Come superare il blocco dello scrittore.

A tutti gli autori - o aspiranti tali - sarà successo, almeno una volta: avete a disposizione tutto il tempo che volete, avete qualcosa di cui parlare (il romanzo a cui state lavorando, ad esempio), avete uno studio tutto per voi con un computer da migliaia di euro su cui avete installato esclusivamente il Word Processor, vi sedete alla vostra poltrona super professionale stile megadirettore di Fantozzi e... non riuscite a scrivere una sega. È proprio lui, il blocco dello scrittore! E adesso?

Allora, premetterei il fatto che per dirsi vittime di tale blocco bisogna preventivamente essere - per l'appunto - scrittori. Questo per chiarire che, se proprio non siete riusciti a scrivere mai niente, nemmeno una pagina, in tutta la vostra vita, forse non avete scelto bene come impiegare il vostro tempo libero. La verità è che non siete degli scrittori, men che meno emergenti. Vi siete salvati.

Per tutti gli altri, invece, volendo usare una regola di buon senso utile in tante altre occasioni, direi che se proprio non viene fuori niente è meglio non sforzarsi. Se per un periodo non ci va di scrivere, forse è meglio occuparsi d'altro senza farne un dramma.

Eppure, lascia oggi e lascia domani, rischiamo che il nostro bel romanzo non finisca nemmeno più nel cassonetto, perché non riusciamo semplicemente a scriverlo. Immaginate tutte le risme di carta bianca che si accumuleranno negli scaffali, senza essere mai imbrattate da voi, e successivamente ricilcate. Vi rendete conto di che genere di danno si tratta, per l'ambiente? Se l'ispirazione proprio non arriva, è nostro dovere metterci in moto per costringerla a tornare. Vediamo allora qualche trucco che, nella mia sconfinata carriera di emergente, ho appreso.

- Iniziate a scrivere comunque. Molto spesso, la mancanza di ispirazione è solo una scusa per dire che non ci va di scrivere. Magari siamo in un punto difficile della trama, e piuttosto che sforzarci di affrontare un lavoro che si prospetta complicato preferiamo posticipare. Per fare un esempio, proprio questo post l'ho iniziato in piena crisi d'ispirazione, senza sapere dove sarei andato a parare. E, in effetti, fa schifo.

- Scrivete qualcos'altro. Un blog come questo, può essere un ottimo modo per tenersi allenati in attesa dell'ispirazione giusta. Una volta preso il via, sarà più facile riprendere il lavoro vero. Il rischio, però, è che quello che scrivete sul blog sia più interessante del vostro romanzo... ^^

- Trovatevi degli impegni inderogabili. È un fenomeno dimostrato scientificamente: nel momento in cui salta fuori qualcosa da fare che non può in alcun modo essere posticipata e che vi allontanerà dal tavolo da lavoro, vi sentirete letteralmente invasi da una frenetica voglia di scrivere. Una volta sbrigato l'impegno, però, si sarà nuovamente dissolta anche l'ispirazione.

- Leggete un libro. Come fanno gli scrittori veri a superare i punti più complessi delle loro storie? Un romanzo simile a quello che volete scrivere può essere un'incredibile fonte d'ispirazione. Attenti però che rischiate di farvi influenzare e di ritrovarvi con un testo identico a quello di qualcun altro. Se proprio non potete farne a meno, copiate solo i grandi del passato, così invece di plagio potrete chiamarlo omaggio e nessuno vi farà causa.

Simone

Siete ancora in tempo, se volete, per aiutarmi a correggere il nuovo ebook. Leggete i dettagli un paio di post più sotto.

35 commenti:

Fermio91 ha detto...

ciao simone.... non frequento molto blogger, ma mi sono spesso imbattuto nelle tua pagine... che dire, c'è anche chi come me va ancora a scuola e avrebbe tanta voglia di scrivere ma ho è impegnato o stanco... e poi, sai meglio di me che non è sempre possibile mettersi a scrivere, come per tutti i tipi di arte, ci vuole "il momento giusto"... certo, se uno facesse lo scrittore di professione, il "momento" non gli manca mai, sia per leggere, sia per scrivere... purtroppo noi poveri sfigati che non ci chiamiamo Ken Follet abbiam poco da fare... qualche idea per trasformare un momento qualsiasi della giornata in un "momento giusto" per la scrittura del proprio romanzo?

Simone ha detto...

Little: se vuoi scrivere il tempo devi cercartelo. Io all'età tua ricordo che scrivevo la sera invece di guardare la televisione.

Ciao e in bocca al lupo!

Simone

Anonimo ha detto...

grz simone! ho 12 anni e so ke è strano ke io scriva e mi ci metta sul serio, ma sono all'undicesimo capitolo del mio libro (dopo che i 44 del mio primo libro, scritto e mai uscito dalla USB, sono andati perduti) e mi sn beccata il blocco dello scrittore.
i tuoi consigli mi sn molto utili!

Simone ha detto...

Kiara: sono contento di averti aiutato... e speriamo che il blocco passi presto!

Simone

Anonimo ha detto...

interessante e utile il tuo articolo..io do un'ottima un po' diversa del blocco dello scrittore, lo scrittore pagato per scrivere, a cottimo...che ne dici?

Simone ha detto...

aMara: se ti pagano per scrivere, un tot a pagina, direi che come autore stai a cavallo e che davvero potresti addirittura camparci...

Solo che se davvero ti senti bloccato allora è la fine, rischi pure di rimanere in mezzo a una strada ^^.

Simone

Anonimo ha detto...

ei ciao...sono un ragazzo di 17 anni e scrivo...ovvero ci provo...infatti in questo periodo credo di avere questo maledetto blocco dello scrottore...la cosa brutta è che le idee in testa le ho..ma nienteee...
ho letto ciò che hai scritto..ed è proprio quello che succede a me...
e mi sembra un peccato,perchè la storia che stava venendo giù non era brutta...comunque seguirò i tuoi consigli!

Simone ha detto...

Grazie, e in bocca al lupo!

Simone

Unknown ha detto...

Ciao Simone, un paio di volte mi sono imbattuto nel tuo blog, e più di una volta mi ha dato la forza di provarci davvero. Ho 29 anni e da poco più di un anno sto lavorando al mio primo romanzo. ho buttato giù 250 pagine finora, e sembra una storia piuttosto buona (anche a detta di chi mi ha fatto l'enorme favore di leggerlo), ma da circa un mese non scrivo più moltissimo (forse anche a causa di qualche problemino in quello che per ora è il mio "vero" lavoro), e ciò che scrivo mi soddisfa poco, nonostante abbia abbastanza chiaro in testa come si evolverà la storia. temo che il famoso blocco mi abbia preso soprattutto per paura di affrontare il punto più difficile della trama....ma ce la farò, avevo solo voglia di uno sfogo. Mi è d'aiuto sapere che non capita soltanto a me, anche perché quello che voglio di più è diventare uno scrittore "vero".

Simone ha detto...

Luigi: 250 pagine non sono poche, per cui forse sei quasi verso la conclusione! Anche a me è successo di bloccarmi con Primo Mazzini, perché c'era una parte che avevo difficoltà ad affrontare. Poi ho preso e l'ho scritta e basta, senza stare lì a pensarci troppo... e tra l'altro mi pare una delle parti migliori.

In bocca al lupo!

Simone

Unknown ha detto...

Grazie per la risposta praticamente immediata, credo proprio che domani mi rimetterò a lavoro. è solo che tutto ciò che ho scritto finora l'ho fatto dalla vetrina di un negozio (perennemente interrotto e perennemente distratto), ma sono più che convinto di portare a termine questo lavoro. punto anch'io alla pubblicazione, nonostante le difficoltà che so che la cosa comporterà senza dubbio, ma credo fermamente in questo progetto e non mi arrenderò finchè anch'io non ce l'avrò fatta. grazie di nuovo
ps. sapresti dirmi se posso trovare il tuo libro in sicilia?

Simone ha detto...

Luigi: mi sembri molto determinato, complimenti! Alla fine secondo me sono più importanti costanza e determinazione che altro, per cui ti vedo davvero sulla buona strada.

Poi non so quanto sia effettivamente diffuso il mio libro (che comunque arriverà in libreria la prossima settimana). Credo che anche in Sicilia in qualche libreria grande te lo lasceranno almeno ordinare. Anzi, fammi sapere se lo trovi, nel caso!

Simone

Spyro87 ha detto...

Ciao Simone,
ho trovato questo blog soltanto adesso e devo ammettere che le tue "lezioni di scrittura" sono molto utili e divertenti =)
Io amo scrivere, lo faccio da quando avevo... 13 anni, credo (ora ne ho 21).
Anche adesso mi capita di scrivere; se mi viene in mente un buon soggetto, mi metto subito all'opera. Essendo un grande appassionato di serie tv, negli ultimi anni, ho dato un "tocco telefilmico" a tutti i miei lavori (mi piace creare trame, a puntate^^). Adesso sto per cominciare un nuovo progetto del genere e, chissà, tra qualche anno potrei pure provare a farne un libro. Ho letto "Dieci piccoli indiani" di Agata Christie in soli 3 giorni, mi è piaciuto tantissimo (il genere "mistero della camera chiusa" m'intriga parecchio)...
e hai ragione, è molto meglio rendere omaggio XD
Ciao!

Anonimo ha detto...

Ciao, io sono un ragazzo di 26 anni. Ho già pubblicato un libro e un'altro è in fermentazione da più di tre anni. Non riesco proprio a venirne fuori in nessuna maniera.
Tante volte mi ritrovo nelle situazioni riportate nel tuo blog, mentre altre volte sono costretto a scrivere in mezzo a gente che mormotta, parla e farnetica ad alta voce. Insomma non riesco ad isolare la mia mente dai disturbi.
Fortunatamente ho un periodo diciamo così di relax e spero di riuscire a ricucirmi un po di tempo per proseguire quello che da troppo tempo ho fermo (mamma mia che cose orribili che scrivo qui)
Salve a tutti, cmq il blocco c'è. Bisogna farsene una ragione e tentare di superarlo.

Simone ha detto...

Anonimo: magari se ti piace ascoltare la musica mentre scrivi, puoi provare con le cuffie quando intorno a te c'è casino.

Simone

Anonimo ha detto...

io oltre al blocco dello scrittore per mancanza di ispirazione parlerei pure di blocco da incertezza che mi impedisce costantemente di completare la stesura dei miei numerosi e incompleti racconti e quei pochi romanzi che ho provato a scrivere ma senza successo.
Quello che voglio dire io implica la mancata voglia di mandare avanti una storia perchè magari si pensa che i capitoli precedenti presentano numerosi orrori stilistici e roba del genere, oppure si crede che la storia fin'ora redatta non possa piacere ai tanto appassionati lettori, e ti assicuro che è una cosa assillante perchè poi ci pensi e ti viene da piangere perchè magari ti convinci che forse la scrittura non è la tua strada....T_T

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Qui sopra, per quanto riguarda i propblemi stilistici... dipende che intendi... ma la maggior parte delle volte si può sistemare... prima scrivi la storia e poi la rileggi ;) Per quanto riguarda la trama se ti piace a te dovrebbe piacere anche agli altri, spesso si è più severi con sé stessi di quanto saremmo con altri nei giudizi ;)

Anonimo ha detto...

ciao...mi chiamo Luana e sto scrivendo la storia di Laura...essendo un libro fantastico ma in parte autobiografico mi ritrovo ad avere il famoso blocco dello scrittore quando tocco dei punti che ancora non ho "lavorato" o nel momento in cui devo affrontare un discorso che ha segnato la mia vita...cosa mi consigli in queste situazioni? ti ringrazio

Simone ha detto...

Luana: io proverei a sforzarmi di scrivere qualcosa comunque. Poi magari puoi rivedere e migliorare quello che viene fuori.

In bocca al lupo!

Simone

Giulia ha detto...

Sai, Simone, hai ragione. Spesso io mi siedo al tavolino, dopo aver finito tutti i compiti (vado ancora a scuola), ma non riesco a finire il mio libro. Scrivo qualcosa che, al momento, non mi piace ma, se lo leggo dopo giorni, mi gusta! E' vero, comunque: leggendo mi ritorna l'ispirazione!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

grazie!!! mi hai salvato la vita, con i tuoi consigli!!!!! ora forse riuscirò a finire quel romanzo (che son 5 mesi che è bloccato al secondo capitolo!!!!)

Simone ha detto...

Prego!!! :)

Chiara ha detto...

Ciao! Mi sono imbattuta nella tua pagina proprio perchè, dopo l'ennesimo tentativo fallito di scrivere un nuovo capitolo della mia "storia" (anche se il termine adatto sarebbe fanfiction), ho cercato su Google "blocco dello scrittore", sperando in una qualche sorta di illuminazione ascetica.

Mi ha fatto sorridere il tuo post, mi riconosco in molte delle cose che hai detto! Soprattutto quella in cui ogni momento sembra il più adatto per scrivere, tranne quello in cui realmente ho tempo o voglia di farlo.

Ti faccio i miei complimenti per il blog e nel frattempo, credo che mi destreggerò tra il prendere a testate il PC sperando che qualcosa esca fuori e una filosofia alla "quando sarà il momento scriverò"...sperando che questo blocco passi presto!!

Un saluto, Chiara =D

Seli Rowan ha detto...

Evviva, non sono l'unica -.-" anche io, come Chiara, dopo vari e vari tentativi andati a vuoto davanti al maledetto cursore lampeggiante, ho cercato "blocco dello scrittore".
Blocco dello scrittore. Che strane parole, poi.
Chi è che ci blocca? Noi stessi, probabilmente.
Bé, ho 19 anni, e sono a pagina 391 del mio secondo romanzo.
Ce la farò ad andare avanti? Non ce la farò?
So solo che se non mi spiccio a scrivere i miei personaggi salteranno fuori dal pc a darmi una bella scrollata.
Speriamo, speriamo..
Complimenti per il blog, passerò più spesso :)

Anonimo ha detto...

Ciao Simone.
E' proprio così...Attore e scrittore residente a Los Angeles da giorni bloccato nel bel mezzo della sceneggiatura...E invece che scrivere, eccomi qui a postare un commento! Ahahahah...La vita!

Dariux ha detto...

Ehilà!... Hahahaha!
Mi sa che questo post avrei dovuto leggerlo diversi anni fa... magari finora avrei concluso qualcosa...
Ho 27 anni, ho iniziato diversi romanzi, ma poi, per un motivo per un altro, li ho sempre dovuti mettere da parte per diverso tempo... e quando tornavo a riprenderli in mano e li rileggevo, volevo cambiare praticamente tutto, e alla fine li piantavo lì e ne iniziavo uno nuovo da capo... Hahahahahaha!!
A volte mi pento di averli cestinati tutti... a quest'ora potevo fare una raccolta di "racconti incompiuti", magari sarebbero serviti a qualcosa così...
Comunque sia, da poco meno di un anno sto scrivendo quello che credo sia il mio "capolavoro" (anche se poi sarebbe "l'unico lavoro", sempre che riesca a finirlo, ovviamente :P) e sono deciso a concluderlo, a portarlo avanti fino alla fine, a qualunque costo!
Ho scritto 230 pagine A4 finora, e forse sono intorno al 1% dell'intera trama che voglio scrivere... Se un giorno lo finirò (se vivrò abbastanza, visto quanto si sta facendo lungo :P) misa che avrà un volume da guinness dei primati!!
Il blocco di cui parli mi è capitato diverse volte, e sono pienamente d'accordo con te, su come risolvere la questione ;) Grazie!

Dr. House ha detto...

Anche a me capita spesso il blocco, lo supero giocando a qualche videogame, credo che mi aiuti a rilassarmi.

Dr. House ha detto...

Mi sono dimenticato di dire, che secondo me il fatto di essere super svegli e con tanta energia ci fa passare la voglia per questo lavoro che dovrebbe essere calmo. prima si consuma tutta l'energia e quando il cervello è stanco si riesce a scrivere, diciamo nella fase di rilassamento della coscienza

Anonimo ha detto...

Ciao, vedo che i commenti sono un po' vecchiotti, ma volevo raccontarvi un metodo che ho trovato su un blog 'mericano.
L'idea e`, quando si scrive la sequenza delle scene del libro, di mettere su quelle che vorresti scrivere subito (tipo quella della biondona neurone bollito assalita dal viscido Mercaptano... come, l'ha gia` scritta E.E.Smith? Uffa!) il segno di una caramella.
Poi, dipende. Se un giorno siete presi dal furore creativo e pur di scrivere sareste disposti anche a battere sui tasti con il naso, allora scrivete una scena qualunque.
Se invece sieteincrisi, ilgattoemorto e nessunovivuolebene, e` il momento di scrivere una scena-caramella. Ve la siete tenuta da parte per questo!
Posso dire che in un ambito completamente diverso (ehm... scrivo matematica) funziona.

Ciao
RdA

Unknown ha detto...

Ciao Simone! Bel blog, molto utile, soprattutto questo post.
Non sono sicura che il mio sia un vero e proprio blocco: ogni tanto, molto MOLTO raramente scrivo qualcosa; più precisamente le idee ce l'ho, so anche parola per parola cosa devo scrivere, però non riesco a buttar giù nulla. :(
E' comunque un blocco dello scrittore, il mio?
Va avanti così da quando è morto un mio parente stretto, non riesco a tirarmene fuori.
Qualche idea?

Antonello Piras ha detto...

Come ti capisco. E siccome sono in fase di blocco creativo seguirò i tuoi consigli, anzi, farò di più. Ne unirò un paio tutti assieme: scriverò un pezzo per il blog e trarrò ispirazione da una lettura ma senza copiare. In altre parole vado a scrivere anch'io un pezzo sul blocco dello scrittore.

Daniele Riva ha detto...

Ciao simone. Ok esordisco anche io con i complimenti per il blog, da quando mi sono messo più seriamente a scrivere l'ho trovato e vi ho attinto informazioni preziose, quindi grazie :)

Problema: il blocco! Io non posso dire di essere realmente bloccato dopo le prime 40 pagine (o meglio, cartelle, come spieghi tu) del mio romanzo. Però mentre i primi due capitoli sono venuti fuori come un fiume in piena, o quasi, ora mi ritrovo a passare ore su ogni capoverso.
Non so cosa mi blocca (o rallenta), perché le idee su come articolare la storia ce le ho. Anzi, ne compaiono di nuove ogni giorno. Però allo stesso tempo è come se non fossi contento di come le sto mettendo nero su bianco. E questo mi blocca.

Ok forse mi sono risposto da solo, ma ti vorrei comunque chiedere un aiuto..

Thanks ;)

Unknown ha detto...

Salve io scrivo poesie e racconti dall'età di sette anni (ora 33anni) in questi anni ho avuto " lo blocco dello scrittore almeno quattro volte, di cui quest'ultimo è uno dei periodi più lunghi non scrivo più da circa due anni dopo aver terminato il mio ultimo racconto di 40 pagine. Sapete, questo mi provoca tanta sofferenza perché quando si e veramente uno scrittore è come se vorresti parlare ma la voce non esce...è triste molto triste. Credo però di avere scoperto la causa che mi ha portato a questo; il pensiero dell'uomo è molto complesso, chi legge molto spesso certo a delle risposte o delle frasi da imparare per delle occasioni o semplicemente per schiacciare il tempo. Quindi mi chiedevo: se io scrivo e devo trasmettere qualcosa devo farla con molta delicatezza perché non si sa quale a animo starà dietro quel libro quindi nel pensare troppo ho perso la mia libertà, quella libertà che zittisce tutti i pensieri e ti porta ad esprimere emozioni di cui senti il bisogno di liberare da quella gabbia che non è altro che una domanda "Cosa vuole leggere la gente?"
È questo che blocca uno scrittore, perché il vero scrittore (a parte il giornalista) scrive, scrive scrive...felicemente non cerca un pubblico ma è egli stesso il pubblico del suo capolavoro.