Come scegliere un editore da cui farsi rifiutare.

Una delle poche certezze che mi sono fatto nel mondo dell'editoria è che spedire un manoscritto a una casa editrice costa soldi per la stampa, soldi per le fotocopie, tempo per la fila alla posta e poi ancora soldi.

Una delle poche cose che invece ho capito è che mandare un romanzo a chiunque capiti a tiro senza neanche sapere di preciso dove andrà a finire è sbagliato e controproducente: rischiamo di essere scartati a priori senza nemmeno essere letti, di fare qualche brutto incontro (tipo editori a pagamento che poi non vendono una copia) o semplicemente di rompere le palle a tutti facendoci così una pessima reputazione.

Ecco allora un sistema per minimizzare al massimo (vale come espressione?) il numero di editori da contattare per proporre la pubblicazione di qualcosa che abbiamo scritto. Ovviamente è il sistema che uso io, per cui vi ricordo che come risultato non vi pubblicherà nessuno ^^

Iniziate con una ricerca su Internet, e vedete quali case editrici pubblicano libri simili al vostro (per fare un esempio, per il libro dei gatti ho cercato altri romanzi con animali come protagonisti).

Una volta trovati un po' di editori che pubblicano roba tipo la vostra, fatevi un giro in libreria e controllate quali di queste case editrici hanno una distribuzione tale da essere per lo meno reperibili su ordinazione (scartando ovviamente tutte le altre).

Contattate telefonicamente le redazioni delle case editrici che ancora rimangono nella vostra lista, e chiedete se potete inviargli il vostro manoscritto e soprattutto COME dovete inviargli il vostro manoscritto. Molti vi diranno che non valutano emergenti o che non sono interessati al vostro libro in particolare, per cui tanto vale che vi mettiate l'anima in pace e li cancelliate dalla lista.

Al termine di questo lavoro difficilmente sarete rimasti con più di 5 o 6 indirizzi, ma date retta a me è molto meglio così: è molto probabile che questi editori vi valutino per davvero (altrimenti ve lo avrebbero detto al telefono), e soprattutto il vostro lavoro sarà sicuramente adatto alla loro linea editoriale (se no non avrebbero pubblicato altri libri simili, no?).

E poi, se non altro, avrete risparmiato un po' di soldi ^^

Simone

19 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ovviamente è il sistema che uso io, per cui vi ricordo che come risultato non vi pubblicherà nessuno"

rassicurante.

White Boar ha detto...

Anch'io ho fatto così. Aggiungo una cosa: bisognerebbe mandare il manoscritto ad editori tutti più o meno sullo stesso livello, cominciando dall'alto. Questo perché i piccoli editori magari rispondono in tempi più rapidi. Io non ho seguito questo criterio, e ora vivo con questo terrore: se un editore accetta di pubblicare il mio libro, e dopo due mesi si fa vivo anche un editore molto più grosso, poi mi mangio le mani...

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Oppure pubblichi su domanda... :D Comunque, Simone, questo intervento lo prendo un po' con le pinze, perché l'hai scritto proprio per il libro-blog, e secondo me ti sei filtrato. :P Va comunque bene.

P.S. Wow, angra, bazzichi per blogspot! Sei sia qui che da Andrea, l'ho notato da poco - quanto sono tonto. Sono entrato anche io nel circolo dei blogspottiani, a breve inaugurerò il mio "vero" blog. :)

Anonimo ha detto...

Parole Sante!
;-)

NM

Unknown ha detto...

Niente da dire: questo post è Vangelo.
Inviare materiale costa un sacco, meglio evitare di spedire a chi userà i nostri romanzi solo per accendere il caminetto...

White Boar ha detto...

Ciao Federico, sì, bazzico blog di scrittori ^_^ (ne ho anche uno mio).

Lì però non ho ancora parlato di fantasy (a parte la recensione al libro di Zuddas) ma solo di gialli e altre cosette.

Ah, dimenticavo: tornando in topic, ci sono anche anime buone e pie di editori che accettano invio di manoscritti per e-mail, come Curcio e Newton & Compton. Altri, come Armenia, richiedono prima una preview via mail. Io però, in tutti i casi, prima ho telefonato per accordarmi sull'invio.

Ciao

Simone ha detto...

Storie: tant'è, io dico sempre la verità ^^ Divertente il tuo blog.

Angra: buona idea. Io col libro dei gatti ho evitato di contattare piccoli editori, che comunque nella mia particolare esperienza rispondo in tempi rapidi solo se richiedono un contributo.

Il manoscritto per email lo accettano pochissimi, ma in effetti potrebbero anche evitarci di spendere tutti questi soldi (per il premio Urania ho speso 50 euro tra stampe e spesa!)

Federico: filtrato nel senso che non ci sono abbastanza improperi? Comunque sì è l'ho rimaneggiato un po' prima di metterlo qui... come dicevo il blog del libro ^^

Nevio, Alex: sì in questo particolare momento sono convinto che sia il metodo "giusto". Anche se di metodi "giusti" ne ho già cambiati tanti ^^

Simone

Glauco Silvestri ha detto...

Beh... più o meno faccio così pure io. Però non telefono agli editori... non ho un buon rapporto col telefono e, di conseguenza, non ci ho proprio mai pensato a dare uno squillo prima di inviare!

Anonimo ha detto...

ma perché Curcio (armando curcio editore) permette di inviare opere per valutazione? e dove lo direbbero? non ho trovato nessun riferimento sul loro sito

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Un consiglio: meglio chi vuole cose concrete. Una volta ho inviato un romanzo alla GME - prima mi sono informato su varie cose via mail, e mi hanno risposto ad alcune domande. Quindi ho inviato il file .doc, ma non si sono fatti sentire - meglio così, d'altronde, visto che ora lo pubblico su Lulu e gli sto dando una pesante revisione.
Al concorso a cui ho partecipato, invece, ho inviato via posta le copie del racconto, e difatti ho raggiungo il podio... ^^

P.S. Se a qualcuno interessa, ho aperto un nuovo, vero blog. Non voglio spammare, ma è blogspot, quindi basta cliccare sul mio nick. :D

Anonimo ha detto...

Angra: è ciò che è successo a me, dopo aver dato la mia benedizione verbale a una piccola casa ho ricevuto interesse da Mursia ma siccome femmina d'onore sono... ho declinato (bella scema, disse mia madre; eh già...)

White Boar ha detto...

Cinzia: be', se non avevi un contratto... e poi, tieni presente che normalmente un contratto editoriale dura due anni, alla fine dei quali sei libera di ripubblicare il tuo romanzo con chi vuoi. Comunque se ti ha considerata Mursia allora sei una scrittrice seria!

Dario: la maggior parte delle case editrici non dice sul sito se gli interessa visionare manoscritti, solo poche lo fanno, come Barbera, Flaccovio, Foschi. Io a Curcio ho telefonato per chiedere, così come a tutte le altre. La maggior parte degli scrittori comunque spedisce e basta...

White Boar ha detto...

A proposito, Simone: lo sai, vero, che Mursia ha una collana che si chiama Felinamente?

Simone ha detto...

Grazie per i commenti, e scusate se in questi giorni riesco a usare il computer solo raramente per cui rispondo di rado.

Di Curcio non so nulla perche' non l'ho contattato.

Angra: si' conosco la collana ma per il momento non gli ho mandato il libro, anche se ovviamente e' tra gli editori "papabili".

Cinzia: lodevole la scelta di non mandare il libro a Mursia... io pero' glielo avrei mandato ^^

Simone

White Boar ha detto...

E' fantastico che ci siano parecchi editori che, se gli scrivi per chiedere se sono interessati a visionare manoscritti, manco ti rispondono. Se gli mandi direttamente il manoscritto che fanno, ti mandano a casa due camorristi a spezzarti tutte e dieci le dita?

Anonimo ha detto...

Ci sono quegli editori che ti pubblicano un libro senza che cacci una lira e sono fantastici... specie quando poi dopo 2-3 mesi ti chiamano per proporti un contratto diverso da quello di edizione già fatto: il contratto di distribuzione.

Pazzesco... In ogni caso da qui : http://www.gutenberg2000.org/pubblicare_libro_scegliere_editore_1.htm ci sono diversi ulteriori consigli per scegliere l'editore giusto senza farsi fregare, per pubblicare un libro.

In bocca al lupo!

Anonimo ha detto...

Salve ragazzi, volevo chiedervi una cosa. Ho inviato il mio manoscritto ad un concorso un mese fa. Beh, oggi ho aperto la cassetta della posta e, scavando tra chili e chili di pubblicità e bollette, ho trovato una lettera dell'editore. Tutto contento (il soffitto ha tracce inequivocabili della testata data col salto), l'ho aperta e, per 15 secondi, il mio sogno si è realizzato. Poi ho letto che la casa editrice voleva più di 2500 € per farmi acquistare 175 copie del mio manoscritto. E' normale in un contratto "a contributo di spese di pubblicazione" (così mi sembra che lo chiamino sul sito della Gutenberg 2000)? Grazie in anticipo per il vostro tempo.

Simone ha detto...

Avalon: quel contratto è "normale", nel senso che in editoria viene proposto molto spesso. Solo che in genere una volta che hai pagato il libro non arriva in libreria e nessuno lo compra. Per me almeno è andata così... poi non so chi sia quell'editore, ci saranno editori a pagamento con cui vale la pena pubblicare anche se non ne conosco nessuno.

Simone

Anonimo ha detto...

Grazie simone per la risposta. Purtroppo è la stessa cosa che pensavo anch'io. Ci riproverò. Anche perché non riesco a stare senza una penna in mano. Alla prossima. Ah, cmq grande blog!