Come essere uno scrittore talmente co-nfuso da diventare famoso.
Tra le tante categorie di scrittori, questa forse non è necessariamente destinata al successo. Non tanto perché il sistema in sé non sia efficace (e adesso ne parliamo) quanto perché raramente si tratta di una scelta voluta. Di solito infatti l'autore in questione è qualcuno che vive talmente immerso e sperduto in un marasma di confusione mentale da non rendersi più nemmeno conto di quello che fa o che scrive.
Ma cerchiamo di chiarire di cosa sto parlando: un autore confuso è quello che fa discorsi senza capo né coda, che si lamenta di problemi di cui lui stesso è la causa e che in generale non dà mai l'impressione di parlare di qualcosa su cui ha riflettuto.
Tanto per dissolvere ogni probabile incertezza, invece di confuso e sperduto avrei potuto usare gli aggettivi stupido, idiota o un più che chiarificatore coglione. Solo che ho preferito fare un giro di parole incomprensibile per inventarmi una nuova categoria da dover successivamente spiegare a tutti voi. Un classico comportamento della tipologia di cui stiamo parlando, insomma.
Ma perché questa categoria di autori piace e ha successo? Semplice! Perché la gente adora leggere cose che paiono scritte da un povero deficiente. La sensazione di sentirsi migliore delle persone con cui ci confrontiamo è impagabile, e merita per questo l'acquisto di qualsiasi libro insulso o l'iscrizione al feed di ogni blog particolarmente idiota.
Siete con me allora? Volete percorrere questo sentiero verso un'imperitura fama? E allora...
Come essere uno scrittore talmente cogl-nfuso da diventare famoso.
Come dicevo, lamentatevi di cose che potreste facilmente risolvere: uff, vorrei scrivere un nuovo racconto ma i blog e internet mi fanno perdere troppo tempo. E allora per quale cappero di motivo devi fare un aggiornamento solo per dire questa boiata?!
Ancora: odio il mio lavoro/vita/corpo/qualcosa che mi accade e vorrei cambiarlo... ma non ho tempo.
E quel poco tempo che hai lo perdi a lamentarti, per di più focalizzando l'attenzione generale sul tuo problema. Mi pare estremamente sensato.
Leggete solo robaccia tipo: il ritorno dei draghi vampiro e andate al cinema a vedere solo strombolate tipo: super massacro mutilante 19 parte quinta.
Ma questo non è totalmente da coglio... ehm da sperduti. Lo è invece quando vi mettete in testa di scriverne una recensione negativa per dimostrare ai dieci lettori del forum dove andate a incollarla che l'intento dell'autore era solo commerciale. Ma va?! E chi se lo sarebbe mai potuto immaginare! Un po' come quello che si dà le mazzate sulle palle e poi si dichiara stupito per aver provato dolore (anche se è più divertente che leggersi il ritorno dei draghi vampiro, su questo non ci piove).
Discutete in modo accorato di argomenti di cui non sapete nulla: un po' come quegli sfigati che stanno sempre a parlar male degli editori anche se nessuno di loro gli ha mai rivolto la parola (non parlo di me: una volta a una fiera un editore mi ha detto: e tu che cazzo vuoi?!).
Impegnatevi a voler convincere tutti di una cosa di cui è dato per certo il contrario, e se qualcuno vi smentisce non ammettete mai la sconfitta. Una delle mie preferite è la seguente:
Scrittore sperduto: ho scritto un racconto che spiega come in realtà non siamo mai andati sulla Luna (nel senso che non ci sono andati gli astronauti, ovvio che noi no).
Contestatore: veramente quando sono andati sulla Luna hanno lasciato degli strumenti che sono tuttora in funzione e utilizzati dagli scenziati (ok, sono solo degli stupidi specchi, ma stanno lì). Sta scritto anche sul sito della NASA.
Scrittore: ma tu credi a tutto quello che leggi su Internet? Le foto che hanno fatto erano false (ma questa cosa dove l'avrà letta, invece? ^^).
Contestatore: ehm... adesso che ricordo, ho partecipato personalmente alla missione sulla Luna. E quelle foto le ho fatte io. (Ok, che sfiga! Ma poteva anche capitare, no?)
Scrittore: ecco, dici così perché le cose non le sai e sei ignorante. (Risposta classica da sperduto messo alle corde).
Pretendete cose complicate senza dare indicazioni su come ottenerle: bisogna arrestare la disoccupazione! Vogliamo energia pulita a basso costo! Fermiamo tutte le guerre! Basta con tutta questa Entropia, cambiamo i principi della termodinamica! (Battuta da ingegnere confuso, lo ammetto ^^).
Date consigli inutili o palesemente stupidi: bisognerebbe evitare di prendere l'influenza. Rileggete quello che avete scritto e correggete gli errori (e chi ci sarebbe mai arrivato da solo?) La democrazia funzionerebbe meglio se prima di votare si facesse un test d'intelligenza.
Cioè, io sono daccordissimo con un'idea del genere, e anzi la cosa sarebbe davvero auspicabile.
Ma tra gli aventi diritto di voto ci sarebbero ben pochi aspiranti scrittori ^^.
Simone
17 commenti:
:D!:D!:D!:D!:D!:D!:D!:D!
Sono ancora molto confusa ma questo post mi ha fatta sbellicare!
E a proposito. Sì, il diritto di voto dovrebbe essere assegnato solo dopo un test di intelligenza.
Ma anche il diritto ad avere una connessione internet, un telefono fisso o un cellulare, e tutto quello che permette di comunicare... E pure il diritto di pubblicare un romanzo.
L'umanità intera potrebbe trarre da queste semplici regole enorme giovamento! :D
Ho sentito parlare dei draghi vampiro! Pare si estinsero perchè ogni volta che provavano a bere il sangue delle loro vittime si emozionavano e le incenerivano :)
PS sto cercando il diavoletto di Maxwell per mettere fine all'odiosa seconda legge della termodinamica. Se qualcuno lo vedesse in giro mi avverta subito...
Giuliana: be', io piuttosto che prendere certi provvedimenti antidemocratici passerei direttamente alla monarchia. Però solo se il re lo faccio io, sia chiaro!
Angelo: ecco, adesso iniziamo a parlare di 'ste cose (fisica e affini) e i 5 lettori che avevo non si fanno più vedere ^^.
Simone
:D
Questo mi sembra il tipico post "anti(aggiungere a scelta)" che ogni tanto fai e che mi fanno sbellicare :)
Comunque di scrittori coglioni ce ne sono a bizzeffe (come in ogni altro campo).
Ma vuoi dire che a noi non ci pubblicano perchè siamo troppo intelligenti, o perchè siamo più coglioni di loro? :)
NB: la gente che discute accoratamente di argomenti di cui non capisce nulla proprio non la sopporto! Praticamene ne ho a che fare tutti i giorni... prova a immaginare com'è messo il mio fegato :P
Ora non voglio che sembri che stia difendendo chi discute di cose che non capice, però c'è da dire che è difficile tirarsi fuori da discussioni su argomenti di cui non si è esperti...ognuno di noi ha conoscenze molto specifiche, ma ci troviamo di fronte ad un mondo sempre più complesso. Per quanto poi uno cerchi di informarsi non potrà mai sapere tutto.
Ti faccio un esempio : mi chiedono "sei contrario agli OGM?". Che rispondo? "non conosco così a fondo la genetica da sapere se realmente siano pericolosi?" facendo la figura di colui che non vuol prendere posizione o sparo un'opinione a casaccio?
"Leggi un libro sugli OGM" mi dirai tu. Però sono così tante le cose su cui quotidianamente ci viene chiesto di farci un'idea, che davvero anche se non lavorassi farei fatica.
PS anche dopo aver letto quel libro sugli OGM, non essendo un biologo la mia opinione sarà mediata da quella di colui che l'ha scritta, quindi dovrei leggerne almeno due o tre...
Gloutchov: !
Alex: l'aver scritto un corso di scrittura creativa nella mia condizione di autore sconosciuto, per quanto ironico fosse il mio corso, mi inserisce inevitabilmente nella categoria dei co-nfusi.
Ma forse a tratti e a momenti coglioni lo sembriamo un po' tutti ^^.
Angelo: effettivamente il tuo punto di vista non fa una piega. Forse Alex ce l'ha più con quelli che sono convinti di avere ragione e vogliono comandare anche su argomenti di cui non sanno niente. Tu magari la tua opinione sugli OGM la proporrai in maniera pacata e darai retta anche agli altri... spero ^^.
Angelo, io sono di quelli che piuttosto che sparare una cazzata a casaccio preferisce passare per una che non prende una posizione basata solo sul sentito dire.
Mi sembra molto stupido esprimere opinioni non ponderate solo perché nella vita si deve dire 'è giusto il bianco' o 'nero è più bello'.
Inoltre, non vorrei essere pedante come il mio solito, ma è sempre meno complicato trovare informazioni su quegli argomenti per cui ci viene chiesta quotidianamente un'opinione. Abbiamo dei motori di ricerca fantastici che ci rimandano a una serie di indirizzi o indicazioni che se ne avessimo voglia potremmo trovare tutte le risposte che ci servono per crearci una nostra opinione.
Il punto è che spesso non lo facciamo perché è molto più comoda un'opinione preconfezionata, magari portata avanti da qualcuno che ci sta particolarmente simpatico. Così ci adeguiamo e cominciamo a belare.
Grazie a qualcuno, non so a chi, ho imparato a usare la mia testa decenni fa. E i miei neuroni sono ancora in grado di elaborare opinioni personali. Quindi in presenza di argomenti che non conosco, invece di parlare a sproposito taccio e pondero. C'è già tanta di quella gente che parla a sproposito, che il mondo non sentirà la mancanza della mia voce...
Ciao Giuliana.
Non volevo mica dire che bisogna dire la prima cosa ci passa per la testa ;)
Solo che mi sembra che ha volte la convinzione che "ho imparato a pensare con la mia testa" può portarmi in una trappola. Quella di ritenermi capace di formarmi un'opinione su qualunque argomento in maniera semplice.
Le voci che ci condizionano in maniera spesso sottile sono invece così presenti e così numerose che davvero rischiamo che le varie fonti ci spingano in determinate direzioni senza che ce ne accorgiamo. Basta che la notizia sia data in un certo modo e le reazioni sono quasi immediate.
Ti faccio un esempio. Il giornale urla che (attenti faccio un esempio spinoso ma non soffermatemi su quello perchè è un esempio e non l'oggetto della discussione) il cardinale tal dei tali ha detto che "...".
Partono in TV giornalisti, politici, comici a esprimersi su quello che in estrema sintesi ha detto tale cardinale.
Passa una settimana e di nuovo "lo stesso cardinale tal dei tali ha detto che...". Di nuovo un fiorire di interventi. E così via.
Nella mia testa si formano piano piano le idee che :
- questo cardinale vuol portare indietro l'orologio di millenni
- la chiesa è sempre la solita arretrata
ecc.
Quale sarebbe invece l'atteggiamento corretto: andare a leggere il messaggio completo del cardinal tal dei tali, capire bene la dottrina cattolica e inquadrare al suo interno la sua opinione e magari conoscere dall'interno preti ed ambienti cattolici:
Magari alla fine concludo che era vero che il cardinale tal dei tali ha una visione diversa dalla mia, ma si inquadra in un senso diverso dall'andare contro la modernità e magari delle cose che diceva nel discorso completo un 30% erano condivisibili, che la chiesa non è inquadrabile in un giudizio univoco e sintetico perchè al suo interno è complessissima e non può essere racchiusa in una definizione...
Tutto questo processo è molto più dispendioso e complicato a fare una ricerchina su Internet e leggere fonti (che non è detto che siano sempre oggettive ed affidabili poi...). E in fondo se dico male in maniera banale della chiesa mi prendo un bell'applauso : e allora perchè fare tutta questa fatica?
(ripeto la chiesa non è qui l'oggetto della discussione, ma solo un esempio che mi pare efficace)
Ecco perchè mi piace il blog di Simone : perchè lui scrive, lo fa con gusto, con esperienza, con cognizione e parla dunque di un argomento che conosce.
Spero di essere stato un pò più chiaro di prima :)
PS sempre con cordialità. Non vorrei accendere un flame ;)
Anzi questo è la mia ultima risposta sull'argomento : non vorrei Simone mi mandasse via da qui!
La mia opinione è che spesso la gente è convinta di conoscere argomenti di cui invece non capisce una mazza, e da questo nascono un sacco di problemi. Ma forse ho scoperto l'acqua calda visto che già uno lo hanno fatto secco qualche mila anni fa per aver detto qualcosa del genere.
Ma il post sullo scrittore qualunquista l'ho già fatto, per cui basta così ^^.
Ah, ci mancherebbe che mandi via la gente... anzi è un po' che noto delle defezioni sui commenti. Sarà che non sono più bravo a spammare come ero una volta ^^.
Simone
Simone, ti quoto. Infatti il mio intervento intendeva dire proprio che invece di parlare di argomenti che non si conoscono sarebbe meglio farsi un sano esame di coscienza e ammettere che potrebbe esserci qualcosa che non sappiamo.
Non so cosa ci fosse di strano,e ribadisco che non capisco cosa ci sia di strano nel cercare di approfondire il più possibile qualcosa se abbiamo davvero intenzione di dare una nostra opinione o di declinare qualunque richiesta sulle nostre idee nel caso in cui non ci siamo mai posti prima il problema.
Tra l'altro non mi sembra nemmeno di essere stata offensiva. Non è necessario andarsene da un blog. Esprimo un'opinione ponderata su un argomento che mi sta a cuore (l'importanza di formarsi una propria opinione, magari con fatica, a dispetto delle risposte usa e getta che ci vengono richieste dal mondo di fuori...), ed è il mio modo di pensare.
Quando vorrò essere antipatica o cacciare qualcuno comincerò ad insultare a prescindere, dicendo a chi non la pensa come me che la sua opinione non serve a niente e io ho sempre ragione. Anche quando mi dimostrano che ho torto!!! :D
A proposito.
Simone, ma chi è che hanno già fatto fuori qualche mila anni fa? Non ti ho capito...
Ciao di nuovo :)
Ma certo che NON sei stata offensiva! Mai detto il contrario. Tra l'altro stiamo dicendo la stessa cosa solo per vie diverse:
tu dici che bisogna informarsi prima di esprimere un opinione,
io che prima di esprimere un'opinione non solo bisognerebbe informarsi ma sarebbe meglio conoscere a fondo...
Quindi alla fine ho semplicemente detto la stessa cosa tua, di Alex e di Simone, dimostrando però di essere più prolisso e più confuso di voi :D
PS Non dicevo che vado via dal blog, solo che avrei cambiato argomento perchè mi sembrava di essere uscito molto fuori tema col blog
Alla prossima ;)
Giuliana: mi riferivo a Socrate e al suo "so di non sapere", col quale rompeva le palle a tutti che alla fine si scocciarono e lo condannarono a morte.
Simone
Arrivo tardi nella discussione però io la penso esattamente come Giuliana. Spesso mi è capitato di dire semplicemente non ne so niente, mi informerò. Non siamo onniscenti (per fortuna dico io) e a volte ammettere di non sapere qualcosa non è un difetto.
Se uno invece si ostina a ostentare quello che invece non sa si merita l'epiteto di Simone... in toto.
Ah, già... Quello che si faceva i cocktail di cicuta. Chissà perché non mi è venuta l'associazione...
Però adesso comincio a temere che i tuttologi pronti a deliziarci con le loro opinioni basate sul nulla siano più apprezzati dalla società...
Michela, quando ti offrono un cocktail, mi raccomando, chiedi sempre gli ingredienti! E non fidarti del mohito, chissà cosa potrebbero metterci al posto della menta...! Io, per me, non ho problemi. Sono in disaccordo con Hemingway, ma il mohito non incontra il mio gusto...
"so di non sapere", col quale rompeva le palle a tutti che alla fine si scocciarono e lo condannarono a morte
Questa è una stupenda sintesi della storia del grande filosofo, e per nulla confusa
Socrate è stato ampiamente sopravvalutato.
In fondo sappiamo benissimo qual è stata la cosa più importante della sua carriera:
Video Esplicativo
:-)
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