Come diventare uno scrittore famoso... anche senza aver mai scritto una riga.

Premetto che - per quanto possibile - questo è un post più idiota del solito, ma dopo tante polemiche direi che ci vuole un minimo di pausa. Però poi state pronti perché ho un sacco di post offensivi già fronti ^^.

Il desiderio che accomuna tutti gli scrittori, anche quelli che non lo ammetteranno mai, è di vendere una caterva di libri arrivando a farsi tradurre in tutti gli angoli del pianeta.

Ma non si tratta solo di soldi! Uno scrittore vero desidera che il proprio libro abbia successo e venga letto (e apprezzato) in tutto il mondo. Poi ovviamente arriveranno anche i soldi (e quelli non fanno schifo a nessuno) ma tra l'essere conosciuti e l'essere ricchi molti scrittori sceglieranno senza indugio la prima possibilità.

Il problema vero, in tutto questo, è che scrivere qualcosa di così bello e interessante da renderci famosi non è poi così facile come potrebbe sembrare. Cioè, io sono anni che ci provo e che sono sempre fermo al punto di partenza (questo cazzo di blog) e inizio quasi quasi a credere (o rendermi conto) che forse forse forse forse non sono poi così troppo destinato al successo e alla celebrità.

Eppure la soluzione c'è sempre: si può diventare famosi con un libro, ma si può anche vendere un libro essendo già famosi. Anzi, direi che la seconda opzione è ben più verosimile della prima, visto che in genere i libri si vendono proprio grazie alla notorietà che l'autore ha guadagnato per vie totalmente diverse da quelle editoriali. E allora vediamo un po' di sistemi per realizzare questo malsano progetto, alla faccia di tutti gli altri emergenti stupidi che credono ancora che lo scrittore si faccia scrivendo (blah, che palle!):

Come diventare scrittori famosi anche senza aver mai scritto una riga.

Essere imparentati con un editore: questo è il sistema più facile e indolore. Credete forse che come figli di qualche (qui c'era una descrizione pesante che ho preferito togliere) editore avrete difficoltà a farvi pubblicare qualcosa? Meglio ancora, se siete talmente incapaci da non saper mettere due righe di senso compiuto una in fila all'altra potrete chiedere a papà di commissionare un romanzo a qualche scrittore sfigato più bravo di voi, per poi pubblicarlo col vostro nome.

Andare a qualche reality: attenzione perché ci sono due tipi di questi spettacoli. Quelli per gente che nessuno ha mai sentito nominare, e quelli invece a cui partecipano personaggi già conosciuti. Ovviamente a noi interessa il primo tipo (se fossimo già famosi saremo di conseguenza anche autori stimati) dove tra l'altro il bello è che per essere ammessi non è necessario saper fare un cazzo di niente.

Unico problema è che i reality sono (ingiustamente) considerati TV di basso livello, e ogni critico sensibile e desideroso di aiutarvi (adesso le critiche distruttive si chiamano così) dirà che il vostro libro è assolutamente ignobile anche prima di averne visto la copertina. Dicevo ingiustamente perché il termine basso livello presupporrebbe l'esistenza di un livello alto che magari qualcuno potrebbe indicarmi perché da solo non lo vedo... a meno di non riferirsi a pubblicità come quella dei frati che fanno la Comunione con lo sciroppo, del bambino che fa la cacca puzzolente o delle signorine che parlano degli affari loro con tale dovizia di particolari che non si capisce più se è uno spot o una puntata del Dr. House.

Finire sui giornali: scordatevi pubblicità e recensioni! A nessun giornalista gliene fregherà mai niente di parlare di un autore sconosciuto, anche perché in primo luogo a nessun lettore frega niente di voi. L'unica è inventarsi qualcosa per attirare l'attenzione come - per dirne una - minacciare di gettarvi dall'alto del Colosseo se non vi trovano un editore. Il problema è che direbbero che avete copiato Alberto Sordi, che lo sanno tutti che il Colosseo è alto e non c'era bisogno di specificarlo e soprattutto per soddisfare i delicati gusti del pubblico moderno non basterà più che facciate la scena, ma vi toccherebbe buttarvi davvero.

Entrare in politica: effettivamente un'attività pubblica è un bel trampolino per entrare nell'editoria... così come per entrare da qualunque altra parte. E vi renderete presto conto che qualunque altra parte è molto meglio dell'editoria.

Essere uno sportivo di successo: questo non conviene proprio: per avere fortuna nello sport non basta essere raccomandati, ma dovete effettivamente vincere qualcosa. Si parlava di diventare famosi senza impegnarsi, per cui lasciate perdere: non ne vale assolutamente la pena.

Aprite uno stupido blog, e riempitelo di cazzate: pareva una bellissima idea... però, se devo essere sincero, non sono più tanto sicuro che sia così efficace.

Simone

29 commenti:

Anonimo ha detto...

proprio stamattina pensavo a quanto sia disperante lavorare nel campo della comunicazione. la gente non capisce tali drammi esistenziali. la prossima volta voglio nascere medico, ingegnere o militare.

Anonimo ha detto...

tra diventare ricco e diventare famoso, preferisco la prima, ma mi accontenterei di essere uno sconosciuto benestante

Anonimo ha detto...

Per esempio, io adesso invidio molto il poliziotto che ha sparato al povero tifoso laziale, perchè tra breve riceverà una telefonata da qualche agente o curatore di immagine, e potrà scrivere in quattro ore un libro dal titolo "La mia verità", "Le verità nascoste", "Che domenica bestiale", "Una 44 magnum per l'ispettore Spaccarotella", eccetera, così come ha fatto prima di lui tale Marco Ametovich, tale Franzoni, e molti il cui successo editoriale è passato dalla cronaca nera. Figurati che io non sono neanche più così preoccupata di tirar sotto qualcuno quando giro in macchina. Prima, questo fatto -arrotare qualcuno- mi sembrava un grosso problema. Ora invece mi pare un'opportunità!!!
Leda193
ariachiara.splinder.com
(ti ho messo l'indirizzo del mio blog serio, l'altro è quello torbido, se ti capita di passare, fermo restando che leggere i blog altrui è sempre tempo perso, preferirei passassi su Ariachiara, che ha contenuti un po' più decenti).
Ciao

Glauco Silvestri ha detto...

Perché buttarsi dal colosseo? Una ragazza ha aperto un finto blog in cui ha dichiarato di offrire il suo corpo per una notte intera di sesso sfrenato in cambio di un lavoro fisso.
Poi... dopo un anno che il blog ha raccolto "curiosi"... è uscito il suo libro (Mi vendo, Saradisperata, Newton&Compton).

Mica Male, no? Quasi quasi ci provo anche io!!

:D

Simone ha detto...

Storie: cioè, tra tante cose proprio ingegnere vuoi rinascere? ^^

Anonimo: ok ma quello spero che più o meno lo siamo/saremo tutti.

Leda: ok quel tipo di popolarità forse è l'unico che non m'interessa (ma sicuramente funziona!). E vado subito a vedere il nuovo blog!

Gloutchov: mi pare che tra i miei link ci sia proprio il suo nuovo blog (Cacca Zen) che tra l'altro è anche divertente. Peccato che l'aggiorna una volta ogni morte di Papa! Il libro però non l'ho ancora letto.

Simone

White Boar ha detto...

@Leda193: mi sa tanto che invece il poliziotto stavolta ha toppato, sparando a uno della sua stessa fazione (certi tifosi laziali marciano al passo dell'oca come le SS) ma di famiglia molto più importante della sua. Di poliziotti che hanno ammazzato a raffiche di mitra dei poveracci che passavano in auto e non hanno visto la paletta ce ne sono stati a bizzeffe, e se la sono sempre cavata con imputazioni ridicole, tipo l'omicidio colposo (non vai manco in galera). Quei quattro che hanno ammazzato a manganellate quel ragazzino, Federico Aldrovandi, senza aver ancora spiegato perché, sono imputati di "eccesso colposo di difesa" = andrà tutto in prescrizione e non gli succederà un cazzo.

Questo invece ha ammazzato il ragazzo sbagliato, e gli faranno un culo come il traforo del Frejus. Stranamente, infatti, è il primo che verrà processato per omicidio volontario e non colposo, che è tutto un altro paio di maniche.

Anonimo ha detto...

Ma se anch'io offro il mio corpaccione in cambio di un contratto editoriale, più o meno come l'autrice citata da Glauco?
Poi potrei scrivere un libro anche su questo :)
E nessuno potrà dire che, per diventare scrittore, non mi sono FATTO IL CULO ^_^

Anonimo ha detto...

hai dimenticato un metodo: fare una strage, possibilmente di donne e bambini, con un machete, o ancora meglio entrare armati in un liceo dopo averlo annunciato su youtube e sparacchiare qua e là (ma SENZA suicidarsi dopo, a meno che non si abbia il libro già pronto e si sia disposti a ottenere il successo postumo. in tal caso anche il suicidio è OK, meglio se davanti a qualche telecamera).
ho letto che questo tipo di successo non ti interessa, ma molti non ci sputano sopra. infatti ora che ci penso... dove ho messo il machete?:-P

Anonimo ha detto...

Purtroppo oggi in Italia stanno avendo "successo" (ammesso di poterlo davvero definire in tal modo) personaggi davvero inquietanti per motivi tutt'altro che celebrabili.

Su queste vicende bisognerebbe seriamente riflettere, perché sono indubbiamente indice di qualcosa che non funziona più...

Ciao, dacty

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Se uno è davvero bravo, prima o poi i risultati si vedono. Altrimenti, è ovvio che deve impegnarsi di più a farsi pubblicità (che è comunque una cosa giusta, altrimenti chi ti conosce?) piuttosto che a scrivere da Dio.
Però secondo me, Simo, tu stai già diventando famoso. Probabilmente il Libro del Blog sarà il tuo trampolino. :) Quando sarai in alto, per favore, ricordati di me! XD

Simone ha detto...

Alex: ecco mi pare un'ottima idea. Poi ci fai sapere com'è andata, ok? ^^

Daisy: ma l'idea di Alberto Sordi senza far male a nessuno piace solo a me? Credo che neanche vi arrestino alla fine...

Angra: io ancora non ho capito come è andata.

Dacty: il motivo è che stiamo abbandonando troppi valori. E dopo avero detto una cosa simile sono ufficialmente vecchio (battuta che riciclerò ^^)

Federico: cosa te lo fa pensare? E di te mi ricorderò di sicuro (lascio a te se interpretare in bene o in male ^^)

Simone

Anonimo ha detto...

Ci sarebbe un altro metodo sicuramente meno cruento tra quelli proposti ed è quello di falsificare la propria data di nascita. In pratica avendo 5 anni e mezzo è possibile sostituirsi al f....isso bambino che alla tenerà età di 6 anni è diventato nel Guiness dei primati lo scrittore più giovane del mondo (e per questo pubblicato).
Ditemi anche voi se non vi sentite presi per il c...o soprattutto se alla veneranda età di 35 anni vi dicono che la vostra scrittura è immatura (a sei anni no vero?)
Altra alternativa è:
1) diventare un famoso dejay e scrivere un libro in cui descrivete come inzuppate il biscotto nel latte.
2) diventare cantante e dopo trent'anni scrivere la propria autobiografia...
Volendo Simone posso trovarti altri simpatici aneddoti...

Anonimo ha detto...

Cos'è, il post della disiullusione questo?

Anonimo ha detto...

Altra possibilità: investire dei ragazzi guidando ubriachi un furgone, non farsi un cazzo di giorno di carcere, e trovare un editore così imbecille da pagarti subito per i diritti della "tua storia personale."

Simone ha detto...

Michela: e magari il libro è pure bello ^^.

Francesco: che posso dirti? Benvenuto tra noi!

Anonimo: ma quanto siete macabri su 'sto post! Tutti futuri scrittori horror? ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Da quello che leggo in giro per i blogs, tu sei il più famoso tra gli emergenti.
Sinceramente, credo anch’io che il libro sui blogs sarà il tuo trampolino di lancio: hai uno stile diretto ed ironico e, anche se ti minimizzi, le cose che scrivi sono intelligenti. Questo tuo stile è proprio indicato per il genere “manuale semi-serio”, mentre è penalizzato nel genere fantascienza (ho letto solo alcune pagine de “La Sindrome di Reinegarth” e non ho trovato traccia dello scrittore che leggo, e apprezzo, quotidianamente sul blog).

P.S. Aspetto ancora di poter leggere il libro sui gatti…

Simone ha detto...

Kinsy: sei davvero gentile! Effettivamente il modo in cui scrivo adesso è molto diverso da quello di Reinegarth o Mozart, anche perché di anni ne sono passati e del resto è normale che sia così. Adesso scriverò questo benedetto romanzo con lo stile del blog e poi magari cambio ancora. Speriamo che sia in meglio! ^^

Simone

Anonimo ha detto...

ho letto il post, divertente davvero, non fosse per quella nota di invidia che lo attraverso facendolo scadere totalmente;
dico invidia, nè ironia nè sarcasmo, probabilmente per avere la celebrità che immagini di meritare dovresti metterci meno boria e più impegno,
un bacio
B.

Simone ha detto...

Grazie sig. Banonimo. Sinceramente non ho mai provato invidia per nessuno (c'è solo un sacco di gente che mi sta sulle palle ^^).

Simone

Mauro ha detto...

Questo blog mostra, come spesso accade, le illusioni degli aspiranti scrittori ed il desiderio di fama senza alcuna fatica: l'autore del blog, che mostra una prosa assolutamente infantile e piena di refusi e strafalcioni, vorrebbe forse diventare uno scrittore?
desiderate scrivere? benissimo, la soluzione esiste: la propone una famosa università americana dopo decenni di studi, e si chiama ten-year rule, la regola dei dieci anni: per arrivare ad essere "esperti", cioè per essere scrittori di assoluto livello, (lo stesso vale per i violinisti, gli sportivi, i giocatori di scacchi, ecc.) occorrono circa diecimila ore di lavoro, in dieci anni, il che corrisponde a circa 4 ore al giorno, 5 giorni a settimana. gli studi dimostrano che il risultato è pressochè garantito. Leggete e scrivete per 4 ore al giorno, tutti i giorni, analizzate criticamente il vostro lavoro, miglioratevi sempre, ed inizierete a pubblicare. nel mondo della "vita facile" dove tutto deve esser a portata di mano, invece, incontro spesso aspiranti scrittori che mi mandano i propri manoscritti, magari dopo averli riletti solo una volta, non avendo cambiato quasi nulla.

Io leggo circa 80-100 libri l'anno e scrivo circa 1500 pagine, molte delle quali vengono buttate, e questo mi ha portato ad essere pubblicato da case editrici (non a pagamento, per piacere....) anche molto note.

Dato che ho ricevuto anche insulti da persone che mi hanno mandato il manoscritto (pessimo) e non hanno poi accettato le critiche per il loro "capolavoro" (che mostrava che non avevano letto più di 5 libri all'anno), ho pensato di mettere in chiaro questo. la ricetta per diventare uno scrittore di ottimo livello esiste, provata da psicologi di fama mondiale.

Leggete 100 libri l'anno? scrivete ore e ore al giorno? No? Non avete tempo? Non avete voglia? Bene, allora non fate gli scrittori, perhè non riuscirete mai a pubblicare più di un libercolo autoprodotto o pubblicato da una piccola casa editrice. E per piacere, smettetela di mandare manoscritti a noi scrittori e agli editori, senza prima averli riletti ALMENO dieci volte.

Per piacere....

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti, mi chiamo Michele e sono qui per puro caso.

A Mauro, il borioso luminare dalla prosa aristocratica qui sopra, rispondo che noi comuni mortali non percepiamo stipendi per esercizi decennali di scrittura, e che in quei dieci anni non potremmo contare, ahinoi, nemmeno sulla paghetta dell'amato babbo, comune mortale come noi.
La tua critica alle parole del post, è qualcosa di simile al ringhio di un cagnaccio a cui sia stato appena strappato l'osso; è evidente che il preciso quanto dissacrante rendiconto di Navarra ti ha ferito nell'orgoglio. Fermo un attimino, così.. sì... ecco, scusa, avevi ancora un filo di paglia sulla codina.

Da editor e writer quale sono, confermo le parole del collega quando parla sostanzialmente di una cupola editoriale, e qui mi fermo, sento odore di zolfo e non mi va di fare nomi e cognomi.
Concludo facendo i complimenti a Navarra per quello che ritengo un grande articolo... usare parole semplici, periodi brevi e affermazioni univoche non significa scrivere banalità, al contrario è prerogativa di chi sa comunicare in modo totale e può rivolgersi, pertanto, a un pubblico totale. Ritmo intenso, perfetta sintassi, esposizione cristallina ed un buon senso dell'humour che non è però fine a se stesso, ma serve anche a far riflettere sulla realtà... gli accademici mi perdoneranno se nella fretta ho ingrippato qualche tasto e mancheranno un paio di consonanti, ma si sa, noi comuni mortali andiamo di fretta, domani all'alba si lavora.
Forza Navarra, tornerò a leggerti in futuro.

Simone ha detto...

Michele: grazie per i complimenti! Questo è un post di un anno fa, e ormai scrivo anche su un altro blog: al tuo ritorno insomma troverai un sacco di cose da leggere! ^^

Simone

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Ciao, devi sapere che io non seguo affatto il tuo blog, mi è capitato percaso di entrarci a far parte ... comunque vorrei soli dirti una cosa ... che non sono affatto daccordo con quello che hai scritto nel post, perchè per diventare scrittori non serve niente di quello che hai detto ... perchè essere scrittori, è solo un paradosso, di quello che molti di questi, fanno emergere dai propri cuori ... Beh io si scrivo, non sono ancora un autore di successo ... ma mi accontento di scrivere perchè è l'unico modo per distaccarmi dallo schifo di questo mondo che ci circonda, per isolarmi da tutto questo dolore che persiste sulla nostra Terra ...! Mi accontento di scrivere anche senza aver successo perchè scrivere è sognare perchè scrivere è vivere ... e anche se non lo sono davvero io per questo mi sento uno Scrittore.

Simone ha detto...

Anonimo: io non vedo la scrittura come "fuga", per cui forse abbiamo idee e obiettivi diversi. A me la mia vita piace, e il mondo a volte mi fa schifo ma tante volte mi piace davvero... sarà che cerco soddisfazioni anche nella realtà e nelle cose più concrete.

Grazie del commento, davvero. Ciao!

Simone

aletp ha detto...

credo che per riuscire a pubblicare un libro di successo, bisogna avere un idea orginale, una storia che colpisca, una trama nuova, fresca, qualcosa che sorprendi un ipotetico editore! Sono neccessarie ovviamente delle capacità nello scrivere, delle competenze linguistiche e narrative, ma sono del parere che è fondamentale avere in mente un qualcosa di particolare, mai visto o letto prima!il che è al quanto difficile nel campo letterario, come in quello cinematografico dove è tutto vecchio, dove si leggono e vedono le storie più disparate e più curiose! Difficile, ma non impossibile! Basta avere una viva e fervida immaginazione:) ..un esempio ovvio e banale? (ma che in realtà banale non è visto il suo successo internazionale): j k rowling! ↲
Ho semplicemente espresso la mia modesta opinione :)

clo gheisha ha detto...

... Io ho sempre scritto... Credo di non aver mai fatto altro, in maniera così viscerale e naturale.. I miei amici, ancora adesso, mi cercano per personalizzare i biglietti natalizi, fate un po' conto voi, cazzo!!! Purtroppo, nell'asfissiante mediocrità dell'esistenza ( visione notturna catartica ;) esistiamo noi poveri stronzi ed esistono loro, i grandi stronzi che hanno imparato a pulirsi il culo, più in fretta di noi e sono arrivati lassù, nel cesso marmoreo della notorietà e della ricchezza... Non li schifo... Sono stati bravi, alcuni. Schifo parecchio invece i figli di papà, le amebe che protestano contro qualcosa che non conoscono, i funghi velenosi che deturpano ogni nostra illusione e la trascinano nel baratro, coloro che ci ricordano, ogni giorno, che se per noi, chiusa una porta, non si apre più un cazzo, per loro, chiusa una porta, non é un problema, perché nel castello in cui vivono, ce ne sono parecchie di porte e anche di portoni!!! IO HO PUBBLICATO UN LIBRO QUALCHE ANNO FA, A PAGAMENTO. Non me ne vergogno. Avevo qualche soldino da parte e l'ho fatto, perché fanculo, VOLEVO FARLO. Lasciamo perdere il pre pubblicazione (rituali realmente assurdi)ed il post. L'ho fatto e non lo rifarò mai più. Non ho perso la voglia di scrivere, ma ho perso la voglia di pubblicare e dunque, dato il mio curriculum extra large, in campo commerciale, ho deciso di VENDERMI, nella maniera più leale e gentile, che noi poveri cristi, possiamo sognarci... Il mio piano é pronto... Incrocio le dita e chissà... Cinque anni in più di vita, forse servono, a non farci più fottere da case editrici di sabbia...

Unknown ha detto...

Ciao a tutti !!! Io ho scritto proprio un libro giorni fa ed è' su amazon , si chiama "Hakuna Matata una ragazza come tante " tradotto in tutte le lingue ... Sulla sezione "kindle ebook" diari , biografie ... Ecc ... Smart , naïf ... Se vi piace datemi segnali di fumo !!!! Un abbraccio a tutti !!!! Buona fortuna per chi vuole provare a scrivere qualcosa , osare sempre e tirare fuori il proprio cuore.