Non resta che (non) farsi leggere!

Siamo alla resa dei conti: la nostra opera è ormai terminata, abbiamo rivisto e riscritto pagine su pagine, e non resta che farsi leggere da qualcuno.

Inizia la ricerca delle vittime designate. Vanno benissimo parenti, amici MOLTO vicini per cui valga la pena spendere i soldi per le fotocopie, nuove o vecchie fiamme, compagni di università, vicini di casa, il fruttivendolo, il giornalaio all'angolo e il barista con cui parliamo sempre di calcio. Vanno bene anche cani, gatti randagi e oggetti inanimati, purché davanti al testo riescano ad assumere un aspetto sufficientemente partecipe. Personalmente, trovo che il picchio dei Simpson che fa sempre con la testa mi dia grande soddisfazione.

Ed ecco che ci struggiamo in trepidante attesa, mentre sbirciamo nervosi e incuriositi la mamma che, affondata nel divano, sfoglia le pagine con sguardo severo, probabilmente pensando ma guarda che figlio idiota mi doveva nascere proprio a me. Il cuore ci batte per l'emozione ogni volta che incrociamo qualcuno che potrebbe già averlo letto, e la voce ci trema mentre parliamo al telefono con gli amici (di solito imbarazzatissimi) a cui abbiamo affidato il compito di giudicare la nostra opera.

Quello che speriamo, ovviamente, è di ricevere giudizi entusiastici. Applausi a scena aperta e sguardi commossi da parte di chi ci conosce da anni e, finalmente, si rende conto delle nostre reali capacità.

Ebbene, no. Preparatevi alla solita doccia fredda. Siamo emergenti, ricordate? La gente è abituata a dare per scontato che gli scritti di un autore non famoso siano delle porcherie (anche perché, di solito, questo è drammaticamente vero). A nessuno gliene importa (una s...) niente di leggersi quello che abbiamo scritto per poi scoprire che, come era prevedibile, non ne valeva la pena. Guardate me, ad esempio: ho il blog letterario più bello della rete (vabbe', ma non è che gli altri siano tanto meglio), eppure ricevo solo pochi click al giorno. E i pochi visitatori che perdono un po' di tempo tra le varie pagine, lo fanno solo per vedere le foto!

Nei prossimi aggiornamenti, qualche parola su come trovare davvero dei lettori, cosa aspettarsi dalle critiche e come comportarsi di fronte ai giudizi negativi.

Simone

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Il picchio dei Simpson (in inglese Drinking Bird)

La foto del picchio è un immagine in Creative Commons di cleverocity.

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