Le storie che sarebbe bello che nessuno scrivesse mai più.

Per spiegare di cosa sto per parlarvi mi bastano due righe: vi è mai capitato di leggere un libro o di vedere un film e di trovarvi di fronte a una di quelle trame che vi fanno pensare: oh no, ancora questa storia! Immagino di sì, no?

E allora rieccovele tutte qui, in un'unica raccolta.

La ragazza cozza sfigatissima che però diventa bella e allora ha successo nella vita e si tromba chi gli pare (vale anche se è già bella ma fa la mignotta o se pronuncia male le vocali). C'è un altro film al cinema con questa identica trama proprio adesso, ed è secondo in classifica solo perché qualcuno ha fatto uscire il film di Natale un mese prima.

Il ragazzo brutto e sfigato che si scopre che è bello dentro e allora ha successo e tromba pure lui. L'unica cosa degna di nota in questo mare di noia è che queste storie ci fanno capire come nell'opinione comune la bellezza interiore femminile non serva a nulla. Cosa che in effetti è vera.

Storie in cui il povero s'innamora della principessa i cui genitori sono contrari al loro matrimonio: va bene in qualsiasi epoca e con qualsiasi separazione sociale, e che alla fine muoia lui, lei, nessuno o entrambi qualsiasi conclusione di questa storia abusata e noiosa è già stata esplorato infinite volte. E da autori più bravi di voi.

Storie in la ragazza povera s'innamora del principe i cui genitori faranno di tutto per far avvenire il matrimonio o almeno per fargliela trombare (le storie classiche sono un po' sessiste, dite?): anche qui qualsiasi epoca e classe fa lo stesso, solo che in questo caso se alla fine fate morire qualcuno a nessuno piacerà il finale.

Storie di guerra in cui un militare s'interroga se sia giusto o sbagliato combattere e poi eccetera eccetera e due palle così: una volta tanto ci aspetteremmo una conlcusione diversa o un punto di vista meno scontato... anche se una storia che dice che la guerra è giusta col protagonista che prende e ammazza tutti oggi come oggi non piacerebbe gran ché. E poi è roba vecchia anche questa.

Storie in cui il protagonista è traumatizzato da un evento drammatico che (guarda caso) dovrà affrontare nuovamente: tanto se supera la cosa è scontato mentre se non lo fa non si capisce perché avete scritto una storia del genere. E se il trauma si è verificato da bambino e comprende la paura dell'altezza a forza d'idee scontate avete fatto Tombola.

Storie fantasy in cui il protagonista deve recuperare degli oggetti per sconfiggere il male supremo: m'immagino la Rowling nel suo studio con le sedie di diamante e i computer di platino (sono anche più veloci, sapete?) intenta a discutere col proprio agente.

TRANQUILLI IL LIBRO NON L'HO LETTO NON CI SONO SPOILER:

- No perché cioè m'è venuta in mente 'sta cosa 'na cifra impicciata che per gli ultimi due libri Harry Potter va in giro a cercare 'sti oggetti strani 'na cifra maggici che poi messi tutti insieme gli servirebbero a sconfigge' quell'infame de Voldeminchia... e poi no cioè insomma alla fine se scopre pure che Harry Potter è gay, fico no?

- Hmm... no no no no no no! Non è abbastanza originale: ci sono già dei personaggi fantasy gay (gli Hobbit Dildo e Frocio Baggings). Il resto però va benissimo.

Storie in cui un gruppo di persone ha a che fare con un mostro/killer/alieno/pazzo/fantasma che li uccide a turno uno dopo l'altro: ma non restare da soli no, vero? E altri commenti su questo genere di storie me li tengo per uno degli articoli delle idee stupide che copiano tutti.

Qualsiasi complotto governativo sventato da adolescenti.

Storie con cani che pensano come le persone e anzi in genere sono più intelligenti (e se è un film recitano anche meglio).

Competizioni sportive in cui il protagonista parte orrendamente svantaggiato ma poi vince perché ci crede. E se è basket l'ultimo tiro verrà fatto allo scadere del tempo.

Storie di arti marziali in cui una persona ne picchia dieci tutte insieme e il giorno dopo nemmeno ha i lividi.

Film con persone vestite da scimmie o con scimmie vestite da persone. Insomma niente scimmie.

Storie sulla Seconda Guerra Mondiale: cioè, ok, dopo tante e tante interpretazioni e rivisitazioni siete davvero sicuri che il vostro punto di vista sia interessante? Ancora, visto che probabilmente all'epoca non eravate neanche nati, siete così sicuri di avere un punto di vista?

E per favore, se è un documentario non fate che ogni volta che si vede Hitler la telecamera zooma su una foto in bianco e nero con una musica che ricorda la morte. Che era cattivo l'abbiamo capito.

Simone

23 commenti:

White Boar ha detto...

Uaz uaz uaz Dildo e Frocio Baggins!!! :))

Premessa: son d'accordo con te, infatti la tv non la guardo.

Però però però.

Se vuoi fare un certo mestiere (tipo lo sceneggiatore), devi vendere quello che scrivi. Se lo devi vendere, deve essere vendibile al grande pubblico. Se tu fai un corso di sceneggiatura, la prima cosa che ti dicono è: esistono 8 tipi di storie. Tu dici: sì, solo 8 tipi, ma siamo matti? Poi pensi a tutto quello che gira sugli schermi e ti rendi conto che è vero. Ti dicono: la struttura di un telefilm è questa. In tutte le puntate la sequenza è la stessa (es: il tenente Colombo, che va in onda da almeno trent'anni). In qualsiasi telefilm di qualsiasi serie in tutte le puntate a metà c'è uno stacco con il tramonto sul mare o i grattacieli di new york di sera o qualcosa di simile. Eccheccazzo, in tutte le puntate? Non è possibile. Poi ci fai caso e scopri che è vero.

In sostanza: solo in pochi si accorgono che l'idea è sempre la stessa, che la struttura è sempre la stessa, che i tipi di storie son sempre gli stessi. La maggior parte del pubblico è in grado di guardare "Karate Kid" e "Il ragazzo dal kimono d'oro" senza cogliere una vaga somiglianza ;)

E il già visto, quando anche salta agli occhi, non disturba, anzi è rassicurante, soprattutto per chi sborsa i soldi per la produzione.

Non mi stanco mai di fare l'esempio di Dallas e Dinasty, che erano identici, e hanno avuto un successo enorme tutti e due.

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Quello che dice Simone succede, eccome, ma soprattutto nei film.

Io non vedo la tv in generale, vedo solo alcuni programmi che m'interessano (molti su sky). Però, film a parte, alcune sit-com hanno idee davvero belle e abbastanza diverse, come in Scrubs, Will & Grace, e non so quali altri, che, se si ripetono, lo fanno al massimo nel proprio ambito (per Dr House, per esempio, hanno esaurito le idee e si vede: un malato normale nasconde una malattia rarissima e impossibile da curare se non all'ultimo momento, oppure un tale con un morbo mai visto risulta avere solo un raffreddore, e a fine puntata tutti sono felici e contenti e la situazione complessiva dei personaggi si sviluppa dell'1% per puntata, finché non influiscono esigenze del cast, allora succede che uno muore o parte).

Anonimo ha detto...

Bellissimo, mi ricorda certi film pessimi che ogni tanto danno in tv il pomeriggio (e la cosa terribile è che a volte li trasmettono in prima serata)!

Mi sa che le hai messe quasi tutte le trame di cui non ne possiamo più, però manca il filone natalizio.
Quello su Babbo Natale che esiste davvero, e quello della bambina che con la sua dolcezza intenerisce tutti e risolve situazioni sentimentalmente tragiche, o giù di li insomma.

Sono molto carini e divertenti questi post (questi sulle storie che copiano tutti e sulle idee stupide)
Ciao :)

Anonimo ha detto...

Simo, hai dimenticato la storia in cui il buono è troppo buono, gliene fanno di tutti i colori e lui subisce senza fiatare. Poi a un certo punto se la prendono con un suo amico/parente e allora si incazza come una bestia, diventa troppo cattivo e ammazza tutti. Insomma i film di Stallone, Seagal, Schwarzy, i telefilm di Walker Texas Ranger, ecc.

Vale anche la versione sportiva, tipo Rocky, e se è impregnata di sentimento patriottico (tipo USA contro Sovietici, Musulmani, Cinesi, ecc.) meglio ancora.

Della tua serie "Competizioni sportive" esiste anche la variante in cui il canestro dell'ultimo secondo lo segna un licantropo.

Non sapevo che la Rowling parlasse in romanesco, dal cognome pensavo fosse più delle parti di Bergamo.

Ciao, dacty

Unknown ha detto...

Già, già, altre categorie che hanno fracassato le palle le ho elencate anch'io a questo post: http://mcnab75.livejournal.com/53482.html
C'è da dire che è anche difficile essere del tutto originali. So che molti scrittori si orientano poi a copiare i filoni che vanno di moda.
Così abbiamo le repliche di Moccia, quelle di Dan Brown, quelle di Saviano (che vanno per la maggiore, ultimamente).
La cosa micidiale è che spesso vendono!
Gli originaloni a tutti i costi non sempre sono da promuovere. Però alcune storie iper-utilizzate hanno davvero scassato 'u cazz!
Su tutte quelle fantasy con gli eroi che devono recuperare l'oggetto magico guidati dal mago saggio e dal nano brontolone. Che paaaaaalle!

Tra l'altro: i film sono più ripetitivi dei libri, facci caso...

Anonimo ha detto...

è un post molto generalista.
dovresti saper che in realtà i plot, "le storie", in verità sono poco meno di una dozzina.
e sono state tutte inventate e scritte da Omero.

Anonimo ha detto...

In quanto sceneggiatrice sono costretta a quotare angra, e in quanto persona fermamente convinta che l'unico individuo pienamente in diritto di chiedere danni allumanità intera per plagio conclamato sia Omero quoto pure caino!!!:D
Simone, io una cosa non l'ho capita tanto bene: il tuo blog si chiama 'Lo scrittore emergente', eppure quando spari a qualcuno che non siano i tuoi critici, non dai consigli su come non farsi pubblicare o non parli bene di libri di emergenti, parli di (a tuo avviso...) brutte idee cinetelevisive o di libri che secondo te sono inutili...
Perché la prossima volta non trovi il modo di parlare davvero male di un brutto libro che hai letto?
Per esempio. L'Italia è piena di illustri esempi di scempiaggini.
Ora, se tu ti prendessi la briga di leggere l'opera omnia di Alessandra Appiano e spiegare al mondo, partendo da lei, come non si scrive la letteratura chick-lit, penso che mi sperticherei a furia di applausi al tuo indirizzo!!!:D
Però non vale parlarne male a priori, eh. Prima questi capolavori si leggono. Se te ne rimane la voglia... Perché una volta letti, ti chiedi davvero se valga la pena parlarne in qualunque senso...

Anonimo ha detto...

Ops.Refuso. Dove scrivo 'di brutti libri che secondo te sono inutili' dovevo scrivere 'di libri che secondo te sono brutti o inutili, ma che non hai mai letto...'
Almeno, questa è la sensazione che ho avuto io. Magari mi sbaglio.
Però vorrei davvero vederti scrivere qualcosa contro un libro ignobile che vende tanto e che hai letto dall'inizio alla fine, come per esempio un brutto libro dell'autrice citata in precedenza...!

Simone ha detto...

Angra: infatti la struttura è sempre quella e va anche bene... sono le idee che dovrebbero rinnovarsi, no?

Federico: sì nei film è più evidente... ma è pieno di romanzi thriller o storielle d'amore fatte cono lo stampino, no?

Nick: grazie per i complimenti... e magari sotto Natale faccio un post "le storie di Natale più brutte" o qualcosa del genere ^^.

Dacty: ciao, e grazie ancora per la segnalazione su P2PForum!

Alex: che essere originali sia difficile è fuori di dubbio. È proprio questa l'idea, no?

Caino: effettivamente ci sono dei temi standard che si ripetono (i Topoi greci che credo intendessi tu, appunto) ma a parte che secondo me ogni tanto ne esce uno nuovo le storie che si possono sviluppare da questi temi non credo siano un numero limitato.

Per fare un esempio da quel che so uno dei temi più importanti è il ritorno. Su questo si possono costruire vari miti greci, la storia di Lassie, gli Aristogatti e un milione di altre storie con personaggi e ambientazioni differenti.

Simone

Simone ha detto...

Giuliana: di quali libri ho parlato male (vabbe', a parte di tutti in generale ^^)? Se ti riferisci a quelli che "non mi pubblicherebbero" in realtà quasi tutti sono tra i miei libri preferiti e almeno due di quelli che ho distrutto mi hanno spinto a voler fare lo scrittore.

Avevo già pensato di inaugurare la rubrica "i libri brutti che vendono tanto", però mi frena il fatto che è un po' una mania degli autori emergenti quella di parlar male degli autori che invece hanno sfondato.

Insomma già pensano tutti che scrivo male, che sono acido, permaloso e non accetto le critiche, ci manca solo che sembro pure rosicone.

Però quando sarò a corto di idee di sicuro lo farò ^^.

Simone

Anonimo ha detto...

Mi riferivo ai libri che bisognerebbe avere letto per fare gli scrittori, per esempio!!! ;-P
Comunque a proposito di questa frase: 'ma a parte che secondo me ogni tanto ne esce uno nuovo le storie che si possono sviluppare da questi temi non credo siano un numero limitato' mi trovi in totale disaccordo. I temi non sono illimitati, e così le idee.
A parte che non è l'idea a fare una buona storia, un'idea è giusto l'inizio. Poi devi cominciare a costruire tutto intorno all'idea la trama, la struttura, i personaggi...
E a questo punto io ti dico che anche una storia già sentita un milione di volte, se raccontata con personaggi credibili, con motivazioni buone, e soprattutto che creano empatia con lo spettatore (posso entrare in empatia persino con un serial killer, se mi viene costruito un buon personaggio, con un lato umano che me lo avvicina...), è una storia che ha una sua dignità.
Poi sulla qualità o meno di ciò che passa al cinema o in televisione, o che si vende in libreria, potresti aprire un post a parte. Posso darti ragione se mi dici che il gusto estetico degli spettatori sembra essere finito nella tazza del cesso. Anche se onestamente mi chiedo 'ma siamo sicuri che lo spettatore o il lettore medio abbiano effettivamente avuto, un tempo, un gusto estetico?'
Io ho l'impressione che alcune storie non siano fatte per il palato di chi si ammassa fuori dai cinema, o di chi si siede davanti al televisore, o di chi si compra un best seller 'perché se lo sono letto tutti, e poi ne ha parlato anche Costanzo...'.
Oltretutto ho anche l'impressione che il mio gusto estetico cozzerebbe piuttosto e anzichenò contro il tuo: ho la sensazione che i nostri gusti siano agli antipodi!!!
Ma invece di prendertela con le storie di cui non ne possiamo più, facendo davvero un post generalista, dovresti prendertela con le brutte storie di genere che ci vengono propinate in virtù di un filone che parte da una storia (film o libro non importa) più o meno azzeccata. Quello sì che sarebbe un post interessante. Magari un po' troppo serio visto lo standard dei tuoi post, ma sicuramente avrebbe un sapore meno qualunquista!!!:D

Comunque dai post precedenti che ho letto non ho avuto l'impressione che ci tenessi a non sembrare uno scrittore emergente sfigato che se la prende con chi ha successo scrivendo cose indegne... Anzi, pensavo che scrivessi quello che pensi a prescindere, fregandotene di quello che il lettore occasionale potrebbe pensare di te...
Però... Vediamo un po'... Ecco! Potresti aprirti un altro blog, anzi, potremmo aprire un blog collettivo. Lo intitoliamo IL LETTORE ESIGENTE, così siamo a posto e sparliamo quanto ci pare dei libri di cui abbiamo il sacrosanto diritto di sparlare:

1 perché abbiamo speso soldi per acquistarli;
2 perché non è bastato spendere soldi: abbiamo anche perso ore di tempo prezioso per leggerli. Ore che avremmo potuto dedicare a cose migliori, non so se mi spiego!!! ;-P

Anonimo ha detto...

Mi trovo d'accordo con Giuliana su molte cose per esempio quando parla che le idee anche se sempre le stesse ma ben sviluppate possono creare un buon prodotto.
Probabilmente è tutta là la storia: la psicologia dei personaggi, l'eventuale evoluzione il modo in cui l'autore sa farti affezionare alla storia e ai personaggi.
Anche una trama banale può sembrare qualcosa di diverso.
Per il secondo punto cioè se decidete di aprire un blog chiamato il lettore esigente mi metto in coda pure io. Ne avrei da raccontare di storie di libri nefandi che mi sono costati pure tanto!

Simone ha detto...

Giuliana: ah è vero quei libri me li ero proprio scordati ^^.

Credo anch'io che siamo di gusti opposti, e anche su questa storia delle idee non credo che andremo mai daccordo. Per esempio l'idea dell'uomo con superpoteri è quella che è e siamo daccordo, ma puoi inventarti sempre un super-eroe nuovo anche in funzione della tua epoca. Per cui il "tema" è quello ma l'idea può essere nuova.

Per dirne una siamo passati da Ercole a Superman a Robocop, che è la stessa cosa ma con delle differenze importanti perché danno l'idea del mondo in cui nascono certe storie.

Detto questo bella l'idea del lettore esigente, ma ho già detto che dopo il secondo (eventuale) libro del blog vorrei smettere di parlare di libri e letteratura.

Michela: sì infatti a quella cosa dell'idea che può essere più o meno sviluppata non ci avevo pensato.

Per lo scrittore esigente come vedi il posto è ancora vacante ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Simone, per fortuna non hai deciso di fare lo scneeggiatore emergente ma ti limiti a fare lo scrittore emergente... Con la gente che insegna le tecniche di sceneggiatura avresti avuto poca vita!!! ;-P
A proposito...
Tu continui a citare esclusivamente eroi che alla fine della storia non cambiano di una virgola le loro caratteristiche. Superman. Ercole. E via dicendo.
Insomma, la tua critica si fossilizza esclusivamente su un tipo di storia in cui non è prevista l'evoluzione psicologica del protagonista.
E continui, tra l'altro, a parlare di cinema. Posso fare il tuo mestiere, e parlare di una donna che ha creato dei personaggi senza una evoluzione psicologica (a parte in vecchiaia... D'altra parte può capitare...)? Aghata Christie.
Prendi i romanzi in cui il protagonista è Hercule (aridanghete...) Poirot.
Poirot non cambia mai.
Questo perché siamo nel giallo: quindi genere.
Allora, la tua spiegazione non tiene conto di un fattore.
Quando si parla di un determinato genere esistono degli stilemi che vanno rispettati.
Non ci si può lamentare perchè nel giallo c'è sempre l'omicidio, l'indagine e la scoperta del colpevole (e qualcuno che indaga, of course...).
D'altronde non ci si può lamentare se Superman salva sempre la Terra, o se la nostra storia d'amore quando è drammatica finisce con la morte di uno dei due, o con i due che si lasciano, oppure se è commedia finisce inevitabilmente con i due che finiscono insieme dopo una serie di peripezie più o meno divertenti...
Solo che chi sceglie di fruire di queste storie lo sa bene, e non chiede qualcos'altro a chi gli propina le storie.
Se poi vuoi farti quattro risate, a me piacciono molto le storie di genere. Mi piace anche vedere la commistione di generi, ma quando mi trovo davanti una buona storia, che mi prende, anche se l'ho già sentita più e più volte (e credimi se ti dico ch eper me sta diventando molto difficile non avere già letto-visto-sentito qualcosa anche quando esco dal genere e mi affaccio alle storie mainstream... Per non parlare dello stile), io sono appagata lo stesso. Non ho visto o letto una storia che mi ha detto qualcosa di nuovo, magari ha solo ravvivato una serie di sensazioni che ho già provato decine di volte, ma alla fine in quella storia ho creduto fino in fondo. E tanto mi basta.
Il problema me lo pongo nel momento in cui vedo una storia in cui non riesco a credere nemmeno per cinque secondi.
Ma i motivi per cui non ci credo possono essere indipendenti dalle trovate banali.
Anzi. A tutt'oggi, sapendo bene che dietro Dart Vader c'è tutta una psicologia, ossia è il padre di Luke Skywalker (cosa che probabilmente Lucas ha cominciato a pensare nel secondo film, perché tutta questa introspezione sul cattivo in quello che è stato il primo capitolo uscito al cinema di Guerre Stellari non c'è...), io rivedo molto più volentieri il capitolo rinominato Una nuova speranza. Forse faccio un'eccezione per L'impero colpisce ancora, ma non mi appaga molto... Nonostante ci sia la scoperta fondamentale.
Come rivedo sempre volentieri i primi tre Die Hard... Oddio, forse il terzo un po' meno volentieri. O tutti i capitoli di Indiana Jones.
Siamo nel genere. Ma è un genere che pur non avendo nulla che possa davvero stupirmi, perché i suoi stilemi sono rispettati, a me piace. Se trovassi un action movie in grado di farmi divertire come Trappola di cristallo, potrebbe raccontare anche una storia trita e ritrita... Ma stai sicuro che starei attaccata alla poltrona a vederlo fino alla fine!!!
(per contro sono stata capace di vedermi un filmetto belga come Totò l'heros e di farlo vedere a quattro 'uomini veri uomini sinceri costringendoli persino alle lacrime'... E non è una storia d'amore, bensì la storia di un uomo che si vendica del suo nemico giurato rubandosi la sua morte... Ti piace questa come idea?:D)
Quindi... Mi sa che hai ragione. Non sono d'accordo con il tuo post e non lo potrò mai essere fino a che parlerai di storie che nessuno dovrebbe scrivere più in luogo delle brutte storie che non avremmo mai voluto vedere, facendo magari nomi, cognomi e persino recapiti degli autori (una legnata in testa o una gomma bucata a certa gente non farebbe male davvero!!!)
Ora ho finito. Devo muovermi a scrivere la mia sceneggiatura. Che francamente non saprei nemmeno catalogare, ma a ben guardare tra le storie che sarebbe bello che nessuno scrivesse mai più, forse riusciamo a trovarle un capitolo apposta!!! :D

P.S.- scusa i pistolotti, cerco quasi sempre di non prenderti sul serio e di evitare di scrivere post troppo sentiti... Ma ogni tanto ci vuole!!!;-P

Anonimo ha detto...

Macché Omero, tutto è già stato scritto nell'Epopea di Gilgamesh, compreso il topos del viaggio formativo dell'eroe, la ricerca di oggetti magici assortiti e lotta contro bestiame mitoligico vario e assortito.
Omero si è limitato a copiare e adattare, come tutti gli altri scrittori fanno da tremila anni a questa parte.

Simone ha detto...

Giuliana: effettivamente devo darti ragione. Forse mi sono un po' fissato con la mia idea dello scrittore che deve per forza (se mai fosse possibile) dire o dimostrare qualcosa di nuovo, mentre il mondo della scrittura è molto più vasto e ci sono anche gli esempi che dici tu con storie che seguono certi stilemi ma in maniera così impeccabile da trovare comunque una collocazione importante.

Sempre negli esempi che hai fatto trovo comunque un "qualcosa" di geniale: la rappresentazione della fantascienza senza precedenti di Guerre Stellari, il protagonista carismatico di Die Hard... insomma ci rifletterò un po' sopra (che poi è lo scopo con cui nascono i miei post).

Per le brutte storie che non dovevamo vedere sicuramente avrei materiale per 100mila post, rifletterò anche su questo.

I pistolotti mi piacciono molto, anche perché il blog alle volte rischia di essere troppo focalizzato sulle mie idee mentre mi piace leggere anche il punto di vista degli altri (anche se forse non do proprio questa impressione ^^).

Fabbiuzz: però ai tempi di Omero non c'era il copyright... credo che si limitassero a scene del tipo "ecco è quello che mi ha copiato l'idea!" e giù mazzate.

Simone

Anonimo ha detto...

@ Giuliana: ammazza, quanto scrivi! Si vede che è una professione. A proposito di questo (scusa se approfitto in casa tua, Simo) ci diresti qualcosa di te? In senso professionale, ripeto, prima di essere frainteso...

Cioè, non è che tutti i giorni mi capiti di interloquire con una persona che faccia un mestiere così creativo e particolare.
Niente dettagli chiaramente, solo qualche informazione (anonima) sul tuo lavoro. Se ti occupi di film, telefilm, ecc., cose di questo tipo.

Grazie.
Ciao, dacty

Anonimo ha detto...

Scusa, Simone, se mi approprio per qualche riga del tuo spazio.

@dactylium: sono ormai 7 anni, tra scuole, corsi e lavori svariati (e sempre saltuari, perché la precarietà fa parte del mestiere...) che cerco di fare la sceneggiatrice. Ho lavorato, pagata, soprattutto per la televisione, come dialoghista di soap. Anche se non è il mestiere a cui aspiro. Ho scritto un paio di documentari, qualche cortometraggio che stranamente riceve fondi e pare interessare, qualche soggetto cinematografico che in Italia non troverà mai sbocchi per un problema congenito del cinema italiano (si producono 50 film all'anno, generalmente con fondi ministeriali assegnati a case di produzione grandi che propongono sepre gli amici degli amici al ministero...), ma che ogni tanto è utile come sempio di quello che sono in grado di fare. Ora sto scrivendo un lungo indipendente che sarà girato l'anno prossimo, come cosceneggiatrice. Bella esperienza, anche perché lavoro con un bravo sceneggiatore che a furia di correggermi mi sta mettendo in croce ma mi sta insegnando (o facendo riscoprire...) una serie di cose che qualche volta rischio di dimenticare.
Quando ho bisogno di soldi lavoro in un call-center, naturalmente, e quando mi avanza tempo scrivo anche narrativa. Il prossimo anno pubblicherò il mio primo romanzo. Questo è quanto.
Anzi, no. Va da sè che per fare tutte queste cose (narrativa a parte, ma in fondo neanche tanto) ho dovuto leggere, studiare, imparare una serie di nozioni, tecniche e trucchetti che spesso controvoglia sono costretta ad utilizzare. Sulla questione genere... Al corso Rai ci hanno rotto le scatole talmente tanto che ormai abbiamo il genere fuori dagli occhi!!! (io ho le storie noir fuori dagli occhi, tanto che per esorcizzarle sto cercando di scriverne una che mi soddisfi, poi mando il noir a quel paese e riprendo a scrivere commedie...)

Fine OT, Simone, riprendi pure.

Simone ha detto...

Ecco adesso tutti i miei lettori andranno sul blog di Giuliana che in confronto a me è una specie di scrittrice superstar ^^. Ma vabbe' vengo anch'io dai.

Simone

Anonimo ha detto...

Veramente non credo di avere un blog utile quanto il tuo, per uno scrittore emergente. Parlo talmente poco delle tecniche di sopravvivenza per scrittori emergenti, tantomeno per aspiranti sceneggiatori...
Anche perché non ho aperto un blog con quello scopo!
Insomma, non ti faccio concorrenza diretta... Se la gente (pure io...) viene sul tuo blog sicuramente lo fa per leggere il tuo punto di vista sulla scrittura. Che è magari non condivisibile, ma divertente!!! ;-P

Anonimo ha detto...

@ Giuliana: ti ringrazio della risposta, molto interessante, non solo dal punto di vista professionale ma anche sul piano, per così dire, umano, cioè corsi, preparazione, studi per un mestiere che credo tu debba particolarmente amare benché precario e magari "svilito" dai soliti intrallazzi dell'Italietta nostra.

Ti auguro un sincero In bocca al lupo per realizzare le tue aspirazioni. Almeno sai ciò che vuoi. ;-)

Se poi dovesse servirti uno sceneggiatore per parodie di film, ti consiglio un tale Simone che, quando si tratta di dissacrare certe opere, è imbattibile... ^^

Ciao, dacty

Anonimo ha detto...

Effettivamente... Uno dei miei vecchi sogni da sudentessa alla scuola di cinema è sempre stato riscrivere totalmente i dialoghi del film Il falcone maltese...
Un noir anni '40 con protagonista Humprey Bogart, che con il doppiaggio italiano diventa indegno di essere visto. Magari se un giorno mi viene voglia di riscriverlo mi faccio dare una mano da Simone. Tanto siamo nella stessa città...! :D

Simone ha detto...

Giuliana/Dacty: non mi ci vedo molto a sceneggiare film, credo che nel giro di 1 settimana litigherei con tutti. Però se mai qualcuno comprerà i diritti di un mio libro intascherò i soldi e dirò anche che è venuto bene. ^^

Simone