Gli ebook che si trovano poco (specie in italiano) e gli scrittori che non vogliono esser letti.

Se diamo un'occhiata generale ai testi in formato elettronico, l'impressione che otteniamo è che il materiale disponibile online sia potenzialmente infinito.

Dai pdf scannerizzati di romanzi appena usciti agli ebook degli scrittori emergenti a qualsiasi cosa potreste decidere di trasformare in libro voi stessi (un blog che vi piace, magari) la rete e i siti più o meno legali abbondano di letteratura che si può scaricare e leggere come si vuole.

Purtroppo, però, se vi salta in mente l'idea di leggervi un romanzo nuovo (i testi usciti dal copyright per motivi di tempo non contano) che sia anche distribuito gratuitamente e legalmente, la cosa inizia a farsi un po' più complicata. Su Internet si trovano infatti davvero pochissimi ebook contenenti romanzi completi scritti da autori che cercano di farsi conoscere.

Questo la dice lunga di quanto poco interesse ci sia ancora nel nostro paese - e soprattutto nei nostri autori - nei confronti dei libri digitali: non dico che si debbano offrire gratuitamente interi romanzi che altrimenti potrebbero essere venduti come best seller (anche se c'è chi lo fa) ma la situazione attuale è davvero deprimente:

Sembra che i miei colleghi aspiranti scrittori non anelino semplicemente a farsi leggere (anche se non fanno che ripeterlo) quanto a farsi pubblicare sulla tanto ambita carta stampata, magari preferendo scelte a pagamento piuttosto che un cavolo di ebook gratuito... che poi è gratuito tanto per i lettori quanto per gli autori stessi.

Vanno invece per la maggiore pubblicazioni collettive di aspiranti scrittori, vendute ovviamente al prezzo di un libro normale e distributite in fantabigliose cifre di cento e più (anche duecento) copie. Sembra che gli autori emergenti preferiscano vantarsi di fantomatici successi editoriali con parenti, amici e colleghi scrittori (le persone che comprano le raccolte, insomma) piuttosto che mettere più lettori possibile in condizione di leggere e scoprire il loro lavoro.

Ancora, il livello medio degli ebook che si trovano in giro è veramente al di sotto del peggior minimo immaginabile. A partire da me e tolto qualche amico che bazzica da queste parti (che sennò magari si offende), l'ebook medio dell'aspirante scrittore si riduce a una cosa del genere:

- Formato PDF impaginato in A4, illegibile sui lettori portatili (anche se ho trovato una soluzione ^^). Cavolo, ok, questa del lettore portatile è una novità... ma visto che l'idea è quella di farsi leggere, non è ora di spendere qualche oretta a rimpaginare i vostri lavori?

- Copertina assente, al limite un titolo in grassetto e poi subito l'inizio della storia. Non dico che dobbiamo essere tutti dei grafici, ma un link? Una email? Una presentazione?

- Contenuto che si riduce a un racconto di 2-3 pagine (quando dice bene). Ammazza, ma vi siete sprecati! Ma a chi volete che gliene freghi niente di 2 pagine di un signor nessuno? Ma i romanzi dove stanno? E i racconti lunghi? Fate almeno una raccolta ordinata con una cavolo di presentazione, no?

- Livello del testo al di sotto del pessimo, ma su questo anch'io ci posso fare poco e tocca rassegnarsi ^^.

E in ultimo, cosa che mi lascia sempre basito:

- Dichiarazione di copyright che promette ripercussioni gravissime per i violatori del sacro testo della cui lettura ci è stato fatto dono, a partire da galera, esilio e fustigazione pubblica registrata col telefonino e messa su Youtube. In uno degli ultimi ebook che ho trovato online, il copyright era più lungo del testo vero e proprio.

E il brutto è che era la parte scritta meglio.

Simone

Link correlati:

La soluzione per i pdf illegibili: Calibre - Ebook management.

14 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Chissà... Con il software che indichi potrei anche adattare i miei ebook al tuo ebook reader... anche se i miei pdf non sono in A4 ma in formato paperback... quindi dovrebbero leggersi bene! :D

Ad ogni modo, hai ragione e spesso è difficile recuperare i testi di autori emergenti che cercano lettori. Sembra quasi che, più di voler essere letti, loro scrivano per essere pubblicati e basta. Boh...

I romanzi in ebook? Non so. Per ora insisto sui racconti lunghi (30/40 pagine). Ricevo ancora troppi commenti sul fatto che i romanzi sono troppo lunghi da leggere a video e/o da stampare... ahimé gli ebook reader sono cari e pure difficili da acquistare (per chi non si fida ancora degli acquisti online...). Ma hai ragione, bisogna cominciare a guardare anche quel tipo di utenze... :D

Unknown ha detto...

Mi piace un po' di sana critica, ogni tanto.

Io ti posso dire la mia, da scrittore di ebook. Potete dire tutto quel che volete, ma io in questo formato ci credo, eccome. Finora mi ha dato tante piccole soddisfazioni.
Miro alla pubblicazione cartacea?
Certo che sì.
Perchè? Per arrivare al maggior numero di lettori possibili.
Ovviamente mi sono dato delle linee guida: no agli editori a pagamento, no alla casa editrice che in realtà è una tipografia messa in piedi da amici.
L'esperienza della pubblicazione con piccoli editori è stata invece una bella palestra, visto che per la prima volta ho avuto a che fare con contratti editoriali, copie spettanti all'autore etc etc.

Detto questo, resto dell'idea che gli eBook siano fantastici per lo scrittore che vuole farsi conoscere.
Certo, pubblicarli con un po' di cura può solo far bene... a loro stessi!
Ma, si sa, molti fanno dell'approssimazione un'arte. Comunque ci penserà la selezione naturale :)

Angelo Frascella ha detto...

Secondo me ci sono i seguenti fattori:

- la scrittura di un'opera lunga (un romanzo o una antologia di raccinti) occupa tempo. Quindi immagino un'aspirante scrittore che scriva il suo primo romanzo prima di metterlo on-line vorrà provare a mandarlo un pò in giro...

- il fascino della pubblicazione cartecea è di gran lunga superiore a quello di un e-book.

- i lettori ebook somp ancora poco diffusi e quindi c'è il rischio di raggiungere ben poca gente con questa modalità

Da questo punto di vista mi pare molto bella l'esperienza di Vibrisse Libri opera di Giulio Mozzi. Con la loro modalità (eBook gratuito edito con un lavoro a monte di selezione, editing ecc) e la successiva ricerca di un editore (con il vincolo che l'ebook rimanga gratuito) ha già portato alla pubblicazione su carta di almeno 2 dei 9 dei libri attualmente in catalogo, più la produzione di un audiolibro basato su un altro di questi libri!

Simone ha detto...

Glauco: il software serve per gli ebook non adattati. Per adattare gli ebook come autore, cambiando il formato da openoffice ci vogliono 2 minuti.

Alex: mi sembra che al solito la pensiamo allo stesso modo. Certo l'ebook non può essere un traguardo definitivo, ma è sempre un qualcosa che usato allo giusto modo può dare i suoi frutti.

Angelo: ottimi anche i tuoi punti. Comunque il lettore non è indispensabile per leggere un ebook, ci sono altri metodi e io spesso i racconti li imposto per essere letti anche sullo schermo del PC.

Poi non ho seguito molto il lavoro di cui parli... ora vado a guardare meglio.

Simone

Angelo Frascella ha detto...

Solo una nota sulla questione lettore non-lettore.
Lo schermo del PC può andare bene per leggere racconti brevi (ad esempio sono riuscito a leggere i tuoi "Il Cubo" e "Numero 15 : Moro").
Quando però diventano più lunghi proprio non ce la posso fare...

Anonimo ha detto...

Sulle pubblicazioni collettive avevo notato anche io una cosa simile. Ho l'impressione che il preteso successo di queste iniziative sia in realtà un circolo vizioso. Mi spiego meglio: gli acquirenti dei libri così pubblicati sono in realtà altri aspiranti scrittori che, attratti dalla prospettiva di una pubblicazione, vogliono partecipare al progetto stesso. Così gli autori restano di fatto separati dal mercato dei lettori che non nutrono interessi editoriali, quelli cioè interessati solo a leggersi un buon libro. La cosa ha risonanza solo fra gli aspiranti e muore li.

Per quanto riguarda la condivisione dei propri romanzi con il pubblico di internet, bisogna invece guardarsi dal fascino della parola "GRATIS". Tante volte gratis può essere percepito come "scrauso", specie se anche la presentazione del lavoro è fatta al risparmio. Anche se la rete abbatte un certo tipo di costi, quelli necessari a farsi notare con successo restano comunque.

riot mamo ha detto...

il problema più grande che ho con gli ebook é il costo degli ebook reader.
Non solo costano tantissimo ma devi fare attenzione che molti formati non li leggono o hanno formati proprietari.
Appena si supereranno questi problemi in
italia penso che anche ebook diventerà una realtà.

Glauco Silvestri ha detto...

beh... non sono proprio 2 minuti, visto che si cambia il formato di impaginazione, bisogna risistemare tutto il taglio della pubblicazione... un esempio per tutti, il far cominciare i capitoli sempre da una pagina dispari.

Simone ha detto...

Emilio: infatti gratis può voler dire tante cose. Come dici tu, non bisogna realizzare qualcosa di basso livello solo con la scusa che tanto non ci facciamo pagare. Anzi è controproducente, perché i lettori si trovano di fronte a un lavoro di bassa qualità e ci giudicano per quello.

Riot: sì il prezzo è un bel fattore, ne abbiamo discusso già in passato. Comunque nel giro di poco tempo saranno sempre più economici.

Glauco: sì ok qualche minuto in più ci vuole... comunque nell'arco di mezza giornata ho adattato tutti i miei.

Simone

cicobyo ha detto...

Ma siamo proprio sicuri che gli e-book siano il modo migliore per uno scrittore emergente di farsi leggere? Quanti hanno un reader? Quanti leggono interi romanzi al pc? E' un reato desiderare un futuro decente per i propri figli ^^?

Simone ha detto...

No che non è reato, anzi! Ma quel che porta il futuro nessuno lo sa... il poeta dovevo fare!

Simone

Anonimo ha detto...

Scusate se mi intrometto, ma e' proprio necessario un ebook reader?
Nessuno di voi possiede un palmare?
Potete usare uno qualsiasi dei formati (.lit,.pdb... eviterei il pdf) per gli ebook reader software che fra l'altro sono per la maggior parte gratuiti.

Simone ha detto...

Anonimo: infatti può andar bene anche un palmare. Molte persone però non riescono a leggere sui normali schermi digitali, mentre lo schermo di questi nuovi lettori assomiglia di più alla carta.

Simone

Glauco Silvestri ha detto...

@anonimo:
Un altro vantaggio degli ebook reader, rispetto ai palmare in commercio, sono le maggiori dimensioni del display, che corrispondono circa al formato paperback (8"x5").