Le 10 cose da NON fare per avere un blog di successo.

La rete straripa letteralmente di consigli (anche detti beceri trucchi ed escamotage) per aumentare gli accessi alle nostre pagine e per costringere i visitatori a tornare a trovarci. Ci dicono insomma tutto quello che va fatto per gestire un sito e per aggiornare un blog, nell'irrealizzabile speranza di raggiungere prima o poi miliardi di visitatori e vivere da nababbi grazie ai bannerini delle pubblicità.

Mi sembra giusto, per rimanere fedele allo spirito anticonformista del blog, fare l'esatto contrario. Quali sono cioè le cose che, se fatte, assicureranno che il vostro sito venga odiato da tutti ed evitato come la peste dai motori di ricerca? E chi, meglio di me, potrebbe saperlo?

Le 10 cose da non fare per avere un blog di successo:

- Non usate un template illegibile, tipo verde chiaro su azzurro. Se la gente neanche riesce a leggervi, perché dovrebbe interessarsi a quello che dite?

- Non litigate con i vostri visitatori. Davvero, se mandate a quel paese qualcuno dentro uno dei commenti, probabilmente non tornerà e vi toglierà anche il link. Se però litigate sui blog degli altri, la gente vorrà sapere chi siete e verrà a trovarvi (salvo poi riempirvi d'insulti).

- Non sparlate di gente che ha un blog simile al vostro: è molto probabile che vi legga e che, come sopra, non vi faccia più una buona pubblicità.

- Non mettete titoli che poi non c'entrano niente con quello che scrivete. La gente arriverà sul blog e se ne andrà dopo 1 secondo, ma si ricorderà per sempre di odiarvi.

- Se il vostro blog parla di libri, non uscitevene con un post sul cinema o sui cartoni animati. Il sesso, invece, è sempre ben accetto.

- Non lasciate passare settimane tra un aggiornamento e l'altro. Abbiamo capito che avete scritto un bel post e volete che lo leggano tutti, ma era sul Natale e a desso siamo a Maggio!

- Non promettete cose che poi non date ai vostri visitatori! Se dite tra un po' metto online una certa cosa, chi vi segue si aspetterà che lo facciate. Anche adesso, in molti si metteranno anche a contare che le cose che ho scritto siano effettivamente 10.

- Non postate mai di Sabato o di Domenica! Tanto la gente vi leggerà il Lunedì mattina in ufficio, e penserà che siete degli sfigati che passano il fine settimana davanti al computer. Ok, se postate anche il fine settimana è meglio, ma a me non mi va.

- Questo è serio: non linkate pagine che non sono più online. Google se ne accorgerà, e il suo sofisticato algoritmo di ricerca vi disprezzerà a tal punto da relegarvi in fondo alla lista per qualunque ricerca effettuata. Questo vuol dire controllare di tanto in tanto che i vostri centomila link a siti amici (che molti manco vi ricordate di cosa parlano) siano ancora attivi.

- Non scrivete post pieni di boiate, solo perché vi state annoiando e non avete niente di meglio da fare. Che poi è l'idea con cui nascono tutti i blog...

Simone

22 commenti:

Anonimo ha detto...

è vero, la maggior parte dei blog personali nascono come spazi in cui riversare cazzate per ammazzare il tempo in orario d'ufficio :D

Anonimo ha detto...

Ognuno fa un pò quel che gli pare del suo blog e magari non vuole avere successo ma solo amici con cui parlare delle sue "cazzate". Altri tentano di fare informazione, altri ancora tentano di farsi notare.
Tra queste 10 cose da non fare ci sono anche consigli su cosa fare invece. Quindi un pò ti contraddici.
;D

Ti leggo saltuariamente da un pò e scrivi bene. Infondo tu sogni che ti si pubblichi qualcosa e io anche. Solo che se dovessi star dietro il blog tutti i santi giorni (perchè questo bisogna fare per studiare come far salire gli accessi) non potrei lavoricchiare e quindi pagarmi internet e quindi postare sul blog.

Se hai un blog personale non hai tutte queste pare, pensaci. Chi ti legge ti legge e pace. Chi siamo noi per criticarli. Anzi, internet forse dovrebbe essere vissuto con spensieratezza altrimenti si diventa malati.

Se parlo del mio blog non ci sono bannerini pubblicitari ma presto ritenterò google add vediamo se stavolta ci riesco a pagare almeno l'Adsl Alice. Non è che sarebbe poi una maledizione. Non trovi?
;D

Anonimo ha detto...

Confermo che la maggior parte dei blog è un'accozzaglia di roba non ben definita con sfondi da pura ed alcuni anche non decifrabili dai miei browser. E quando ci capito (per puro masochismo, tengo a sottolineare) mi domando perchè crearli. Mah.
Dell'elenco che hai stilato Simone (ehm, ho azzeccato il tuo nome? ^^''') ho capito che il mio di spazio web non emergerà mai. E visti i pazzoidi in libera uscita nella rete, mi ritengo fortunata. E' stato creato per scaricare un po' di tensione e lo uso come tale. XD Anche se non lo imbottisco di stupidaggini (almeno non penso).

Buona giornata, Cri^^

Neottolemo ha detto...

E dire che il mio testo bianco su fondo bianco l'avevo sempre ritenuto una pensata unica.
Da domani dettagliate storie di calciatori che concupiscono veline mentre corrono in Ferrari ebbri di Ferrari per le strade di Cesenatico e via, largo al successo!
Ma soprattutto, è vero che postando nel finesettimana perdo tutto il mio fascino? Mi seccherebbe molto...
Attendo con ansia le dieci regole per poter vendere il blog a cinesi, è il momento di fare i VERI soldi!

Saluti, Neottolemo

Anonimo ha detto...

Tutto dipende da cosa si intende per --successo--.

Se intendi "visite" allora i tuoi consigli devono essere eseguiti alla rovescia. Essere controversi è il primo modo per avere tanti accessi.

Se intendi "reputazione" allora hai ragione.

Anonimo ha detto...

Io scrivo praticamente un intervento a settimana, quando non sforno niente, giusto per risparmiarmi le boiate. Oltretutto considero il mio blog come un "biglietto da visita"; la gente che si accorge dell'esistenza del mio blog e va a farci un salto sa cosa si aspetta, ovvero sa che non parlo di tendenza o di aggiornamenti particolari. E' un blog calmo, come gli argomenti e l'autore stesso. :) I miei utenti ci tornano dopo un po' di tempo, mai giornalmente, e a me sta bene così. Non voglio che un intervento sia più importante di un altro perché più recente.
Ma dato che non ho niente da fare, posso seguire il tuo blog giornalmente, o Simone, ma non per qualche altro motivo, giusto perché non ho niente da fare. XD Scherzo!

lamondina ha detto...

Fantastico post :) Davvero!
Eppure le cose le ho fatte eh, quelle che hai detto tu.. ma non ho ancora capito se Google mi disprezza comunque oppure no!

Simone ha detto...

Aiuto, ma quanti siete? ^^

Iri: Poi ci sono anche quelli che fanno perdere il tempo agli altri, come il sottoscritto ^^

Lizzy: Più che critica, la mia, è uno sguardo ironico. E in fondo (come del resto dici anche tu) mi prendo in giro da solo. Con Adsense mi sono comprato la macchina... una bella hot-weels scala 1 a 300, di quelle che cambiano colore quando le metti in acqua.

Cri: Simone va bene ^^ Poi ci faccio un giro sul tuo blog, e vedo se è privo di stupidaggini oppure no.

Neo: Il finesettimana, quando è bel tempo, Internet è come un deserto. Resistono solo quelli che giocano ai giochi online, ma non credo visitino il tuo blog. ^^

Luca: Perfettamente daccordo.

Fede: Si che hai da fare, devi ancora leggere tutti i miei ebook!

Lamondina: Grazie dei complimenti. Credo che i blog di blogger siano avvantaggiati, visto che appartiene a google. Se hai splinder, peggio per te ^^

Grazie di nuovo a tutti!

Simone

Anonimo ha detto...

io adoro vedere che il contatore del mio blog si eleva al quadrato ogni giorno! è una soddisfazione grandissima! faro' di tutto per superare il MILIARDO di presenze entro il 2007 e andare finalmente in TV visto che non ci sono riuscita come velina :)!!!
any case mie cari Blogghisti ve ne consiglio uno che per me è IL BLOG PER ECCELLENZA UN VERO DIARIO IN RETE : BLONPRIDE!! NON AVETE IL LINK?? VENITE A PRENDERLO DA ME ( ALTRO MODO DI AUMENTARE LE PRESENZE E DIVENTARE MILIARDARIA..) cia cia
wood

Anonimo ha detto...

Diventare miliardari col blog è una cosa assurda. Non che non si possa fare, ma io sono una specie di moralista, e già reputo l'arte naturalmente gratuita (naturalmente prendetelo alla lettera), perché anche gli artisti devono campare lavorando e quindi facendo campare gli altri. Se fai l'artista, gli altri devono far campare te, e chi va a lavorare se tutti cantano, ballano, recitano e scrivono? Magari non c'entra molto col post, ma è da tanto che volevo dirlo. Anzi, appena posso ci faccio un post sul mio blog. ^^ (gatto powa!)

Simone ha detto...

Wood: Che fai, mi freghi i visitatori? Comunque bella questa tecnica, non ci avevo mai pensato nemmeno io!

Fede: Non è che sia così sbagliata, come idea. Però poi non si eccellerebbe in nessuna arte, e parte dell'essere umano rimarrebbe inespressa, no? A meno che per "artisti" non intendi certe cose che spacciano per tali, allora è ok come dici tu ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Bah, intendo solo dire che puoi lavorare pulendo i cessi, costruendo case, coltivando; guadagni e sei d'aiuto (materialmente) alla società. Mentre l'arte, e ciò che spacciano per tale, non dà pane. Non c'è quel rapporto "io do una cosa utile per te e tu ne dai un'altra per me". Non so se mi sono spiegato - non è proprio complicato, però ci si può fraintendere. Boh. Io la penso così, ma di sicuro un pensiero non cambia il mondo, anche se potrebbe.

Simone ha detto...

Ok, leggerò il post sul tuo blog quando lo scrivi ^^

Simone

Anonimo ha detto...

L'arte è ciò che ci distingue dagli animali.
Se ci si pensa non è un compito da poco. Certo parliamo di artisti veri, non presunti tali. ;-)

Ciao, dacty

Anonimo ha detto...

Salve a tutti,
volevo presentarvi in poche righe,
un gioco On-web molto curato e ben fatto !


http://www.solarempire.it/

"Solar Empire è un gioco strategico a turni, basato sul web, ambientato in una atmosfera da space-opera.
Puoi consultare la guida del gioco per vedere di che si tratta.

Solar Empire è un gioco strategico web-based di ambientazione fantascientifica, nel quale i giocatori sono capitani al comando di flotte di astronavi, commerciali e non, che lasciano la Terra per iniziare la colonizzazione di una galassia... con metodi non sempre pacifici.
Rispetto alla versione originale angloamericana, il gioco ha subito con il tempo una notevole evoluzione sia grafica che di contenuti, peraltro ancora in corso, ampliando le possibili strategie di gioco e le opzioni offerte ai singoli giocatori.
Ora è infatti possibile affrontare la galassia nei panni di un Commerciante, alla guida di una flotta di mercantili, di un Minatore che raccoglie dai sistemi stellari preziose materie prime, o di un Colonizzatore, produttore di cibo e principalmente orientato alla creazione di nuovi pianeti, di uno Scienziato sempre alla perenne ricerca della rara antimateria, di un Industriale impegnato nella fabbricazione di preziosi componenti elettronici.
E chi ha un animo meno "tranquillo" ha la possibilità di optare per i Militari, mercenari armati fino ai denti o per i Pirati, fuorilegge e rapinatori per vocazione.
Il gioco è sviluppato per avere un sistema di crescita graduale, cosicché le possibilità di un giocatore tendono ad aumentare nel corso di una partita, consentendogli di sviluppare strategie a lungo, medio e breve termine. Rende di più una carriera commerciale, con la capacità di accumulare denaro in tempi brevi, o una militare, che consente di diventare una potenza bellica nel lungo termine?
È più remunerativo dedicarsi alla colonizzazione ed alla produzione sui propri pianeti, o aspettare che siano gli altri a crearne per poi impadronirsene?
Ma in Solar Empire non c'è solo questo, bensì un insieme di diplomazia, alleanze, tattiche e tecniche. Clan rivali in lotta tra loro, sia essa un vero scontro armato o una semplice guerra commerciale, costretti talvolta a far fronte comune al profilarsi di una minaccia aliena, o della prossima esplosione di una SuperNova che mette a rischio le vite di miliardi di coloni. Intrighi e schermaglie politiche nel tentativo di riuscire ad entrare a far parte del Senato Galattico ed essere tra coloro che decidono quali saranno le leggi che regoleranno la vita nello spazio.
Tutto questo e molto altro ancora costituisce il cuore di un gioco che appassiona decine di utenti fin dalla prima comparsa della sua versione italiana."

Anonimo ha detto...

Caro "anonimo", a casa mia questo si chiama spam.
Spero che Simone voglia rimuovere il suddetto inutile post.
Ciao.

Simone ha detto...

Wow, mi hanno preso per Nazione Indiana o addirittura per Beppe Grillo (nel senso che la gente arriva e appiccica i comunicati nel commento)... sono già così famoso?

Non sono contrario alla cosa, però limitate la lunghezza e magari firmatevi!

Simone

Simone ha detto...

Scusa Dacty stavamo scrivendo insieme... dai lo lascio poi magari se mi riempiono di siti zozzi quelli li cancello (prima mi segno il link, però ^^)

Simone

Anonimo ha detto...

per me i blog non sono altro che una versione estesa delle gag di camera cafè in senso "strutturale".
e camera cafè non è altro che il surrogato della vita di tutti..una specie di "vita nella vita":dentro quella lavorativa, che occupa la maggior parte del nostro tempo, c'è quella sociale, fatta di chiacchere, stronzate, confessioni e qualche perla vagante di saggezza.
come fa un aspirante scrittore a sfruttare un canale simile?
è come figurarsi un ragazzino che, durante la ricreazione, confessa al miglior amico un'aspirazione, un desiderio che non metterà mai in pratica finchè ne parla e basta.
per me internet è fatto per comunicare tra soggetti, non per comunicare tout court.
sarò all'antica?
non lo so..immagino che non si combini granchè neanche rintanati in una mansarda, soli con la propria olivetti e privi di contatti utili..ma una via per sfondare c'è?
il buco del culo.
ti tieni nel cassetto le tue cosette finchè, per caso, fai l'incontro della tua vita con l'uomo x che ti fa fare il botto, magari prendendosi l'onere, ..l'onore.., e le dovute pecuniare percentuali, del correggere e risistemare tutto quanto.
un po' scherzo e un po' no.
penso però che internet sia un ricettacolo da opinionisti, e un luogo, in tema di visibilità, tanto gettonato perchè non occorre partecipare a casting alcuno.
chi vuole emergere per davvero scrivendo, è come il cane che si mangia la coda:o leggi di tutto, o non leggi più.
o vivi, o scrivi.
o ti informi, o te ne fotti per elaborare a modo tuo cose elaborabili dagli altri.
se vivi per scrivere vivi scrivendo, oppure, metodo che consiglierei a me stessa per non far parte di un mucchio di asociali pseudoincompresi, vivi e basta, e scrivi qualcosa verso..la fine.
lo chiamo "metodo dell'accumulazione".
ci vuole però una capacità di sintesi tutta orientale che non credo di avere.
"e quindi?"
bho! "chi ha tempo non aspetti tempo".
ma vale solo per la diaristica psichedelica,tipo melissa p o sadodarkettone..per gente che non ha paura di mostrare anche il culo, fisicamente parlando, o per qualche new beppe grillo..per GENTE, insomma.
non credo che il mondo della letteratura abbia bisogno di romanzi tratti da sms o di nuovi savonarola buoni per il teatro, bensì di novelli pensatori coi controcoglioni.per cui, vi auguro buona scrittura, ovunque vogliate promuovervi.

Simone ha detto...

Post interessantissimo... mi farebbe piacere sapere come ti chiami, anche un nome inventato per distinguerti dagli altri anonimi ^^

Simone

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

imparato molto