Dove presentare il nostro libro... sperando che venga qualcuno.

Allora, mettiamo subito le carte in tavola: si presuppone che siate degli scrittori emergenti (cioè, se siete famosi come cazzo vi salta in mente di dar retta ai miei consigli?) e che come tali siate dei poveracci morti di fame. Se al contrario siete ricchi, spendete pure tutto quello che volete per presentare il libro in posti super-trendy con tanto di modelle, veline, Costantini e letterine varie.

Non rientrerete mai della cifra spesa, e la mano calcata sul lato fighe come se piovesse comporterà il fatto che la maggior parte dei presenti all'evento non capirà nemmeno che c'è un libro da qualche parte ma si guarderà semplicemente in giro con gli occhi di fuori. Però, in fondo, sticazzi.

Per tutti gli altri (quelli poveri), dovrete inventarvi qualcosa che minimizzi, se non annulli, le spese che vi toccherà sostenere. Per far questo eccovi il solito elenco di cazzate che mi sono inventato, inframmezzato da qualche cazzata che invece ho fatto davvero.

Cercate di tirare in ballo qualcuno che ci capisce: se voi siete dei totali inetti nel settore delle Public Relations, magari non è detto che tutti quelli che conoscete lo siano altrettanto. Un amico artista, uno zio attore o qualche amico con le mani un po' in pasta potrebbe offrirvi una soluzione semplice, rapida e soprattutto economica.

Gli artisti stanno nelle gallerie d'arte: come capita nella letteratura, ci sono emergenti in tutti i campi, e a me è capitato di presentare libri nell'ambito di qualche mostra collettiva di artisti alle prime armi. Abbiamo fatto a gara a chi era il più sfigato, ma a dirla tutta è un modo sia per conoscere e sia per attirare un po' più di gente che magari non avrebbe interesse a venire a vedere soltanto voi.

Tante volte le gallerie chiedono soldi, ma visto che un libro non occupa le pareti (per cui non togliete spazio ad altri artisti) è possibile che vi lascino partecipare gratuitamente anche in virtù della malcelata speranza che vi portiate appresso un po' di gente. Il gallerista potrebbe chiedervi una parte dei guadagni sulle vendite del libro (che si traduce in nulla virgola poco) o anche il ricavo totale magari a favore di qualche iniziativa benefica, ma in questo caso farà di tutto per vendere il vostro libro e voi ci guadagnerete comunque in popolarità.

Il vostro libro parla di qualcosa in particolare? Speriamo proprio di sì, visto che un libro che non parla di niente è difficile da piazzare (ma a vedere in giro manco troppo). In questo caso potreste trovare un ambiente adatto al libro in cui verrete magari addirittura ospitati gratuitamente. Se il vostro libro parla - che ne so - di gatti (mi pare di sentirvi: eccolo che ricomincia!) a Roma ci sono varie associazioni che operano a favore di questi animali. Volete che non abbiano una stanza da prestarvi (magari in cambio di parte del ricavato)?

Se invece il libro è ambientato nello spazio con uno che si chiama Mozart ma non ha una ceppa a che vedere col Mozart vero, be'... mi pare di avervi già detto che la fantascienza non è un buon genere per gli emergenti, o sbaglio?

Esistono i luoghi culturali (ma anche no): questo per dirvi che magari nella vostra città ci sono posti, manifestazioni o eventi che sono adatti a uno scrittore emergente e che non dovreste farvi scappare. Per dirne una, a Roma ci sono dei pub che fanno presentazioni di libri e in almeno una biblioteca del centro organizzano serate dedicate a incontri con gli autori. Non è detto che sia tutto gratuito, che vi diano retta o che siano interessati a scrittori emergenti, però secondo me invece sì.

Esiste la politica: magari non svolge la funzione per cui è stata inventata, ma in ogni caso esiste. E allora provate a guardarvi intorno e a vedere se qualche comune, circoscrizione o sede di partito organizza serate dedicate agli scrittori. Unico avvertimento: se andate a parlare in casa dei violenti sostenitori di un partito nemico di quello per cui avete votato, non lo fate presente.

Non tutti odiano gli scrittori: chiudiamo con un briciolo di ottimismo. Finché avrete a che fare con editori e case editrici per nessuno varrete un soldo bucato, e anzi vi sentirete sempre come dei gran rompicoglioni che si mettono in mezzo al lavoro degli altri (che poi è proprio quello che siete). Se però uscite appena un po' fuori da questa realtà, improvvisamente il fatto che abbiate scritto qualcosa diventa degno di nota e troverete un sacco di gente disposta ad aiutarvi e ad apprezzare il vostro lavoro anche senza farsi pagare.

Insomma ci vuole un po' di faccia tosta e di coraggio per entrare in un posto e chiedere che posso presentare qui il mio libro? Però fatelo: al massimo vi manderanno a quel paese, ma dopo una vita da aspiranti scrittori un calcio in culo in più o in meno non lo noterete neanche.

Simone

19 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Beh... in base alle mie esperienze, quando chiedete di poter fare una presentazione, queste sono le risposte:

1) Chi sei tu? mmmh, No!
2) Sono 150 euro più il rinfresco;
3) Vogliamo solo facce note;
4) Chi ti presenta? Vogliamo solo facce note!
5) Volentieri... qual'è la tua casa editrice? Ah... beh, in effetti i nostri locali sono già prenotati fino a data da destinarsi!
6) Volentieri... quando pensa di poterla organizzare? Lo sa? Ho anche un altro locale, potremmo farne due!

Simone ha detto...

Se ho capito bene alla sesta volta è andata bene, visto? Io pensa che andrà a finire che mi fanno presentare il libro dei gatti senza nemmeno un editore ^^.

Simone

Federico Russo "Taotor" ha detto...

E se abiti in una piccola città? Qualsiasi presentazione, per quanto gratuita, sarà inutile (e imbarazzante), presumo...

Simone ha detto...

Federico: infatti il tutto è subordinato al sottotitolo del post, "sperando che venga qualcuno".

Poi se abiti proprio in un buco magari non troppo distante c'è un posto un po' più popolato.

Simone

Unknown ha detto...

Ottime considerazioni.
Dunque, ecco quello che riuscirei a organizzare io:
1) Ragazze "immagine": visto che cmq la f... tira (pubblico, e non solo!), un paio di amiche le inviterei a farmi da promoter. Col lavoro che faccio (marketing in banca), ho sempre salvato i CV delle ragazze che hanno lavorato per le nostre campagne promozionali e, con qualche soldino, un paio di loro si presterebbero volentieri a farmi da sparring partner.
2) Politica: qualche aggancio nel mio miserrimo comune ce l'ho, tanto che un amico assessore mi ha invato più volte a fare delle "esposizioni" pubbliche di libri (non ancora miei, purtroppo!). Il punto è: che ne verrebbe a presentare il mio romanzo al paesello, dove l'abitante medio è la vecchietta col rosario? Minimo mi guadagnerei una scomunica... Già più interessante sarebbe farla da qualche parte a Milano, ma lì proprio di conoscenze non ne ho.
3)La festa! Qualcuno mi ha consigliato di puntare su cose meno barbose di una lettura pubblica. Magari un'aperitivo comprensivo di breve presentazione del libro (alla gente interessa bere gratis e vedere le gnocche, poi magari di straforo apprezza pure il libro). L'idea è buona e, con un paio di centoni, si dovrebbe organizzare qualcosa di decente, e con abbastanza gente.

Ecco, queste sono le cose che farei io!

Glauco Silvestri ha detto...

@alex:
La presentazione alla mondadori sarà più o meno così... però avrei bisogno di quei CV delle sparring partner!!! :D

Simone ha detto...

Alex: a parte che il tuo amico politicante avrà altri amici politicanti in posti più affollati... in caso me la presti qualche ragazza? E digli pure che alla presentazione non devono venire per forza! ^^

Glout: ma quando c'è questa presentazione?

Simone

Il Duca di Baionette ha detto...

@Simone:
Non ti servono le gnocche mezze nude. Se ti piace il genere "omaccione peloso petomane" posso venire io a farti da velina. Gratis. In bikini e morione sono divina.

;-)

Anonimo ha detto...

Ma quante ne sai?! Interessanti queste idee, in effetti possono essere utili non solo per gli scrittori ma anche per molti altri emergenti "culturali".

La più interessante mi sembra quella della presentazione del libro in un luogo che abbia a che fare con il suo contenuto, tipo appunto il libro dei gatti presso un'associazione gattofila, perché in tal caso magari le persone sono realmente interessate all'argomento.

Con Mozart puoi spaziare dalle accademie musicali ai circoli di fantaarcheologia. Cosa vuoi di più? ^^

Ciao, dacty

Simone ha detto...

Carraronan: con tanti editori faresti successo, credo. ^^

Dacty: il problema di Mozart (e uno dei motivi per cui non me lo pubblica nessuno manco morto) è proprio che non ha un "target" e come tale è difficile da proporre nei posti giusti.

Comunque a pensarci bene c'è sempre il giro degli appassionati di fantascienza che li becchi facilmente alla fiera del fumetto o a qualche convention. Probabilmente ho più fantasia di molti editori...

Simone

Unknown ha detto...

I probabilmente opterei per un pub/bar. Ne conosco alcuni che mi aiuterebbero ad organizzare le serate (lo fanno anche per pubblicizzare il proprio locale)
Stasera, fra esattamente un quarto d'ora c'è la presentazione a Milano al Multicenter della Mondadori per i libri Concept.
Ho l'invito ma non ci posso andare...

Isabel Green ha detto...

insomma bisogna prepararsi a prendersi un sacco di merda addosso!ma sono pronta!

Anonimo ha detto...

io vado poco in libreria (non mi piace quasi nulla di quel che si pubblica) e quindi la mia esperienza si basa sui siti web come Lulu che offrono anteprime e in qualche caso download gratuito. su lulu ci sono libri belli e autorevoli che però, non vengono *spammati* a destra e a manca dal loro autore. eppure sarebbero meritevolissimi. vedi il libro sui funerali di un certo Massimo ferraris (se ben ricordo) ch'è offerto in download gratuito e molti altri che con Benigni in tv che legge la divina commedia certamente saranno adocchiati. forse il loro autore lo sa e per questo, lascia che siano gli altri a interessarsi a sé e non il contrario. il che mi sembra sempre un'ottima cosa

per tornare alle presentazioni, però, volendo comprare un libro da boopen e dovendo registrarmi, per farlo, ho scoperto che se lo chiedi ti organizzano loro serate in una libreria a tua scelta (gratis credo). non mi sono interessato più di tanto, ma forse vale la pena approfondire per voi

Anonimo ha detto...

mmm... sto per pubblicare non uno, ma addirittura due libri (il che non è il vero punto d'arrivo ma un grande gradino superato, ora viene il bello, la vendita!)e devo capire bene come muovermi; il primo libro forse offre più possiblità visto che il tema è legato all'ecologia (sono fiabe cattive contro l'uomo e a favore della natura). Conoscete qualche associazione a Roma che mi sorriderebbe? Susanna

Anonimo ha detto...

...intanto eccovi una presentatrice molto simpatica e a buon mercato, per adesso.

Anonimo ha detto...

www.myspace.com/giulianaubertini

RiciclaTV ha detto...

...per le fiabe cattive verso l'uomo e a favore della natura riciclatv@gmail.com

Daniela Petrucci ha detto...

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Mary ha detto...

ciao ma non ci sono bar dove ci vanno gli scrittori emergenti?