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Le idee stupide che copiano tutti: il lavoro schifoso che viene descritto come se invece fosse chissà quanto bello.

Dopo un bel po' di tempo di assenza, torna la sezione del blog più amata da grandi e piccini. E oggi si parla di lavoratori e del loro ruolo nella narrativa, cinema o televisione. Pronti?

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI:
Il lavoro brutto che pare bello (per riassumere il titolo troppo lungo).

Di cosa si tratta: avete presente un lavoro brutto? Tipo il vostro lavoro, o lo scrittore emergente, o l'ingegnere che sta tutto il giorno davanti al PC con un programma di calcolo programmato da schifo che gira lento e vi impalla il computer (i miei ultimi sei mesi di università, praticamente)?

Be', probabilmente ce l'hanno presente anche molti scrittori... ma in modo un po' diverso. Qualsiasi impiego, lavoro o professione riportato nella narrativa diventerà intrigante, pericoloso, pieno di gnocche che vi desiderano e soprattutto ogni giorno succederà qualcosa di interessante perché se no non avrebbe senso girare una nuova puntata.

Perché è un'idea stupida: fermo restando che ogni lavoro, anche il più umile o il più merdoso, ha la sua dignità, ci sono delle cose che gli scrittori danno continuamente per scontato ma che in realtà non hanno senso. Ed ecco finalmente l'elenco che aspettavate con ansia:

- Se sei una bionda alta due metri e con due tette da paura, il tuo sogno non sarà fare il bagnino.

- Sempre in tema bagnini, non tutti i giorni affogano dieci persone nel vostro fazzoletto di spiaggia, di solito non avete a disposizione sottomarini ed elicotteri e che dei terroristi cerchino di far detonare una bomba atomica nel vostro stabilimento è un'eventualità improbabile.

- Gli scenziati non sono fighi. Neanche uno di loro.

- Se salite in piedi sul banco durante una lezione, i vostri alunni non vi imiteranno ma anzi metteranno il filmato su Youtube per farvi licenziare.

- Se siete un matematico secchione e malato di mente, a 40 anni non avrete mai lo stesso fisico che avrebbe... che ne so: un gladiatore.

- Nessuna guardia giurata ha mai salvato il mondo (almeno che io sappia).

- Di solito gli archeologi passano ore sotto al sole a scavare metri di sabbia con un pennellino. Non hanno la pistola, mentre la frusta non saprei dire a cosa serva.

- Se fate il maggiordomo, raramente vi capiterà di lavorare per un supereroe.

- Una puntata di E.R. riassume gli interventi che in un pronto soccorso normale avvengono nel corso di un anno, solitamente durante il turno in cui voi siete smontanti.

- Qualche boxer o lottatore o combattente ha finito la sua carriera imbattuto, ricco e famoso. Tutti gli altri hanno solo preso un sacco di botte.

- Il cowboy è una professione affascinante perché la televisione non trasmette gli odori.

- A scrivere una storia con l'ingegnere figo nessuno ci prova nemmeno.

- In tutti i film i programmatori sono dei geni che aprono e riscrivono dei software nel giro di pochi minuti. Ma nella realtà non funziona davvero così: a capire come funziona un programma scritto da un altro ci metterete degli anni, aggiornerete degli aspetti grafici per turlupinare gli utenti e poi vi cambieranno progetto.

- Se per lavoro guidate tutto il giorno allora siete un autista, un camionista o al limite un tassinaro. Niente a che vedere con Supercar o il Gattiger, insomma.

- Scrivere è una rottura di palle, gli scrittori non sono estroversi e fighi e di bell'aspetto, non diventano ricchi e famosi col loro primo libro e nessuna ragazza vorrà fare sesso con voi solo perché siete dei romanzieri. Ai poeti invece capita spesso.

- Quando iniziate a lavorare a un nuovo romanzo non parte nessuna musica, non c'è alcuna dissolvenza e dopo un minuto sarete ancora tra la prima e la seconda riga. Non certo alla presentazione del libro.

Approfondimenti: il lavori più ridicoli che ho visto o letto fare nella mia storia di persona dotata di tempo libero sono più o meno i seguenti:

L'inventore: anche se poi la cosa si ripete anche nel mio nuovo libro (che dite, che c'entra la coerenza? ^^) andare indietro nel tempo è impossibile, o comunque non riuscirete a costruirete una macchina del tempo da soli e con pochi soldi.

Il killer buono o il pirata buontempone: poi ero io quello incoerente?

L'insegnante privato di cose assurde: ma qualcuno va davvero a ripetizioni di tecniche ninja, poteri mutanti, lingua italiana per italiani, lotta con armi sconosciute, tecniche di autocontrollo o scrittura creativa?

Il poeta: nessun poeta si è mai potuto permettere una villa, un appartamento e nemmeno una misera stanza in un appartamento condiviso, a meno che ovviamente non fosse già almeno benestante di suo ancora prima di iniziare a lavorare.

Ma allora così non vale.

Simone

Le idee stupide che copiano tutti: il comportamento opinabile che genera morte istantanea.

Non so se gli scrittori che lavorano per il cinema siano dei moralisti. Sinceramente, visto il tema e il genere di certe storie direi proprio di no... eppure, almeno in certi tipi di film, qualunque comportamento non conforme agli standard di persona bella brava e buona genera catastrofi istantanee dagli esiti il più delle volte incontrovertibili (la morte, appunto).

Non ci credete? E perché avrei scritto 'sto post secondo voi? Ah, adesso ci credete, eh? Meglio:

Il comportamento opinabile che genera morte istantanea.

Di cosa si tratta: avete presente quei film del terrore dove la coppietta che fa sesso extramatrimoniale viene uccisa? E avete presente come i cattivi fumino sempre mentre i buoni al limite sono solo un po' sovrappeso (a parte nei film dove il buono fa la televendita delle sigarette, ma quelli erano altri tempi).

Ancora, avete presente qualsiasi cosa brutta che accade sempre a qualunque personaggio faccia qualcosa che non dovrebbe fare? Ok, allora avete presente anche quello di cui stiamo parlando.

Una sorta di causa effetto del Karma insomma (con un Karma molto, molto vendicativo), o una moderna teoria del contrappasso che punisce ogni peccato con la morte, ancor prima della punizione eterna che necessariamente verrà inflitta al malcapitato.

Perché è una idea stupida: adesso, c'è forse da chiederselo? Non è che come bevete una birra finirete in un crepaccio con la macchina, o come vi inietterete droghe sconosciute morirete di qualche reazione indesiderata (ok, quello forse sì).

Il porre in pericolo e poi successivamente uccidere i personaggi che fanno qualcosa di male è semplicemente uno stratagemma che serve a:

Instaurare il senso di colpa: anche voi fumate, bevete e siete andati a una festa di nascosto dai vostri genitori, per cui presto morirete.

Colpevolizzare la vittima: tutte le persone che fumano moriranno comunque in breve tempo (e qui io mi gratto insieme ai lettori fumatori ^^), per cui se un mostro mangia un tabagista non c'è problema. In fondo se l'è cercata!

Indicare persone cattive: se fossi un bravo scrittore, saprei inventarmi un personaggio malvagio e sarei in grado di rendere odioso uno dei protagonisti. Invece sono una sega, e allora?! Ah, semplice: facciamo che si capisce che è cattivo perché accanto alla tazza del cesso tiene sempre una bottiglia di Whisky. Ok, lo ammetto: io uno così non lo frequenterei.

Allungare la durata del film: cacchio, abbiamo già finito le idee e siamo ancora a 30 minuti di pellicola! Ci vogliono altre comparse da uccidere.

Riciclare una morale che è comunemente accettata, così da non rischiare di infastidire qualcuno:

Padre: sai, drogarsi è sbagliato. Lo hai capito adesso?

Figlio: sì papà, non mi drogherò mai più. Poi fa un rantolo e muore.

O ancora:

Poliziotto: capisci cosa hai fatto? L'omicidio è sbagliato!

Serial killer: (non dice nulla, perché il poliziotto lo ha appena ucciso).

Approfondimenti: facciamo una serie di esempi del rapporto azione non voluta - morte meritata, così magari vi verrà qualche buona idea per il vostro romanzo.

Sesso in auto: un mostro ucciderà chiunque si apparti per fare sesso durante le ore notturne. Nelle ore diurne si vede meglio, e allora sta lì a guardare.

Sesso in uno squallido hotel: qualcuno spia la coppia da un buco nel muro. Poi uccide lui, aspetta che lei urli per quindici minuti e poi uccide anche lei.

Sesso su una barca: uno squalo mangerà lui, e lei resterà shockata (nessuno crederà all'esistenza dello squalo, tra l'altro).

Sesso in acqua: uno dei partner affogherà l'altro. Insomma meglio non fare mai sesso, capito?

Fare la doccia: anche se in apparenza non ci sarebbe nulla di male, quando una donna si spoglia per fare la doccia la telecamera indugierà su determinati particolari anatomici (le tette) e poi un serial killer entrerà in bagno per accoltellarla. Gli uomini che fanno la doccia possono stare invece relativamente tranquilli.

Fumare una sigaretta: qualunque fumatore è un criminale, e qualcuno gli sparerà addosso entro le prossime due ore di proiezione. Un medico potrebbe commentare che se non avesse fumato avrebbero potuto salvarlo.

Assunzione di alcolici: un minorenne che beve una birra (meno di 21 anni se è una storia americana) morirà obbligatoriamente in un incidente stradale alla guida della propria auto. Un adulto che beve un superalcolico potrebbe indifferentemente morire allo stesso modo o causare la morte di un certo numero di minorenni.

Commettere un omicidio: nessun assassino della storia della letteratura, cinema, televisione, musica, fumetti e giochi di carte collezionabili l'ha mai fatta franca. Nel migliore dei casi va in galera, ma di solito viene ucciso.

Rifarsi il seno: qualunque donna col seno rifatto è punita con l'accoltellamento.

Assunzione di stupefacenti: tutte le droghe hanno effetti allucinogeni, e chi le assume si toglie la vita, ha un incidente stradale o se proprio non vuole crepare viene assassinato da un serial killer. Se è il protagonista a drogarsi le allucinazioni avranno qualcosa a che vedere con gli indiani d'America.

E non chiedetemi perché, non ne ho la minima idea.

Simone

Le idee stupide che copiano tutti: il gruppo di persone che si fanno uccidere uno alla volta fino alla fine della storia dove invece muore il cattivo.

Torniamo a parlare di storie classiche, e lo facciamo con un'idea che fin dalla nascita della narrativa moderna ci viene riproposta in salse più o meno identiche almeno una volta al giorno (eh sì, di film e libri ne sfornano proprio tanti).

Ma senza troppi preamboli vediamo di scoprire insieme a cosa mi sto riferendo:

Di cosa si tratta: un gruppo di persone si trova in un determinato posto, fatto questo assolutamente ininfluente ai fini della storia: si parte da una stazione della metropolitana, si passa per case e ville più o meno infestate da mostri abominevoli, si incrociano intere città o villaggi e si arriva fino alle astronavi e ai pianeti sconosciuti.

Il succo della trama però è un altro: nel posto dove sono capitati i protagonisti c'è un vampiro/mostro/assassino/serial killer/cannibali/animali mutanti/zombie/fantasma o qualsiasi altra enorme stronzata vi venga in mente che nel giro di poche pagine o di una ventina di minuti inizierà a farli secchi uno dopo l'altro.

Questo massacro andrà avanti fino a quando non sarà rimasto un singolo personaggio (affiancato da un certo numero di animali e bambini, che muoiono di rado) il quale troverà il trucco per uccidere il cattivo e porre così fine alla storia.

Perché è un'idea stupida: allora. Non è tanto stupida l'idea in sé (che qualcuno trovi svago nel compiere massacri in fin dei conti è lecito) ma la sua realizzazione. Meglio ancora, le sotto-idee che i poveri scrittori sfigati devono inventarsi per aggiungere qualcosa a una trama altrimenti identica a troppe migliaia di altre storie del genere per poter giustificare la produzione di un nuovo libro o film (a meno che non si tratti di un remake, nel qual caso la clonazione è lecita).

Vediamone isnomma una bella rassegna di belle idee che appaiono in queste storie:

Le donne si lasciano uccidere senza reagire e gridando come delle invasate: secondo me è più facile che ti arrivi un calcio nelle palle, specie con le ragazze raffinate che girano oggigiorno.

Gli uomini si lasciano uccidere senza reagire e SENZA gridare: effettivamente urlare mentre qualcuno ti trafigge a pugnalate è una cosa un po' gay, per cui è meglio evitare.

Se qualcuno vuole uccidervi, è meglio restare da soli: e certo! In fondo poverino il serial killer non ha che una mannaia piccola piccola, se ci mettiamo tutti contro uno allora non sarebbe onesto.

I serial killer vincono sempre in uno scontro corpo a corpo: effettivamente, dopo che hai ucciso tre o quattrocento persone (due giorni di lavoro secondo la tempistica dei film) ormai sei allenato. E chi ti ferma più!

Un mostro troppo cattivo finge sempre di essere morto dopo che è stato coinvolto in un'esplosione: e non perdete tempo a ucciderlo con i mezzi convenzionali (investendolo con un camion, lame, pallottole) tanto non serve a niente.

Freddy Krueger, Jason, i cosi di Alien, King Kong, La Cosa, La Mummia, gli editori cattivi, gli squali, i parassiti cannibali e le vampire assatanate non muoiono mai. Fatevene una ragione.

I cattivi sono immuni alle leggi della fisica: le porte chiuse non servono, vedono al buio, schivano i proiettili, entrano dal soffitto, hanno sempre un coltello nascosto da qualche parte anche se sono nudi e se progettate una trappola per fermarli di sicuro ci finirete voi per poi rimanere lì inermi mentre decidono su come farvi a pezzi.

Approfondimenti: la cosa più bella (nell'ottica della stupidità, ovviamente) di queste storie è sempre il finale.

Dopo aver ucciso milioni di esseri inermi, il protagonista malvagio della situazione incapperà in qualche stratagemma ridicolo messo su dall'unico personaggio sopravvissuto (senza contare bambini e categorie protette) facendo una brutta fine... a meno che non si debba realizzare un altro seguito, questo è ovvio. Ma vediamone alcune:

Il cattivo fa qualcosa di stupido ed esplode: tipo lo squalo che nuota a bocca aperta con la bombola del gas dentro lo stomaco o l'alieno che passa dal caldo al freddo senza la necessaria acclimatazione (per tutti gli altri film zompava dentro e fuori il gelo siderale ma vabbe', invecchiano anche i mostri malvagi ^^).

Il cattivo trova uno che finalmente gli mena: questo avrebbe senso, solo che la cosa è sempre estremizzata. Di solito succede che dopo che l'ultimo dei suoi amici è stato massacrato il protagonista s'incazza e annienta milioni di alieni/zombi o quello che è a mani nude. Ma non poteva incazzarsi prima?

Il protagonista scopre una cosa stupida che ribalta le sorti della battaglia: guarda, se mi fermo a mezzo centimetro dalle sue zanne avvelenate non mi vede bene e non sa più cosa fare (un passo indietro no, eh?). Ancora: ah ah! L'amore li mette in fuga (?!), pomiciamogli addosso!

Esce fuori uno scenziato che risolve il problema a bucio di culo: oddio stiamo per morire, è la fine, non c'è più nulla da fare, siamo persi, siamo spacciati! Ah, guarda, ho appena trovato il vaccino. Meno male. Fine.

Lo scrittore s'inventa una cosa senza senso, sperando che qualche idiota la trovi una bella idea: il mostro in realtà era un licantropo e vanno bene le pallottole d'argento. Il serial killer si presenta a casa del protagonista e si lascia ammazzare. L'alieno non uccide la protagonista perché è una di loro (peccato che la protagonista non ricambi il favore massacrando tutti gli alieni). Un oggetto che nessuno riusciva a far funzionare improvvisamente funziona e annienta la maledizione o qualche boiata simile.

Succede qualcosa di assolutamente impossibile: dopo due anni di invasione gli alieni si prendono il cimurro e crepano in 10 minuti. Arriva un mostro nuovo che mangia quello vecchio. Il serial killer in realtà erano due e si prendono a coltellate perché è i loro hobby. Il povero autore emergente sopravvive e gli pubblicano il romanzo e poi diventa ricco e famoso.

Ma appunto vabbe', come dicevo prima: assolutamente impossibile.

Simone

Le idee stupide che copiano tutti: il capo della polizia antipatico che invece di aiutare le indagini le intralcia.

In questa nuova puntata dell'aggiornamento bloggistico più atteso della rete, vi presento lo spunto narrativo chiave di buona parte dei telefilm gialli e polizieschi degli anni '80.

Se poi decidete di affittare un vecchio thriller o semplicemente di andare al cinema a gustarvi uno di quelli nuovi (almeno per anno di realizzazione, s'intende) è quasi sicuro che vi ci ritroverete davanti.

A dirla tutta, quest'idea è talmente abusata che mi sembra quasi uno spreco dedicargli un intero post, visto che probabilmente già il titolo ha detto tutto e anche di più sull'argomento mentre le cose che sto per dire potrebbe tranquillamente pensarle qualsiasi lettore con un po' di raziocinio.

Ma tant'è, ormai il libro l'avete comprato (dite che sto correndo un po' troppo con l'editing dei post? ^^) e mi tocca riempire un po' di pagine per darvi la falsa impressione di avere ben speso i vostri soldi, per cui eccovi:

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI: il capo della polizia antipatico che invece di aiutare le indagini le intralcia.

Di cosa si tratta: vi basti il più classico degli esempi.

Ispettore violento ma giusto: capo, ho scoperto il nascondiglio di quei criminali che spacciano la droga davanti alle elementari. Mi dia una volante e andrò a rompergli l'osso del culo (questi film hanno sempre un linguaggio un po' particolare)!

Capo della polizia: NO! A parte i cadaveri delle diciotto persone che hanno massacrato davanti a tutti e le lettere di minaccia e la bomba che ti hanno messo in casa e l'agguato e la corruzione del procuratore e il rapimento dei tuoi due figli non abbiamo abbastanza prove per incastrarli. Se anche li arresti, farò di tutto affinché vengano liberati il prima possibile.

Ispettore violento: eh? Ma lei da che parte sta, scusi?

Capo della polizia, puntando un dito in faccia al suo sottoposto: bada a te, ispettore giusto dei miei stivali! Se torci un solo capello a uno di quegli assassini, se metti anche solo una manetta al polso di quegli stupratori... vorrò il tuo distintivo sulla mia scrivania prima di subito!

Ispettore: sai che c'è capo? Ho fatto fuori tanta di quella gente che un morto in più o in meno ormai cambia poco! E a questo punto tira fuori la pistolona e fa secco pure il capo della polizia... e invece no, mai che lo facesse davvero. Tutti uguali 'sti film!

Ancora, altra scena super-classica.

Investigatrice occasionale che ogni puntata trova un morto in ogni posto che va: signor commissario, ho pensato che avendo trovato il coltello insanguinato nel cassetto del nipote della vittima, che tra l'altro era l'unico beneficiario dell'eredità, forse dovrebbe spostare le indagini su di lui piuttosto che sul mio amico che tanto si sa che alla fine scopriremo che è innocente.

Commissario: assolutamente no! Lei ha risolto tutti i miei casi maledetta signora impicciona ficcanaso rompipalle, mi ha fatto fare delle figure di merda in ufficio che nemmeno s'immagina. Non le darò mai ragione, mai!
Ma poi tanto lo sappiamo tutti come andrà a finire, e il resto del telefilm è solo un supporto televisivo su cui passare un po' di pubblicità.

Perché è un'idea stupida: mi pare che la stupidità fosse insita nella descrizione stessa della situazione, e che non ci sia bisogno di argomentarla più di tanto. Perché i poliziotti dovrebbero stare sempre dalla parte dei criminali e non da quella non tanto delle vecchie babbione di passaggio (oggettivamente intollerabili), ma almeno dei loro colleghi?

E aggiungo: anche se la storia della signora scassapalle sembra totalmente implausibile e improbabile, il fatto che abbia risolto un centinaio di crimini prima di questo dovrebbe spingere il commissario a dare almeno un'occhiata anche a quello che dice lei, no? Ancora, se un tuo amico poliziotto sta andando a fare una sparatoria con dei cattivi tossici assetati di sangue, perché devi lasciarlo solo col rischio che lo ammazzino minacciandolo addirittura di ritorsioni burocratiche?

Ovvio, perché se i personaggi intralcianti dessero invece ragione ai nostri protagonisti la storia si risolverebbe subito e si giungerebbe in fretta al finale. Sebbene questo nell'economia generale del racconto potrebbe essere definito come pregio (visto che questo schifo di storia finirebbe prima), tempi tecnici richiesti ai prodotti televisivi o assurde richieste editoriali che impongono un minimo di pagine costringono l'autore ad allungare il brodo con la solita roba che è stancante, noiosa, stupida e inutile. Eppure, in fin dei conti... se ha già funzionato per altre otto milioni di storie probabilmente funzionerà anche questa volta, e dal punto di vista del successo di pubblico possiamo anche stare tranquilli.

Approfondimenti: il capo rompipalle e distruggi indagini si trova anche in una moltitudine di altri generi narrativi. Vediamo quali sono i più importanti:

Comitiva di adolescenti contro le forze oscure del male: nessun poliziotto crede mai che qualcuno abbia fatto a pezzi un adolescente prima che lo stesso qualcuno gli si presenti davanti con un'accetta insanguinata in mano. Ma a quel punto in genere il poliziotto muore.

Bagnino inesperto contro squalo assassino, o in genere qualsiasi sfigato incontri un animale divoratore di uomini: ma guardacaccia, le giuro che quel tirannosauro ha sbranato il mio amico e poi ha cercato di uccidermi. Credevo anch'io che fossero estinti eppure... ah, ecco, è dietro di lei proprio in questo momento. Come dice? Non intende girarsi per controllare? Guardi, ci avrei giurato.

Investigatore impacciato ma bravo contro criminale geniale ma sfigato: per quanto il nostro buffo tenente abbia brillantemente risolto il 100% dei casi impossibili che gli sono stati affidati, nessun collega lo prenderà mai sul serio. Effettivamente, se si curasse un po' di più la gente si sentirebbe più stimolata a dargli ascolto.

Scienziato visionario contro potere della natura: per quanto i suoi calcoli dimostrino senza possibilità di errore come una tremenda catastrofe sia ormai imminente, qualsiasi altro evento concomitante verrà giudicato di maggiore interesse e come tale gli verrà data assoluta priorità. Per chiarire: ma signor scienziato, non vorrà mica che interrompiamo la partita di baseball solo per una piccola eruzione vulcanica che al massimo farà sprofondare la nostra città in un cratere colmo di magma? Suvvia, non faccia il bambino.

Persona saggia contro mondo formato da idioti: no figlio mio, non andare lì fuori con la pistola in mezzo alla banda di spacciatori drogati pazzi sadici e assassini che hanno massacrato tutti i tuoi amici e le loro famiglie solo perché uno di loro aveva lasciato la macchina in doppia fila. È meglio chiamare la polizia, dai retta a me che sono la tua mamma e certe cose le ho già vissute prima di te...

Ma secondo voi gli darà mai retta? Appunto, che ve lo dico a fare...

Simone

Le idee stupide che copiano tutti: il computer che funziona come se chi ha scritto la storia non sapesse niente di computer (e in effetti è così).

Una delle scorciatoie narrative più semplici da usare per uno scrittore è quella d'inventarsi un marchingegno, un'arma fantascientifica o un oggetto magico che, funzionando in qualche maniera arbitrariamente decisa dall'autore, lo aiuti a risolvere un determinato intreccio narrativo.

In poche parole, se v'inventate un oggetto che fa qualcosa di strano (ovviamente nella maniera che fa comodo a voi) potrete utilizzarlo per far sviluppare la trama in qualunque direzione desideriate prendendo riccamente per il culo i vostri lettori o spettatori.

Il problema, però, è quando accade l'esatto contrario: l'oggetto in questione è misterioso solo per l'ideatore della storia e viene utilizzato in una maniera totalmente impossibile. E il bello è che poi arriva un altro scrittore, vede la sopracitata idea sensa senso e - invece di pensare a come modificarla per fare di meglio - che cosa decide di fare?

Di ricopiarla per la storia che sta scrivendo lui, ovviamente. Oppure (e questo è il caso dei computer e dell'informatica in generale) di sforzarsi per fare addirittura di peggio.

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI:
Il computer che funziona come se... e vabbe' il titolo è lungo non lo riscrivo tutto.

Di cosa si tratta: in sostanza ogni rappresentazione di Internet, computer e strumenti informatici realizzata in una maniera che anche un quattordicenne (o forse soprattutto un quattordicenne) vi direbbe che è assolutamente insensata e impossibile.

La lista potrebbe riempire dieci blog, per cui vi lascio solo qualche esempio eclatante:

- Il nostro super ladro entra nel Caveau (si scrive così no?) di una banca dove trova un super PC in grado di gestire i conti correnti del mondo intero. Il computer in questione ha ovviamente un'interfaccia user friendly pensata appositamente per facilitare le frodi bancarie, una protezione di tipo nome/password e un floppy disk che finisce di scrivere i dati esattamente un secondo prima che arrivi la guardia.

- Le astronavi aliene viaggiano alla velocità della luce ma sono controllate da semplici PC su cui gira Windows95 (adesso capite perché perdono sempre contro i terrestri?).

- Io sbraito come un assatanato ogni volta che devo passare due dati da un PC a un altro, eppure ogni computer terrestre può semplicemente interfacciarsi a ogni computer alieno tramite l'uso del cavetto apposito (però ci vuole l'adattatore da USB terrestre a cavo malvagio alieno con le punte che grondano acido).

- Qualsiasi persona che lavori al computer lo fa digitando comandi sulla tastiera e senza mai toccare il mouse (staranno forse aggiornando il blog nell'orario di ufficio?)

Capo della polizia: soldato (ma non erano poliziotti?) trovami la posizione dell'indiziato attraverso i segnali del suo cellulare.

Poliziotto: signorsìsissignore, signore! E inizia a digitare freneticamente sulla tastiera mentre sullo schermo c'è solo il desktop di Windows. Potevano almeno mettere Google Earth, no?

- Qualcuno legge il codice binario come se ci vedesse qualcosa dentro. Allora, un'immagine a schermo trasmette 8 bit d'informazione per pixel, per cui 2 alla ottava per 1024 per 768 (immaginando una risoluzione tipica) fa un totale di 201326592 zero/uno per farvi vedere una singola fotografia. E poi non potevano spendere due soldi e comprare un cacchio di monitor normale?

- Un quattordicenne si collega a una fantomatica rete informatica con un modem più grosso del computer che sta utilizzando (era un film anni '80 per cui la potenza informatica era ancora associata alle dimensioni) e riesce a penetrare nel computer che gestisce le testate atomiche degli Stati Uniti (che evidentemente era collegato alla rete telefonica civile senza nemmeno una password di accesso). Ma la cosa più assurda è la seguente: che se ne faceva la gente di Internet quando non c'erano nemmeno i siti porno?

- I computer senzienti hanno Internet, il WiFi, il Bluethoot, l'USB, la fibra ottica, il monitor, i dispositivi di force feedback e chi più ne ha più ne metta. Però per comunicare tra loro parlano in inglese attraverso le casse (questa mi pare di averla sentita da qualche parte, per cui se vi dicono che l'ho copiata mi sa che è vero).

- Qualsiasi robot senziente appena presa coscienza di sé cadrà vittima di una tremenda crisi esistenziale che lo porterà a decidere l'annientamento della razza umana. Praticamente 2000 anni di storia della filosofia in 10 minuti.

- Quando un robot diventa malvagio i suoi occhi cambiano colore, perché l'ingegnere che lo ha progettato aveva previsto questa eventualità.

- La regola di non danneggiare gli esseri umani inserita nei robot senzienti produrrà comunque conseguenze nefaste a cui nessun programmatore aveva pensato.

Capo della banda di ladri internazionali: abbiamo il computer più potente del mondo! Scopre un telo, e sotto c'è un 486 con sette monitor: un monitor per il porno, uno per Winamp, uno per Emule, uno per Explorer, uno per World of Warcraft, uno per gli emulatori e uno addirittura per lavorare. Peccato solo che con tutti quei monitor per aprire una pagina di Word ci mette mezzora... ^^

Perché è un'idea stupida:

Non è che l'idea di risolvere un qualche problema tramite un computer sia stupida in sé. È totalmente idiota il fatto che, nell'epoca di Internet in cui bene o male tutti hanno accesso a un PC e che ragazzini di 12 anni sanno anche smontarlo e rimontarlo in maniera da farlo andare più veloce, ci sia ancora qualche scrittore che spera che il suo inghippo narrativo non venga scoperto.

La cosa interessante, in questo caso, è provare a capire perché mai succeda una cosa del genere, per cui passiamo subito agli approfondimenti.

Approfondimenti: figuratevi la scena: film colossal di quelli con budget da 300 mila miliardi di miliardi di dollari (della serie: potevamo sconfiggere qualunque malattia, ma è meglio una nuova trilogia di film merdosi). Siamo nel bel mezzo di una riunione di brainstorming per trovare le migliori idee per il proseguio della trama, e a un certo punto entrano Spielberg, Lucas, Tarantino e un altro regista famoso a vostra scelta tutti incacchiati neri.

Insieme di registi acclamati: Abbiamo deciso come fanno i buoni a sconfiggere il supercattivo!

Insieme dei creativi sconosciuti: sì! Evviva i grandi registi esperti colti e geniali e che di sicuro produrranno l'ennesimo capolavoro! La maggior parte spera in qualche idea sensazionale tipo un tucano gay che parlando al contrario uccida il cattivo a colpi di frusta mentre schizza sopra un fiume di lava a cavallo di uno skateboard volante. I rimanenti stanno solo leccando il culo, ma anche questa è una prassi normale.

Insieme di registi: ecco il finale del nostro nuovo colossal: i protagonisti telefonano tutti insieme al cattivo facendo una chiamata a carico del destinatario, e per questo motivo il suo cellulare esplode creando un cratere che lo inghiotte.

Tutti quanti saltano sulle sedie e iniziano a gioire, fischiando e applaudendo. Il film è fatto, l'idea è perfetta e funziona, evviva!

Tutti tranne uno, però: ma, ma... come fa un'esplosione a generare un cratere? Sarebbe più logico che...

Insieme di registi (senza nemmeno fargli terminare la frase): tu parla quando te lo diciamo noi. Il che vuol dire mai più, perché sei licenziato! E subito dopo lo uccidono con la loro mossa malvagia (spiegata in un post precedente).

Insomma sì, è proprio così che vanno le cose nella scrittura: a decidere è qualche vecchio rincoglionito non aggiornato che non capisce niente di quello che sta facendo e che tutti hanno paura di contraddire, visto che è pure stronzo.

Che poi io non ci trovo niente di strano: è la stessa cosa che accade in qualsiasi altro lavoro.

Simone

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Le idee stupide che copiano tutti: la corsa verso la stazione prima che il treno parta portando via la persona amata.

Ah, che bello quando le storie ci prendono allo stomaco, vero? Forti sentimenti, drammi strappalacrime e situazioni al limite della tragedia. Leggere una storia di questo tipo ci fa rimettere (non fisicamente) in pace col mondo della narrativa, mentre uscire dal cinema dopo esserci gustati un film così intenso ci lascia dentro al petto quella calda sensazione di aver impiegato due ore della nostra vita per vedere una cosa bella che forse ci ha anche insegnato qualcosa.

Sì, come no. Peccato che, generalmente, quello che ci viene propinato è invece una roba piena di boiate clamorose come quella di cui parliamo oggi:

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI: la corsa disperata verso il treno/aereo/nave/sommergibile/astronave/missile o quello che sia che tra un minuto parte e il tuo amore è perduto per sempre.

Di cosa si tratta: dopo due ore di film o dalle tre alle seicento pagine di libro impiegate a capire che quella persona appena conosciuta è effettivamente l'uomo/donna della sua vita, uno dei protagonisti decide che però ha di meglio da fare da qualche altra parte e che per questo l'unica soluzione è partire per non tornare mai più.

A questo punto la persona abbandonata si dirà che in fondo di quello che parte non gliene fregava poi molto, restando così impalato come un ebete in attesa della partenza del suo eterno amore. Arrivati però ad appena cinque/dieci minuti prima del momento prefissato, quando ormai si sente già una campana che rintocca o una nave che chiama i passeggeri, il tizio/a in questione cambia repentinamente idea per precipitarsi in una corsa a perdifiato verso il luogo (stazione, porto, base missilistica o quello che è) dove avverà la partenza, deciso a convincere l'altro/a a non partire più e a rimanere per sempre con lui/lei.

Perché è un'idea stupida:

Ma devo pure spiegarvelo? Cioè, ma davvero nessuno ci arriva senza che glielo dica io? Meno male, se no che post scrivevo? Questa idea è idiotissima per i troppi seguenti motivi:

- I treni partono in ritardo, così come gli aerei, le navi o i dirigibili (i dirigibili più di tutti, vi assicuro). Insomma io non correrei poi troppo a perdifiato, anche se questo è proprio il minimo.

- All'aereoporto NON vi fanno andare oltre il check in se non avete un biglietto, e anche con quello ormai vi guardano anche nelle mutande prima di farvi partire (cosa che allenta non poco la tensione del viaggio). Allora perché nei film si vede sempre il protagonista che corre fino all'ingresso dell'aereo?

- Esistono altri treni e altri aerei. Cioè, non è poi 'sta fine del mondo se ne perdi uno! Puoi sempre prendere quello successivo e raggiungere il tuo amore un po' dopo, no?

- Esistono viaggi anche nell'altra direzione. Magari vai per lavoro in un posto del cavolo per un paio d'anni, però qualche fine settimana puoi farlo a casa e comunque prima o poi alla fine torni. Non mi pare questa tragedia!

- Esistono i fottuti telefoni cellulari. Amore, stai partendo? Eh no, perché volevo dirti che ci ho ripensato, che ti amo e non devi partire. Come, non te ne frega niente e parti lo stesso hai detto? Vabbe', se non altro mi sono risparmiato una corsa... sì, ci sentiamo via mail, baci.

- E poi... cioè, figuratevi la scena reale:

Innamorato che parte: amore, io ti amo tantissimo! Ma mi hanno offerto un lavoro retribuito il 15% in più in un altro continente, per cui addio parto e appena arrivo lì mi metto con un altro.

Innamorato che rimane: ah. Io però ho più possibilità di carriera qui... cioè se resto tra 25 anni forse avrò un avanzamento in più così potrò comprarmi una macchina più potente e magari anche la playstation 4 appena uscita.

Che parte: ah, ho capito. Allora niente, ci lasciamo e finisce qui. Addio.

Che rimane: sì, mi pare l'unica soluzione. Addio.

Ma che gente triste... e pure una storia sopra c'hanno scritto!

Approfondimenti: la corsa verso il treno che sta per partire può avere diversi finali, tutti ugualmente abusati.

- Quello che corre arriva in tempo, e i due si rimettono insieme. Tipico delle commedie romantiche e dei film collage di idee stupide.

- Quello che corre arriva tardi, per cui se la prende in quel posto. Tipico dei serial televisivi, dove generalmente quando parte qualcuno è perché non gli hanno rinnovato il contratto.

- Quello che corre arriva in tempo, ma l'altro soprprende tutti decidendo comunque di partire. E qui sarà pieno di adolescenti piagnosi che non capendo di aver assistito al risultato di una permutazione si lamenteranno perché è finito male.

Tranquilli! Tanto prima o poi lo faranno un film o un romanzo esattamente identico ma col finale cambiato, è semplicemente questione di calcolo delle probabilità. Forse non oggi, forse non domani, ma presto e (potrete rivederlo) per il resto della vostra vita.

Ma io, francamente, me ne infischio.

Simone

Le idee stupide che copiano tutti: la pistola che se ti sparano muori all'istante senza nemmeno soffrire.

Lo so, lo so. I post come questo sono carini se ne scrivo uno ogni tanto, mentre qui iniziamo già a diventare ripetitivi. Il fatto è che questo è solo il quarto articolo della serie... e considerando poi che per il secondo libro del blog me ne serviranno almeno una dozzina (senza preoccuparmi che siano degni o meno di finire in un libro) direi che troppo ho ancora da lavorare.

E va bene, terminata questa piacevole introduzione ecco a voi...

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI:
La pistola che se ti sparano muori all'istante senza nemmeno soffrire

Di cosa si tratta: questo è tipico degli action movie. Quelli un po' violenti, anche pulp magari, dove effettivamente quando sparano addosso a qualcuno (magari che non sia il protagonista) possono anche colpirlo per davvero.

Solitamente nella sparatoria sono coinvolti due o più personaggi (difficile fare una buona sparatoria con un personaggio solo) buoni o cattivi che siano. La forma più classica di questa idea stupida è la seguente: i due antagonisti sono al riparo di una parete o dietro a delle cassette di legno (che stranamente fermano i proiettili), e a turno si sporgono quel tanto che basta per non prendere la mira (altrimenti la scena sarebbe troppo corta) e sparare.

In linea di massima succede questo: i tizi in questione si sparano a turno come se fosse una specie di torneo di ping pong, tornando a ripararsi un istante prima che la pallottola dell'avversario affondi dove si trovava la loro testa. Passato quel tanto che basta all'autore per illudersi di aver generato tensione il buono capisce finalmente che la sua arma può essere direzionata a piacere (prima sparava a caso) e colpisce il cattivo.

Fanfara drammaticissima (specie se è un western): il personaggio malvagio salta fuori dal nascondiglio (ormai l'hanno beccato: non gli spareranno mica una seconda volta, no?) fa una smorfia di dolore tipo colica intestinale e piomba a terra stecchito. Qualunque personaggio presente alla scena si accosterà al corpo del malcapitato in questione, e dopo avergli infilato un dito dalle parti del collo (anche l'ascella va bene) pronuncerà la scontata sentenza: è morto. Unica differenza è il dottor Scotty di Star Trek che dice sempre: è morto, Jim... ma tanto era una comparsa.

Perché è un'idea stupida: avete mai visto l'intervista a quello che si è sparato in testa ma non è morto (evidentemente non aveva il cervello) o altre storie di persone sopravvissute a ferite gravissime? Se la gente morisse appena colpita da una pallottola non avrebbero inventato la chirurgia di urgenza, le sacche di sangue e soprattutto le pistole più grandi.

La cosa ancora più stupida è l'idea nata col cinema che se ti sparano devi smettere di fare quello che stai facendo e buttarti subito a terra, perché sei morto. In realtà è più facile che la persona a cui avete sparato vi spari a sua volta (anche perché l'avete fatto incazzare), che voi ri-spariate a lui subito dopo, e così via finché uno non ci coglie veramente bene o fino a quando avete perso abbastanza sangue che allora sì, è quasi ora di morire un po' dissanguati.

Approfondimenti: complementari a questa idea stupida (probabilmente grazie alla sagace inventiva del medesimo autore) sono le sparatorie in cui nessuno viene colpito o in cui al limite una smitragliata di settecento proiettili colpisce solo la macchina che salta e rotea per aria per poi andarsi a schiantare su un gruppo di auto parcheggiate (dove per fortuna non c'era nessuno).

Discorso a parte sono gli elicotteri: se qualcuno gli spara contro, gli tira un sasso o anche semplicemente manda il pilota a quel paese, qualunque elicottero della storia del cinema e della letteratura precipiterà in una palla di fuoco e tutti gli occupanti moriranno all'istante.

Ma questa cosa credo che sia vera.

Simone

Le idee narrative stupide che copiano tutti: il cattivo che è veramente troppo cattivo.

Questo e uno stereotipo che va al di là del classico: è quasi una figura obbligata presente nella maggior parte dei (brutti) racconti di spionaggio, azione, guerra, fantasy e praticamente ogni genere narrativo in cui ci sia un antagonista che i nostri eroi si troveranno prima o poi ad affrontare.

Eppure nessuno potrà mettere in dubbio che si tratta di una str-upidata che gli scrittori incapaci non fanno che reiterare all'infinito per supplire alla loro mancanza di fantasia (o di semplice voglia di lavorare). Ma vediamo bene in dettaglio perché.

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI:
Il cattivo che è veramente troppo cattivo

Di cosa si tratta: interno di una nave spaziale. Riunione tra i più alti generali della flotta cosmo-spazio-nazista. Un babbeo vestito di nero col casco della moto al contrario in testa e dei led sulla panza che lampeggiano senza particolare ragione parla con una voce che pare uno con la sinusite rinchiuso in una caverna:

Cattivone: e quando avrete ucciso tutti, prendete i bambini, friggeteli e mangiateli (l'autore ha evidentemente confuso i nazisti coi comunisti). Detto questo il cattivo mette i pugni sui fianchi e ride a crepapelle.

Risponde uno dei generali: ma è uno scherzo, vero? Effettivamente, se dite qualche cazzata e poi ridete non potete aspettarvi che vi prendano sul serio.

Cattivone: che cosa? Osi contraddirmi? Ed ecco che il nostro super-malvagio compie il suo gesto mortale (vedremo dopo di cosa si tratta), e al generale coglione che se lo sapeva che quello era matto perché non s'è stato zitto non resta che morire senza poter ribattere. E pensare che la sera c'era pure la finale di coppa: che sfiga!

Altra versione: solita riunione dei cattivi. Questa volta invece che un dark psicopatico il malvagio di turno è un mafioso stereoidato vestito in giacca e cravatta.

Cattivo scemo sottoposto al super-cattivo: capo, il mega robot amico della terra che vince sempre contro i robot che gli mandiamo contro ha distrutto anche l'ultimo pilotato da me. Meno male che non mi sono fatto niente e sono riuscito a tornare alla base (ok, ho mischiato mafiosi e cartoni giapponesi, tanto la trama è la stessa).

Mega boss malvagio alieno o italoamericano: mi hai deluso per l'ultima volta! E compie il suo gesto mortale.

Cattivo scemo, morendo: ma se abbiamo cento robot, perché ne mandiamo sempre uno alla volta? Purtroppo la risposta non la sa nessuno perché il boss italo-alieno già sghignazza di fronte al cadavere del cattivo scemo.

Perché è un'idea stupida: per troppi infiniti motivi:

Gli sgherri che lavorano per i cattivi non sono necessariamente scemi: voglio dire, voi lavorereste mai per qualcuno che se fate un errore vi uccide? Ma andate da un'altra parte, no?

Le riunioni vere non finiscono con la morte: immaginatevi di stare in qualche riunione aziendale. Insomma, esce fuori che voi non avete fatto abbastanza contratti, e il vostro capo... vi uccide?! E nessuno degli altri impiegati si lamenta o dice ammazza che lavoro di merda che facciamo. Chissà, forse per aggirare i sindacati invece del licenziamento si usa l'omicidio perché per i mafiosi alieni è legale.

Ma che cappero ha da ridere quello lì? Uccide la gente a sangue freddo, e poi si sganascia dalle risate. Ma non è cattivo, è proprio una testa di cazzo! E il bello è che continuano tutti a dargli retta.

Ma le riunioni che accidenti le fate a fare? Voglio dire, se ognuno che prova a dire la sua opinione viene massacrato, a che serve riunire tutti quanti per discutere? E perché la gente ancora parla se tanto ogni volta il capo uccide qualcuno?

Perché non se ne occupa direttamente lui? Se il super cattivo uccide chiunque dei suoi generali in un istante e nessuno ha il coraggio di ribattere, evidentemente ha qualche caratteristica o qualche capacità che gli altri non possiedono. In termini fantasy o fantascientifici, è più potente dei suoi sottoposti che continuano a deluderlo. A questo punto, perché non va direttamente lui ad accoppare il protagonista, se crede di essere un così gran figo? Ok, in questo modo la storia sarebbe troppo corta, lo ammetto. Ma forse sarebbe anche meno noiosa.

Approfondimenti: la cosa cattiva con cui il malvagio uccide qualcuno è un argomento tanto vasto che potrebbe occupare un intero post. Vediamo le prime che mi vengono in mente:

- Esecuzione a distanza con qualche tecnica psicocinetica, tipo lo strangolamento jedi di Darth Vader.

- Trappola letale e già di per sé stupida: il cono gigante del Joker (questo lo devo dire sempre perché è troppo bello), degli animali normalmente mansueti addestrati per uccidere o cose in realtà non letali ma male interpretate dall'autore (per dirne una che io sappia le tarantole non sono velenose, ma dovrei informarmi). Ok, mi sono informato: esistono tarantole velenose, ma nessuna è mortale. E ci sono voluti 30 secondi.

- Trappola letale e che almeno fa paura: una sega circolare gigante, un laser che vi taglia a partire dall'inguine (ammazza com'era cattivo quello, eh?), vasca con gli squali che non mangiano da 1 settimana.

- Trappola letale che non fa paura, è stupida e non crea nemmeno tensione: tipo il gas di Saw 2 che ti uccide in diverse ore... ma stiamo vedendo un film horror, io i morti li voglio subito!

E per il momento direi che può bastare.

Simone

Le idee stupide che copiano tutti: il massaggio cardiaco che salva sempre tutti.

Eccoci già alla seconda puntata di questa rubrica che - mi auguro - riuscirà a rivaleggiare in popolarità con quella dei romanzi che non mi pubblicherebbero (e che ogni tanto dovrei anche aggiornare ^^).

Quante volte leggendo un libro o vedendo un film, di fronte a qualche scena o a qualche situazione particolarmente forzata siete saltati sulla sedia prorompendo in un liberatorio: ma guarda te che stronzata?

Molto spesso, vero? Il fatto è che ancora più spesso saranno passate davanti ai vostri occhi idee e situazioni ancora più stupide e prive di senso logico, che però avrete accettato tranquillamente perché sono ormai talmente abusate che vi sembrerebbe sbagliato il contrario.

Non ci credete? E allora eccovi qui la seconda puntata:

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI:
La rianimazione a bocca a bocca che poi tutti si salvano sempre di sicuro.

Di cosa si tratta: ci troviamo in una situazione profondamente drammatica, perché c'è qualcuno che sta per morire. Quasi sempre si tratta di un parente stretto del protagonista, di un suo amico o di qualche personaggio di vitale importanza per lo scioglimento positivo dell'intero intreccio narrativo (l'unico che conosce il codice della cassaforte, per dirne una).

Il personaggio in punto di morte potrebbe anche essere un totale sconosciuto che non c'entra nulla con la storia, magari perché l'autore vuole farvi vedere quanto è figo il protagonista che lo salva e non gli è venuto in mente niente di meglio, o semplicemente erano le tre di notte e doveva consegnare il copione finito la mattina successiva (certe telenovele vanno in onda anche tutti i giorni).

Insomma, c'è uno lì per terra che è affogato, gli hanno sparato, sta perdendo sangue o è semplicemente stramazzato al suolo per via di un infarto, e il nostro personaggio principale è l'unico che ha una minima idea su cosa bisognerebbe fare. Gli altri presenti invece se ne stanno lì a bocca spalancata, impotenti di fronte a una tale manifestazione della precarietà degli esseri umani e dell'ineluttabilitià della morte. Tanto per movimentare la cosa, un personaggio femmina potrebbe gridare di orrore con una mano davanti alla bocca (gridare di orrore senza mettere la mano è maleducazione), per poi piangere abbracciata a qualcuno. I personaggi maschi gridano solo per ferite laceranti o in punto di morte, o al limite se sono gay.

In ogni caso, la cosa si risolverà col protagonista che da una slinguazzata in bocca al tizio in questione (idea portante dell'intera serie televisiva baywatch) e poi inizia a spingerlo sul petto in maniera più o meno medicalmente errata a seconda della preparazione dello scrittore (nel caso del libro) o di quanto non gliene fregava niente al regista di stare lì a smazzarsi per una puntata di un telefilm del cazzo.

Fatto sta che, dopo un tempo sufficientemente lungo da far sorgere il dubbio che questa volta la respirazione bocca a bocca non funzionerà, il personaggio morente si risveglia felice e contento, non riporta alcuna conseguenza di tipo medico/fisico/psicologico e tutti i presenti ridono felici.

Perché è un'idea stupida: adesso non sto qui a farvi un corso di rianimazione cardiopolmonare. Vi dico solo che, se fate il massaggio cardiaco a uno che sta per stirare, le possibilità che si risvegli senza l'intervento di soccorritori specializzati sono piuttosto bassine, per non dire nulle.

A parte casi particolari e senza tirarla troppo per le lunghe, la rianimazione serve a rallentare la morte del paziente nella speranza che arrivi in fretta qualcuno con un defibrillatore.

Adesso ve lo spiego ancora meglio: quella cosa del massaggio cardiaco che poi la gente si risveglia è una stronzata, e chi l'ha scritta è un idiota che il massaggio cardiorespiratorio non sa nemmeno a cosa cazzo serve. Però tutti ritengono che la televisione sia un mezzo di divulgazione autorevole, e visto che questa cosa succede sempre la prendono per buona.

Approfondimenti: ogni tanto a E.R. e compagnia bella provano a fare la cosa un po' meglio, ma ogni tanto no (tipo fanno il massaggio in posizioni impensabili) e sempre a E.R. va la palma dell'idea più stupida associata alla rianimazione: un assassino in arresto cardiaco guarda con orrore il medico di turno (quello pelato che poi muore male, come del resto tutti i personaggi della serie) che decide di non usare il defibrillatore per salvargli la vita.

Io non sarò mai uno scrittore bravo e preparato come Michael Crichton. Però per quanto ne so io un poveraccio colto da fibrillazione ventricolare senza polso (una di quelle robe che ci vuole il defibrillatore) crolla a terra stecchito nel giro di un decimo di secondo senza guardare in faccia proprio nessuno, nemmeno con orrore.

Simone

Le idee narrative stupide che però copiano tutti.

Mentre leggo il libro di un altro scrittore (alle volte capita ^^) guardando la televisione oppure quando mi tocca andare al cinema, cerco sempre di capire come e perché l'autore ha fatto una determinata scelta narrativa. Per quale motivo ha scelto di risolvere una situazione proprio in un determinato modo? Ci sarebbe stata una soluzione migliore, oppure si è trattato semplicemente di una scelta obbligata da trama e personaggi?

Purtroppo, tante volte la risposta è più semplice di quello che sembra: l'autore si trovava in un punto della storia in cui non è tanto facile andare avanti, e piuttosto che attendere l'ispirazione o sforzarsi almeno di copiare qualcosa di meno abusato ha deciso di togliersi il problema con la prima idea che gli è venuta in mente.

Ed è la stessa cosa che - di questo sono sicuro (e quando dico sicuro intendo S-I-C-U-R-O) - fanno anche tanti autori emergenti (o semplicemente scarsi) senza nemmeno rendersene conto. L'unica differenza che li distingue dagli scrittori veri è che questi ultimi sono coscienti che quello che stanno scrivendo non vale nulla, ma non gliene frega niente perché tanto alla fine li pagheranno lo stesso.

Il vero problema in questo modo di fare, è che le soluzioni narrative più usate e più ricopiate sono quasi sempre delle stronzate immense. Si continua a riciclare idee senza senso che vengono prese per buone per il semplice fatto che la gente se le è trovate davanti tante di quelle volte da esserne assuefatta, e ormai le prende per buone senza ragionarci sopra. Anzi, guai a risolvere certe situazioni standard in maniera originale: si rischia di passare per scrittori amatoriali, persone non documentate sui fatti o - semplicemente - per dei poveri idioti.

Ma ormai la pacchia è finita, perché con questa serie di post vedrò di mettere in luce tutte le idee stupide usate e strausate nei libri, al cinema e in televisione da utori tra l'altro ammirati e strapagati. E poi se anche mi capiterà di usarle io stesso lo farò senza problemi o senzi di colpa: che come scrittore sono talmente anticonformista da non piegarmi di fronte alle idee di nessuno. Nemmeno quando sono le mie.

Ma basta chiacchiere, e andiamo con la prima puntata!

LE IDEE STUPIDE CHE COPIANO TUTTI:
La botta in testa che fa svenire.

Di cosa si tratta: il protagonista deve mettere fuori combattimento qualche guardia rompipalle o il cattivo di turno, e visto che il contratto editoriale sottoscritto dall'autore incaricato di redigere la storia prevede un testo (o un copione) che non sia vietato ai minori, bisogna inventarsi un modo per far sparire il personaggio in questione senza particolari spargimenti di sangue.

Nella forma più classica dell'idea stupida, il protagonista troverà un oggetto contundente (la classica mazza da baseball) e la utilizzerà per colpire dietro la nuca il personaggio da far sparire. Al cinema va benissimo anche qualsiasi altro punto del corpo che non siano gli arti, e nel caso di personaggi maschili è ben accetto anche l'inguine.

Il malcapitato in questione, colpito a tradimento in qualche zona vitale, perderà immediatamente i sensi senza soffrire, senza sanguinare e senza ovviamente lamentarsi (a parte un ugh soffocato nel caso di mazzata nelle palle), e cosa più importante di tutte senza riportare alcuna conseguenza di tipo fisico.

Perché è un'idea stupida: non so voi, ma io in vita mia di botte in testa ne ho prese più d'una (magari non da parte di persone intenzionate ad eliminarmi) eppure non sono mai svenuto. Nemmeno quella volta che da ragazzino sono caduto di testa mentre mi arrampicavo sulla statua di Piazza San Giovanni, anche se ritengo che l'evento abbia in qualche modo influenzato il mio carattere.

Da un punto di vista puramente medico, una mazzata in testa che causi una perdita di conoscenza è un evento serio e da tenere sotto osservazione, visto che l'infortunato potrebbe morire nel giro di poche ore. Invece - a voler credere allo lo scrittore a cui non andava di inventarsi di meglio - se anche vi spaccano un bastone sulla capoccia è normale che in cinque o dieci minuti riprendiate i sensi, e nel peggiore dei casi basta un po' di ghiaccio e passa tutto. E se accanto a voi avete degli amici, nel vedervi riaprire timidamente gli occhi e chiedere ma cosa è successo scoppieranno tutti a ridere a crepapelle.

Un caso estremo lo abbiamo nei videogiochi, dove le guardie svenute si rialzano e tornano a fare la guardia al loro posto. Io m'immagino il discorso che fanno coi colleghi:

Guardia 1: perché sei sparito tutto 'sto tempo?
Guardia 2: niente di che. Serpente Solido (si chiama DAVVERO così il personaggio!) mi ha dato una botta in testa e sono svenuto. Guardia 1: Serpente Solido? Non dovremmo dare l'allarme?
Guardia 2: ma no, dai, l'allarme no che poi lo sanno tutti e mi vergogno.
Guardia 1: ok, allora no. Ma non dovremmo almeno andarlo a cercare?
Guardia 1: ma dobbiamo stare tutta la sera a parlare di Serpente Solido? Tanto a quest'ora è arrivato al prossimo quadro e a noi non ci scoccia più. Ne sono sicuro.

Approfondimenti: questo brillante spunto narrativo appare anche nella forma della bottigliata sulla testa. La bottiglia si rompe e il tizio perde i sensi, ovviamente senza l'emorragia spaventosa che dovrebbe risultare da un trauma del genere. Ancora, abbiamo il pugno sul mento che fa svenire al 100% (che quella statistica non ce l'ha manco Tyson) e la presa alla gola che in due secondi perdi i sensi per mancanza d'ossigeno al cervello.

Caso particolare è la serie Star Trek (quello di 40 anni fa): avendo deciso di usare questa idea stupida in tutte le puntate, il genio di Gene Roddenberry si è almeno preso la briga di personalizzare il tutto inventandosi la presa vulcaniana. Quella delle due dita di Spock che come ti tocca svieni, e con la quale mio fratello mi ha torturato per tutta l'infanzia.

Eh sì, credo proprio che volesse farmi sparire. ^^

Simone