Non lo fate leggere a Nessuno!

Non Nessuno il gatto, nessuno il lettore. Questa la capirete dopo, andate avanti... ^^

Avrete intuito che siamo arrivati alla quinta puntata del corso di scrittura, e ormai il nostro romanzo si avvicina alla sua inevitabile fine (il tritarifiuti dell'editore). Non preoccupatevi, però! Per i prossimi aggiornamenti vedrò d'inventarmi qualcosa, tanto per allungare il brodo. Così il nostro corso durerà ancora per qualche puntata (anche perché se no dopo sul blog che ci scrivo?)

Insomma avete scritto il vostro romanzo, rubando tempo allo studio, al lavoro e (cosa molto più comune) al sonno. Il vostro libro inizia a pagina 1 e termina a pagina X (speriamo sia almeno pagina XX - nel senso delle 2 cifre - se no è un po' scarso come romanzo) e contenuta tra questo inizio e questa fine c'è una storia. Ok (credete voi) è finita! E di certo morirete dalla voglia di farlo leggere a qualcuno.

Non fatelo, per carità! NON LO FATE LEGGERE A NESSUNO, SE NON È FINITO! Ma abbiamo appena detto che è finito, replicherete voi... e invece no, non è finito v'ho detto! Sarà anche vero che il libro l'avete scritto tutto, ma quella che avete portato a termine è solo la prima stesura, non il testo definitivo che potrete arrischiarvi a far leggere a milioni (magari) di parenti e amici.

Certo, uno scrittore alle prime armi si aspetterebbe un minimo di pietà almeno da parte dei lettori (dagli editori sappiamo già cosa aspettarci). Trovando un singolo errore di grammatica in un testo di centinaia di pagine e altrimenti perfetto, uno che legge dovrebbe pensare che si tratti di una disattenzione, ma al cento per cento penserà che siete degli ignoranti che non sanno scrivere in itagliano ma che chissà perché si sono messi in testa di fare i romanzieri. Allo stesso modo, nessun genitore o fidanzato/a vi perdonerà mai i seguenti errori, comunissimi nelle prime stesure:

- Personaggi con due nomi diversi, perché gli avete cambiato nome e poi ve ne siete scordati.

- Colpi di scena fondamentali al proseguio della trama... ma che capite soltanto voi.

- Personaggi che cambiano sesso. Come sopra... solo che questo, visto i romanzi che vanno oggi, potrebbe non essere un difetto.

- Errori di ortografia e grammatica che voi non havete visto ma che un lettore vedrà subbito. (Sì, lo so che questo l'avevo già detto ^^)

- Frasi che vorrebbero essere delle frasi molto scorrevoli ma che pur volendo esserlo, tanto scorrevoli non vi sono venute, e allora potreste riscriverle più scorrevoli, no?

- Come sopra, solo con comprensibili al posto di scorrevoli.

- Imprevisti assurdi che non potevate immaginare, ma che capitano regolarmente. Ad esempio nel libro dei gatti (quello che sto scrivendo, lo so ho rotto le palle ^^) c'è un personaggio che ho avuto la bella idea di chiamare Nessuno. Grazie a lui, nel libro vengono fuori di continuo frasi del tipo: Nessuno sapeva che nel cespuglio non c'era Nessuno o peggio Nessuno non voleva l'aiuto di nessuno. Roba che se solo sbaglio a mettere una maiuscola (cosa che effettivamente ho fatto varie volte), quando lo rileggo non ci capisco niente nemmeno io ^^

Forse con questo post non sono arrivato da nessuna parte... ma del resto si parlava di allungare un po' il brodo, o no? Nel punto 6 del nostro (anzi, mio!) eccitante corso di scrittura parlerò di come effettivamente si può (cercare di) correggere il nostro lavoro, dandogli una forma più leggibile.

Simone

5 commenti:

filsero ha detto...

Hai previsto un post sulle strade che si possono tentare di percorrere per arrivare alla pubblicazione? Per emergere insomma... Sarebbe interessante anche sapere di quelle che sicuramente non portano da nessuna parte! Così le evitiamo :-)
Magari ne hai già scritti a decine di post così, in tal caso... come non detto, spulcerò l'archivio ;-)

Anonimo ha detto...

Immagino che avrai anche tu i tuoi «proof reader», detti più comunemente «cavie da macello», quelli cui fai testare i... gnem, i testi. Giusto per sapere: quale stesura/versione fai leggere?
Quelle poche volte che ho provato la strada del romanzo, facevo leggere (a persone fidate, ovviamente) tutto, gli aggiornamenti quotidiani, le cancellature, e via dicendo. Qualsiasi cosa mi dicessero, appuntavo da qualche parte ma continuavo per la mia strada. Prima c'era da finire la stesura.
Curiosità!

Anonimo ha detto...

Come già ho avuto modo di scrivere, bisogna prima scrivere racconti, poi romanzi, per non incappare in questi errori.
E' tutto, vostro onore! :D

Simone ha detto...

Filsero: Qualcosa ho scritto... poi a parte che forse non sono quello più adatto a parlare di certe cose, sicuramente ci tornerò sopra più avanti.

Matteo: Con Mozart ho stampato 50 copie e le ho fatte leggere agli amici e credo sia stato utile, ma non molto... io odio essere criticato! Poi di questo dovrei parlare nel punto 6, abbi pazienza ^^

Federico: Giusto. Basta però non fossilizzarsi a scrivere solo racconti. Io ne avrò scritti una decina, e poi sono passato a testi più lunghi. Se scrivessi altri racconti, ci metterei tutte le storie assurde che mi vengono in mente ma che non so se valgano un romanzo intero.

Simone

Anonimo ha detto...

Sui racconti: dipende da quello che vuoi e/o ti piace scrivere... Certamente il passaggio racconto -> romanzo è fondamentale. Se si vuol scrivere romanzi! ;-)
Ops, ho messo una faccina...