Primo Mazzini e la stanza fuori dal tempo.

O solo la stanza fuori dal tempo, anche se poi non si capisce che vorrebbe essere una storia alla Indiana Jones, Sherlock Holmes o Geronimo Stilton...

Al momento è tutto in forse, a partire dal titolo e dai personaggi fino ai vari spunti narrativi di cui parlerò qui sotto e anche in seguito. L'idea è di parlarne sul blog per capire quello che funziona e non funziona nelle idee che ho avuto fino a questo momento, anche se non è da escludere che l'intero romanzo non verrà mai scritto e che decida di occuparmi di altro (come il mio lavoro, per dirne una ^^).

La storia di Primo Mazzini dovrebbe essere una trilogia di fantascienza, ma il tutto potrebbe anche far parte di un unico romanzo (o di sette se il primo venderà milioni di copie).

La trama parla delle vicissitudini della Soluzioni Tecniche Mazzini, una sorta di società/laboratorio di ricerca che studia i viaggi nel tempo, come influenzare gli eventi casuali, antiche civiltà scomparse, universi paralleli e chi più ne ha più ne metta. La particolarità della STM è che non gliene va mai bene una, nell'ambiente della ricerca ha una fama meno che pessima e i protagonisti non sono proprio gli scenziati seri e autorevoli delle classiche storie di fantascienza.

Il protagonista è Primo Mazzini (se non si fosse capito ^^), una specie di tuttologo autodidatta di 30-40 anni che ha ereditato dal padre il 51% della società in questione (dei genitori del protagonista si parlerà eventualmente in una seconda trilogia ^^).

Qualche anno prima dell'inizio della storia la moglie e la figlia di Primo hanno perso la vita in un incidente (ancora non meglio ideato dal sottoscritto). Il dott. Mazzini è convinto di essere morto nella stessa occasione (anche se per qualche motivo sembra ancora vivo, come dice lui ^^), e va in giro a raccontarlo a tutti col risultato che la gente lo prende per pazzo e lo evita come la peste. O forse non sarà così, sono indeciso.

Nel corso del primo libro (o tutto il romanzo se non ce ne saranno altri) Primo e i suoi collaboratori ricevono l'incarico di studiare un modo per preservare il sapere dell'umanità da un'eventuale catastrofe nucleare, naturale o quellochevipare. Decideranno allora di progettare e costruire un posto sicuro e isolato in cui poter archiviare la conoscenza degli esseri umani per decine di migliaia di anni. Sempre nel corso del primo (o unico) romanzo, Primo costruirà anche una macchina rallenta tempo, che ovviamente funziona male e porterà lui e i suoi collaboratori in una dimensione parallela (o qualcosa del genere) all'interno della quale però non so ancora bene cosa dovrà succedere.

Nel corso dei vari romanzi la STM si cimenterà inoltre nella riproduzione della macchina del moto perpetuo (che non funziona), nell'esplorazione del Nulla Assoluto (che si è aperto nello studio del dott. Mazzini), nella costruzione di un computer che impara dal proprio utente (che funziona male), nella macchina per lo studio dei numeri casuali (che funziona ma dopo un po' si rompe ^^), in uno strumento per la misura della velocità della luce (che ovviamente misurerà tutt'altro) e chi più ne ha più ne metta.

Insomma niente andrà mai secondo le previsioni iniziali, a meno che non prevediate qualche situazione disastrosa... e comunque il secondo libro è meglio.

La prossima volta vi racconto qualcosa in più sui personaggi, ciao!

Simone

20 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Viaggi nel tempo? Mmmhhh!

Unknown ha detto...

Non credo che oggi come oggi vada tanto il romanzo fantascentifico quindi, secondo me, doresti cambiare genere... però non so, tutti i grandi artisti riescono a sfondare con un genere che nel proprio periodo non è di tendenza...

E poi... non è difficile? Cioè, ormai è forse troppo difficoltoso riuscire a trovare qualche macchinario inedito che la scenza o la fantasia altrui non abbiano già inventato!!! E se mai lo trovassi, bè, forse sarebbe difficile creare meraviglia nel lettore! Però provaci, poi vedi cosa ne viene fuori.

Simone ha detto...

Glutchov: più o meno... ^^

Scrittoreinfasce: avevo già lasciato la fantascienza, tant'è che ho scritto un libro semi-fantasy con i gatti randagi (in attesa di responso dai grandi dell'editoria).

Secondo me il dott. Mazzini avrà successo se piaceranno i personaggi e se la gente apprezzerà lo stile con cui intendo scriverlo (più o meno come è scritto il blog).

Grazie dei suggerimenti!

Simone

Anonimo ha detto...

Naturalmente poi si verrà a sapere che la causa della morte della famiglia di Primo è stato un suo esperimento fallito, ma lui riuscirà a incontrare lo stesso i suoi cari su un Universo parallelo.

Al di là degli scherzi (e della mia scarsa capacità di inventore di trame ^^), a me l'argomento affascina parecchio. Sembra tu lo faccia apposta, prima i gatti, adesso i viaggi ai confini della fisica...

Potrebbe davvero uscirne qualcosa di molto interessante.
Secondo me l'unica difficoltà (per la verità quella maggiore) è che questo campo, pur trattandosi di fantascienza, necessita di un po' di coesione con le teorie scientifiche accreditate, alcune delle quali molto complesse.
Ora, non è che voglia mettere in dubbio la tua qualità di ingegnere, però, per dirne una, trattare i paradossi temporali in modo serio non è affatto semplice.

Spero che tu possa lavorare a questo progetto con impegno perché, ripeto, è secondo me parecchio intrigante.

Ciao, dacty

Simone ha detto...

Dacty: la storia effettivamente è più o meno così (anche se pensavo a un incidente aereo più che all'esperimento andato male).

In accordo con le più accreditate teorie scientifiche la macchina del tempo non dovrebbe funzionare, e più che paradossi temporali ci saranno universi paralleli. Non sarà comunque un libro a cui affidarsi per una ricerca sulla meccanica quantistica ^^

Simone

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Mi hai fatto ricordare Guida galattica per autostoppisti - il supercomputerone che risponde "44" alla domanda sull'esistenza... XD
Però, avere una scaletta, è già una buona cosa.
Però, fossi in te, comincerei a scirvere lo scrivibile... così ti rendi conto se puoi fare quello che hai in mente o se è meglio aspettare/rinunciare.
A me è capitato di avere tanto entusiasmo per scrivere qualcosa, e rendermi dopo conto che mi scocciava e non potevo continuare.

Simone ha detto...

Federico: qualcosa ho già provato a scrivere, e mi pareva che andasse bene. Il problema è che forse non ho ancora bene inquadrato il protagonista nemmeno io, per cui preferisco pensarci ancora un po' prima di mettermi a scrivere come si deve. E poi sto ancora sistemando il libro del blog...

Simone

Unknown ha detto...

Simone: è vero che "non sarà comunque un libro a cui affidarsi per una ricerca sulla meccanica quantistica", ma se non c'è quel minimo di collegamento con la realtà di cui parlava dactylium, la gente non crederà al tuo libro ed invece che un fantascientifico diventerà... una "grande sega mentale"!!!

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Mica tutti gli scrittori di fantascienza sono degli scienziati, eh. E poi, almeno Simone non mente; non è difficile imparare due cose sull'argomento e mostrarle nel racconto spacciandosi per uno scrittore super erudito. Mi sento di citare King, che in On writing parlava di questo, più o meno; sono solo racconti, non devi aver bisogno del pretesto "imparo qualcosa" per leggere un racconto - come si fa con, per esempio Tom Clancy o Ken Follet, che farciscono i racconti di dettagli "tecnici".

Unknown ha detto...

Federico: forse hai ragione ma io come lettore mi sentirei veramente offeso e preso in giro da uno scrittore che si comporta in questo modo... diventeremo tutti degli spacciatori di falsi testi fondati solo sulla fantasia. Simone, fai un po' tu, ma secondo me senza la ricerca approfondita di ciò che si parla non può nascere un buon romanzo.

Unknown ha detto...

Simone: Scusami per questo intermezzo ora, ma vorrei leggere un tuo libro: cosa mi consigli? E dove posso trovarli? Grazie della futura risposta e... ogni tanto vieni a trovarmi a loscaffaleinalto.blogspost.com !!!

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Io ho letto e leggo saggi storici ecc..., ma non per questo sfoggio le mie (misere) conoscenze - oh be', non sfacciatamente, magari ^^'.
Io ho fatto solo un esempio estremizzato. Simone, come lettore e scrittore di fantascienza, più di qualcosa certamente la capisce. :P Inoltre come vedi dal post, ha fatto solo un riassunto.
Bisognerebbe leggere il brano vero e proprio - che ancora non ha scritto XD - per dare pareri particolari, credo.

Unknown ha detto...

Federico: ok, ho capito ciò che intendi ma (facendo un esempio con il tuo sapere in materia di storia) è come se uno scrittore si mettesse a scrivere un romanzo ambientato nell'ottocento e non ne rispettasse le architetture, i costumi, i modi di fare, la dialettica ed il periodo storio. Bè, tu diresti che quel libro è proprio fatto male. Stessa cosa per la fantascenza (o qualsiasi altro genere): non si può parlare di una cosa che non si conosce. E' vero che la parola "fantascenza" comprende il termine "fantasy", ma è subito seguito dal termine "scenza"!!!

Simone ha detto...

Non ho ben capito su cosa dovrei documentarmi (anche perché non so ancora nemmeno io di cosa parla la storia) ma il libro dei gatti l'ho scritto sotto consulenza veterinaria e per questo qui al limite troverò qualche fisico o un ingegnere più autorevole (visto che di me non vi fidate ^^)

Scrittore: per i miei libri è inutile che cerchi in libreria. Sulla barra qui a destra trovi invece i link agli ebook (gratis), un romanzo breve stampato con Lulu (c'è anche l'ebook) e forse trovi qualcosa anche più sotto.

Simone

White Boar ha detto...

Secondo me, dovresti dargli un taglio "per ragazzi", che aumenterebbe di molto le possibilità di pubblicazione con una casa editrice anche grossa.

Simone ha detto...

Angra: un po' per ragazzi è... a parte un personaggio che cambia sesso. ^^

Simone

Unknown ha detto...

Simone: grazie, ma penso di comprarlo... ora ho una bella lista di cose da leggere, ma presto te lo chiederò, grazie!!!

Unknown ha detto...

I romanzi sul viaggio nel tempo e sulle dimensioni parallele sono dannatamente intriganti.
Ma anche complicati da gestire. Forse se riuscirai a mascherare la fantascienza che pervaderà il tuo romanzo, sarai in grado di piazzarlo meglio sul mercato.
Mi spiego: se vai in libreria trovi centinaia di libri catalogati come thriller. Se poi li leggi, un buon 50% di essi propone tematiche di fantascienza (certo, non viaggi interstellari o guerre galattiche, parlo di FS più "possibile"). Ti potrei fare decine di esempi, ma credo che sai cosa intendo.
Inoltre mi pare di capire che il romanzo sarà scritto con ironia. Ciò è bene e giusto, ma secondo me dovrebbe coniugare le due cose: dramma E ironia.
Un esempio di successo: i libri di Avoledo. Se non l'hai già fatto, leggiti "L'elenco telefonico di Atlantide". E' un romanzo che tratta anche di dimensioni parallele, ma lo fa con ironia e serietà al contempo, mascherando il tutto nel contesto di un giallo ambientato nella provincia del nord-est italiano.
Ecco, mi sono profuso in consigli non richiesti, ma spero che ti abbia fatto piacere leggere i miei deliri ;)
Tienici informati su mister Mazzini.

Simone ha detto...

Alex: i tuoi "deliri" mi paiono decisamente sensati e utili, grazie!

Simone

Glauco Silvestri ha detto...

Si, il libro è uscito qualche giorno fa. :D