di stragi programmate, demandate oppure eseguite direttamente, come quella della Stazione di Bologna.
Dette stragi ed i loro responsabili, furono da me inutilmente denunciate alla magistratura ed alle massime autorità istituzionali italiane, con atti pubblici notificati ai diversi destinatari per il tramite della Corte di Appello di Roma. Chiarisco che nessuno mi ha mai accusato dei reati di “calunnie aggravate per accuse di omicidio” e di altri gravi delitti penali, facendomi rischiare la condanna della prigione a vita. Nessuna autorità pubblica ha mai negato la veridicità delle mie accuse e nessun magistrato ha mai agito, nonostante l’azione penale, in Italia, sia assolutamente obbligatoria e nel caso riferito, essa sia automatica : e per il denunciatore e per i criminali denunciati .
Tra quanti furono i destinatari degli “atti notificati” da me inviati, vi erano necessariamente anche i vari Presidenti delle Camere e del Senato, succedutisi negli anni, partendo dal 1984/5 sino alla data della mia fuga dall’Italia nel marzo 2000.
Tra costoro vi erano Giorgio Napolitano, oggi Presidente della Repubblica, piuttosto che Enrico Berlingue e la sua segretaria Maria (?), Oscar Luigi Scalfaro piuttosto che Bettino Craxi o Claudio Martelli od anche Silvio Berlusconi, piuttosto che numerosissimi Ministri della Giustizia e dell’Interno, la quasi totalità in carica in quegli anni. Gli eventi vissuti in prima persona e dichiarati in atti, tutti documentati, sono stati la causa prima delle persecuzioni, delle torture e degli attentati alla mia vita, da me subite in Italia e successivamente ragione della mia fuga e successiva richiesta di “asilo” alla Svizzera.
Chiarisco che sin dal 1978 ho fatto parte di una struttura riservata dello Stato italiano, denominata “SuperSismi” e di essere stato in strettissimi rapporti con vari Ministri della Difesa e vari Capi di Stato Maggiore, per il tramite del Vice Capo di Gabinetto della Difesa, Generale Francesco Pugliese, al quale ero stato presentato e garantito dal Governo di una nazione facente parte del Patto Atlantico o NATO. Con mio grande orgoglio sono stato colui che ha promosso ed organizzato la protezione dei militari “Bersaglieri” italiani facenti parte dell Forza Multinazionale di Pace dell’ONU, inviate in Libano nell’estate del 1983 ma sono anche uno tra coloro che avvertirono della preparazione dell’attentato ai Marines USA (circa 250 morti sul campo, altri successivamente e moltissimi feriti gravi) e dei Paracadutisti della Legione Straniera, Francia (circa 60 morti sul campo. Idem come per gli USA). Nel mio caso l’avvertimento avvenne consegnando un documento scritto in italiano da parte di una autorità Libanese e consegnato all’allora Ministro della Difesa in carica ed al Capo di Stato Maggiore. Evento che riferii al Generale Comandante dei Cappellani Militari, il quale potrà riferirne, intimo della mia famiglia, poi divenuto Arcivescovo di Siena ma che riferii e documentai successivamente alla CNN/USA sede di Roma.
Nulla potendo per potermi lecitamente e legalmente opporre agli abusi dei quali sono vittima da ben sette anni, prevaricazioni contrarie alla Convenzione di Roma del 1950, instituente i Diritti Umani dei cittadini della nascente Unione Europea e dalla stessa Svizzera ratificata con tutte le sue modifiche aggiornate, mi sono rivolto al Presidente del Parlamento Europeo, il Signor Hans-Gert Pöttinger, a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, spedita da Annecy, Haut Savoie, Francia, in data 25 aprile 2007. La lettera era anche indirizzata al Presidente del Comitato dei Ministri degli Esteri del Consiglio d’Europa, al suo Segretario Generale Mister Terry Davis, alla sua Vice Madame Maud de Boer-Buquicchio ed al Presidente della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo il francese Jean-Paul Costa. A quest’ultimo e per suo tramite, alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, chiedevo l’apertura di un dossier a mio nome contro la Confederazione Elvetica, per “omesso rispetto dei diritti umani” e molto altro.
Corrispondenze, le mie, interamente notificate a mezzo lettere raccomandate con avviso di ricezione.
Contemporaneamente alle sopra ricordate mie comunicazioni, ho informato della mia condizione e del mio “stato di prigioniero senza processo impostomi dalla Svizzera”, anche il Presidente de l’Assembla Parlamentare del Consiglio d’Europe (APCE), il Segretario Generale dell’Assemblea Mister Mateo Sorinas Balfegó, i Presidenti ed i Vice Presidenti di tutte le Commissioni instituite ed operative in seno all’Unione Europea ed al Consiglio d’Europa ed a mezzo corrispondenza normale tutti, indistintamente, i rappresentanti delle nazioni facenti parte del Consiglio dell’ Europa e singolarmente ogni loro Ministro degli Esteri, escludendo da tali comunicazioni gli Alti Rappresentanti dell’Italia e della Svizzera.
Nessuno mi ha degnato di una risposta, cosi’ come nessuno ha avuto il coraggio e la responsabilità di contestare i fatti da me documentati. Documenti e prove a me pervenuti poiché a me spediti dalle istituzioni svizzere, scritti su fogli intestati “Confederazione Elvetica”, a firma dei vari funzionari.
Nessun Alto Rappresentante della Unione Europea ha, per esempio, contestato la mia denuncia nei confronti di due giudici componenti la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, i quali dovrebbero come minimo essere cautelativamente sospesi dai loro incarichi non essendo, queste persone, compatibili con le funzioni di “terzietà, giustizia e serietà” richieste dal loro Alto Incarico e da me, come sopra ricordato, inutilmente denunciate, poiché con me in contatto e da me negativamente conosciute.
Nessuno ha tenuto conto che il signor Dick Marti, presidente di una delle tante ed inutili “commissioni” dei diritti dell’uomo dell’Unione Europea, mentiva e mente spudoratamente, poiché la stessa Svizzera, ove il Marti ricopre altissime cariche pubbliche, si è resa responsabile di “cattura e rinvio anonimo di cittadini stranieri richiedenti asilo in territorio svizzero”. Le modalità di tali catture, investiva ed investe innumerevoli persone ed istituzioni, come ad esempio l’Assicurazione contro le Malattie Helsana SA (obbligatoria in Svizzera anche per chi non possiede documenti o dichiara dati falsi. La Helsana è controllata dal Governo Confederale, quindi doppiamente complici nei fatti descritti) e/o come la Fondazione Fareas del Cantone di Vaud. Questi individui rapiti dalla Svizzera, colpevoli di essere mussulmani, vengono spediti nei loro probabili paesi, ossia nelle nazioni falsamente dichiarate, per poi “scomparire” e magari essere uccisi. Marti e l’Unione Europea biasimano gli USA e Guantanamo. Senza Vergogna ! Dovrebbero guardare “il palo conficcato nei loro occhi” e non la “pagliuzza” negli occhi dell’America, la quale ha sofferto tanta distruzione e tanti morti. Salvo non siano in accordi tra di loro, per gabbare il “mondo” illudendolo di una “giustizia inesistente”.
La copia della stessa lettera e relativi documenti allegati portanti l’intestazione della Confederazione Elvetica e spedita da Annecy, Francia, il 25 aprile 2007, al Presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pöttingen, è stata da me inviata a mezzo corrispondenza semplice a tutti i piu’ alti rappresentanti dello stesso Parlamento Europeo, ivi compresa la Signora Angela Merkel nella sua qualità di Presidente di Turno della Unione Europea e, provocatoriamente, a tutti i rapresentanti italiani del Parlamento Europeo. Come facilmente prevedibile, anch’essi si sono nascosti dietro un dito, come è costume tra gl’italiani vigliacchi, corrotti ed incapaci.
Al popolo della Confederazione Elvetica e non già ai suoi rappresentanti e/o al suo Governo, nei primi giorni del 2001 indirizzando un documento alla Signora Ruth Dreyfuss, allora Ministro dell’Interno e della Salute, facevo dono dei miei ultratrentennali studii sugli effetti curativi della n-acetilcisteina, per la cura di malattie ancora oggi ritenute incurabili, sulle modalità della sua somministrazione ed abbinamento ad altre molecole farmacologiche, nonché sulla serie di sperimentazioni. La ragione di tale mio dono, senza alcuna contropartita a mio favore, era indirizzato alla gente svizzera in segno di gratitudine per la protezione che credevo mi fosse stata concessa dal loro governo e d’altra parte per rendere disponibile un mezzo di cura e guarigione, gratuitamente, a chiunque nel mondo ne avesse avuto bisogno.
La Svizzera ed in particolare la signora Dreyfuss, rifiutava con una inopportuna lettera, la mia offerta mentre contemporaneamente avvertiva le autorità italiane dei miei studii, “forse da me sottratti a dei centri di ricerca medica”. Furbescamente, l’Italia ha ottenuto la pubblicazione internazionale di studii sulla n-acetilcisteina, eseguiti da parte di una “clinica privata di Milano” nella quale è interessato il “gruppo” di Silvio Berlusconi e che ha recentemente pubblicato nella prestigiosa The New England Journal of Medicine, volume 345:2773-2782, June 29-2006, Number 26. Abstract: N-Acetylcysteine and Contrast-Induced Nephropathy in Primary-Angioplasty la sintesi delle sue e mie ricerche. Traendone giusto prestigio, ingiusto guadagno e danno per l’umanità intera oltre che per il popolo svizzero, destinatario del mio dono.
Mentre io sono ignorato e derubato e non cerco né gloria, né danaro ma mi preoccupo della vita e del benessere dei miei simili, la Svizzera fa il “favore” agl’italiani. In cambio di cosa ? Forse la Signora Dreyfuss o i “7 nani” del Consiglio Federale hanno tratto vantaggi per loro stessi o per la “piccola ed indifesa Svizzera” ?
Per tutto quanto sopra preliminarmente esposto, a chiarimento e diritto a che la presente mia Petizione sia accolta e resa di pubblico dominio, nell’interesse di 500 milioni di cittadini europei,
CHIEDO
Che le persone nominate e facenti parte dell’Unione Europea, cosi’ come del Consiglio d’Europa e/o di ogni altra istituzione sovranazionale Europea, alle quali ho inviato i documenti comprovanti la mia illecita condizione di “prigioniero” in Svizzera, qualunque sia l’incarico da questi svolto, tali persone siano allontanati dalle loro cariche con biasimo pubblico e che le Istituzioni Europee dibattano del mio caso, nelle opportune sedi, nell’interesse generale di chiunque si trovi nella “disperata condizione di richiedente asilo”.
Chiedo che la Svizzera sia sospesa dal Consiglio d’Europa e da ogni altro consesso internazionale, sin quando tale paese non si sarà omologato agli obblighi imposti dalla Convenzione di Roma del 1950 e successive Ratifiche.
In fede
Alessandro Vanno de’ Vanni
Ginevra, 17 giugno 2007
P.S. Il Presidente Pöttinger, se lo vorrà, potrà delucidare ai membri del Parlamento Europeo che fine fanno in Europa i bambini rapiti e che a migliaia scompaiono ogni anno, svaniti nel nulla. La maggior parte di loro non è morta, ma è stata rapita e venduta per rifornire gli Harem dei ricchi petrolieri.
Le autorità italiane, da me avvertite con tanto di documenti, mi risposero che quello era il “...prezzo per non subire attentati terroristici ed ottenere l’energia necessaria (petrolio) per far marciare l’economia, la quale oggi è in via di trasferimento in Cina, India ed ovunque alberghi la miseria.
Signor Pöttinger, perché si continuano a rapire i nostri figli e lei non fa niente ?
47A, Avenue de Bel-Air, 1225 Chêne-Bourg, Ginevra, Svizzera
Glauco: conosco il sito ma non ho mai avuto alcun contatto, mi spiace.
Alessandro: un po' invasivo come commento, non sarebbe meglio mettere un link a un sito con le informazioni presentate in maniera più chiara? Comunque in bocca al lupo, ciao!
Simone
Dipende da cosa si intende per anonimo. Anche usare un nickname cela un'identità.
A me non piace usare il mio vero nome su Internet, lo giudico troppo rintracciabile indipendemente dal fatto che possa scrivere insulti o lodi.
Se poi mi fido di una persona, allora in privato posso anche evitare di usare nomi fittizi.
A proposito Simo, ieri ho trovato due gomme della macchina tagliate; non una, due... Sia mai che non hai digerito qualche critica? ^^
Ciao, dacty
perchè è giusto.
come tutte le cose, per altro.
:)
ciao
R.
Forse perchè, come diceva don Abbondio, "il coraggio chi non lo ha, non se lo può dare"
Anche se poi non si capisce bene che coraggio ci vuole.
Tutto sommato, il mondo è bello perché vario o... "avariato"
Un saluto
Complimenti alla fantasia ma è solo perché sono troppo pigro per fare il login (se non sono già loggato in blogger).
Comunque stavolta lo faccio...
Assenza di coraggio delle proprie idee e timore di perdere consensi "vaghi".
Puah!
Dacty: ma già il nickname è qualcosa, almeno uno lo sa che "sei tu". E di chi era la macchina che ho bruciato allora? ^^
Gelo: non ti ho capito tanto... come tutte le cose per altro ^^
Fort: effettivamente una frase azzeccata.
Bruno: eh sì, tante volte la soluzione è più semplice di quanto non sembri.
Loreanne: è possibile.
Grazie a tutti per i commenti!
Simone
vero il nickname identifica se non è molto diffuso come ad esempio quello che ho scelto adesso.
Dopo la consueta risata di 4 minuti ogni volta che ti leggo, ti aggiungo il mio perchè: perchè la parte del nostro io che lascia insulti anonimi nei blog è quella parte che odia irrazionalmente il mondo e vuole seminare rancore e distruzione nella razza umana.
Ognuno di noi ha dentro di sè questa parte, di cui dice "a volte penso cose così orribili che non riesco a credere di essere io".
E quindi, se non sono io, è un anonimo, e la firma anonimo è corretta.
Ciao Simone!
Leda
ariachiara.splinder.com
Vegeta: anche un nick "famoso" la dice lunga, comunque.
Leda: devo dire che la tua spigazione mi è piaciuta molto, grazie!
Simone
Perché temono di dover argomentare e non sono capaci? La critica stupida, fire&forget («Scrivi di merda») di solito non è molto difendibile; lo stesso fatto di averla scritta espone al pubblico ludibrio. Meglio tirare la pietra e nascondere la mano, che ammettere di non sapersi trattenere quando giunge l'impulso di tirare la pietra - o, peggio, ammettere di non sapere neppure da dove nasca l'impulso.
Alle volte è solo vandalismo e, si sa, il vandalo puzza.
Quoto L'oracolo in pieno, anche perche' sono un'esperta di anonimi che arrivano, sputano sentenze, dibattono per una giornata, ti dicono che tutti quelli che ti apprezzano sono ipocriti prezzolati, poi spariscono in un lampo e una nuvoletta di fumo, in attesa di riapparire quando meno te l'aspetti. Il problema che porrei e' un altro: non so a voi, ma a me l'anonimo che viene a dirmi che farei meglio a darmi all'ippica senza aver letto nulla o quasi, cosi', per il gusto di farlo, mi fa immancabilmente andare il sangue al cervello e quindi ci perdo tempo, cerco di capire, argomento. Domanda: perche' non riesco a fregarmene bellamente, che poi sarebbe l'unica cosa intelligente da fare? Aspetto risposte, per favore.
Laura
@Lauraetlory: ho più o meno il tuo stesso problema, vale a dire che non riesco a fregarmene (come dovrei fare) quando qualche stronzone anonimo insulta a spron battuto e poi se ne va.
Io non sono diplomatico come Simone, e alla fine va a finire che rispondo a muso duro a tutti 'sti cafoni.
Magari avrò dei lettori in meno ma mi tolgo certe soddisfazioni :)
Laura: a me fanno un po' rabbia perché noi cerchiamo di costruire qualcosa esponendoci in prima persona, mentre certa gente arriva a "volto coperto" e vorrebbe sfasciare tutto.
Poi alla fine cerco di ignorare quello che dicono o di commentarlo con qualche battuta. Se non gli dai corda spesso non si fanno più sentire, probabilmente il gioco che fanno certi è solo per attirare l'attenzione.
Simone
Questo intervento fa cagare il cazzo.
;)
Si, probabilmente lo e
Ciao Simone, sono Pierluigi (ecco il mio nome!)... visto che ti occupi di scrittori emergenti, credo ti possa interessare questo PDF gratuito... contattami e ne parleremo... ecco: http://viverediebook.pierluigitamanini.com/
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