Non è tanto importante di cosa parlate, ma almeno parlate di qualcosa.

L'idea per questo nuovo capitolo del corso di scrittura avanzato è nata quando ho avuto la bella pensata di invitare i visitatori del blog a partecipare a un sondaggio. Il sondaggio funziona ponendo una domanda, e offrendo una serie di possibili risposte tra le quali chi vuole può scegliere semplicemente cliccandone una (visto che nel corso avanzato non volevo spiegare cose elementari ^^). A fine tempo limite (avevo messo un mese) restano i risultati nonché una graziosa sensazione di aver sprecato inutilmente il nostro tempo libero.

La domanda era la seguente: diventerò mai uno scrittore famoso?

Ed eccovi i risultati:

Secondo me sei già affermatissimo! 10 (15%)
Credo proprio di sì! 10 (15%)
Forse, ma è difficile. 23 (35%)
Non penso proprio, mi dispiace. 5 (7%)
Mi auguro sinceramente di no! 16 (25%)


E vi risparmio di ripetervi per l'ennesima volta la battuta su chi ha risposto mi auguro di no (che comunque troverete nell'eventuale secondo libro del blog).

Commentando questi risultati, uno dei miei lettori (non ricordo però quale dei tre) mi ha fatto notare come a parer suo il giudizio su di me fosse generalmente di amore o di odio. Se devo proprio dire la mia, nei risultati del sondaggio io ci ho visto più un'indecisione generale, ma per non perdere completamente il senso di quello che voglio dire darò comunque retta al mio amico commentatore: i giudizi nei miei confronti sarebbero insomma positivi o negativi, con poche vie di mezzo.

Sondaggio o non sondaggio, credete che sia possibile una cosa del genere? Sono davvero un autore costantemente in bilico tra il successo assoluto e la distruzione totale? Io penso di sì, ma non solo: penso che la stessa cosa si possa dire per tutti gli scrittori: ti piace quello che dice quello lì? Sì, lo adoro e me lo farei. Oppure: no, mi sta sulle palle e magari more. La cosa strana è che ho la sensazione che molti partano già con l'idea di volerti amare o odiare ancora prima di leggerti, e che analizzando quello che hai scritto cerchino semplicemente di giustificare la loro presa di posizione iniziale.

Ecco, siamo passati dal corso avanzato alla filosofia più complessa, se non addirittura alle solite pippe mentali che non portano da nessuna parte? Non necessariamente, visto che secondo me c'è una ragione precisa e ben identificabile che stimola questo atteggiamento di attrazione o repulsione nei lettori. Ed è semplicemente l'argomento di cui stiamo parlando.

Le persone si avvicinano a quello che scriviamo per tantissimi motivi, ma uno dei più importanti è che sono attratte da quello che abbiamo da dire. In sostanza gli esseri umani hanno i propri interessi, e cercano sempre nuove occasioni per approfondirli. E l'approccio a questo approfondimento non è mai passivo, ma ognuno ha già delle proprie idee ben precise che si trova di continuo a dover mettere in discussione oppure a difendere.

In fin dei conti io in questo blog racconto il mio punto di vista sull'editoria usando un tono vagamente ironico (per usare un eufemismo) e questo mi fa pensare che le persone a cui interessa sentir parlare di libri in maniera diversa dal solito (o forse nella solita maniera, visto che tutti questi scrittori entusiasti io non li vedo) saranno portate ad apprezzare il mio blog. Si porranno insomma di fronte a quello che scrivo in modo positivo, perdonando l'incredibile sequela di cazzate che sparo abitualmente.

Alla faccia del corso avanzato, vero? Ho appena scoperto l'acqua calda eppure... eppure non mi pare che questo discorso sia ovvio per tutti, visto che il difetto che accomuna la semi totalità degli autori emergenti è solo e soltanto questo: la devastante mancanza di idee. O meglio (visto che non voglio credere che tanta gente scriva senza nulla in mente) la mancata espressione delle proprie idee.

Quali sono infatti le storie tipiche da scrittore emergente e in cosa vanno a impelagarsi gli aspiranti nuovi autori famosi? Vi piacerebbe tanto saperlo, vero? Vorreste che ve lo dicessi subito, eh? E invece ne parleremo in un altro post, che questo sta andando troppo per le lunghe.

E poi mi serve un po' di tempo per inventarmi qualcosa ^^.

Simone

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Mai pensato che oltre a estremo odio e d estremo amore,ci possa essere anche il cadere nell indifferenza??
non e' comunque il mio caso

Glauco Silvestri ha detto...

Beh, secondo me diventerai uno scrittore famosissimo... ma solo per il tuo blog!!! hihihihihihihi ^_^

Redazione ha detto...

Ciao Simone!
Ho pubblicato un breve post riguardante il tuo blog.
Scrivi cose davvero molto interessanti, complimenti ;)
[url]http://promessedautore.blogosfere.it/[/url]
Camilla

Simone ha detto...

Anonimo: credo che si cada nell'indifferenza più facilmente se si sceglie l'argomento "sbagliato"o (come dicevo nel post) se non si sceglie affatto. Tanti libri o tanti blog io li guardo appena perché semplicemente non mi "arriva" nulla e non capisco di cosa trattano... sempre se trattano di qualcosa.

Gloutchov: guarda, se fosse davvero possibile non mi dispiacerebbe affatto. Come dico già da tempo prima o poi chiuderò qui per aprire un altro blog, e poi un altro... insomma il blog come "libro" moderno non mi pare male.

Camilca: ho visto, grazie! Adesso vi linko, ciao!

Simone

Unknown ha detto...

Io sono convinto che gli scrittori emergenti che possono nutrire qualche speranza di successo sono quelli che hanno delle storie da raccontare.
Alla gente poco importa di sfigatissime storie autobiografiche, o di pallosissimi aneddoti sulla vita in ufficio (a meno che non siano davvero particolari e divertenti!)
I lettori hanno bisogno di leggere storie, di stimolare la propria fantasia, magari condendo il tutto anche con qualche "morale di fondo".
Tu sei uno dei pochi emergenti che cerca di raccontare storie originali.
Magari questo a qualcuno sta sul cazzo.
Forse tante persone cercano solo l'ennesimo clone di uno scrittore che già apprezzano.
In realtà sono pochi i lettori che "rischiano" nello scegliere qualcosa di nuovo, affidandosi più facilmente ad autori già noti.
Anche per questo è così difficile "emergere", pure se si scrive bene!
Però continuo a sperare che un domani chi ha davvero qualcosa da raccontare venga premiato, altrimenti potremmo smettere anche subito di tenere questi blog...

Il zappatore ha detto...

Blog come libro moderno? Io continuo a preferire la carta...continua guarda che hai delle potenzialità enormi: Ho letto i primi capitoli del libro dei gatti e non sono per niente male...la trama non mi piace ma il modo in cui l'hai scritto è magistrale

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Hm, anch'io la penso così, la gente passa dal tuo blog, dà un'occhiata e poi decide se insultarti o seguirti fino alla morte... Ma solo a causa di un'idea primordiale radicata nell'animo, che ha atteso solo fino a questo momento. XD Sembra una presa per il culo, ma non lo è! Penso che per avere utenti devi essere disposto ad accettarli come amici. Quindi trattarli come tali, prendere *davvero* in considerazione quello che dicono, interessarsi a loro ecc... Anche a costo di dover elemosinare le visite su forum e blog altrui. ^^

Se non stai simpatico ad alcuni utenti è perché, lo credo anch'io, colla tua ironia dài sui nervi a qualcuno. A tutti piace sfogarsi, ma quando sono gli altri a farlo, a pochi piace stare a sentire, credo...

Simone ha detto...

Alex: hai proprio ragione, speriamo che sia così. Ma anche l'aver detto qualcosa attraverso il blog non è da buttare, per come la vedo io.

Qui ci vuole un altro post! ^^

Carmelo: preferisci la carta però il blog lo segui lo stesso! E la mia idea è un blog che diventa un libro che puoi far girare come ebook ma anche stampare o semplicemente mandare a un editore "vero" e sperare che te lo pubblichi. Insomma un amalgama di cose che già esistono.

E grazie per il bel complimento!

Federico: se non ricordo male lo spunto per questo post me l'hai dato proprio tu con un commento... e anche quella di vedere gli utenti come "amici" è una bellissima idea. A questo punto credo che inizierò a copiare anche i tuoi racconti ^^.

Simone

Unknown ha detto...

E no caro Simone :) Se ti metti a copiare i nostri racconti non vendiamo più a contestare abitualmente i tuoi post ;)!
Io sono una tua fan e l'ho già dichiarato :)

Unknown ha detto...

Vado OT (ma oggi è così, vaneggio...).
Leggendo il commento di Alex ho pensato a una cosa.
E' vero, la gente tende a leggere ciò che già sa che gli piacerà, perché non ha voglia di perdere tempo affrontando libri che non conosce. C'è chi si comporta così per pigrizia, chi per diffidenza, chi per entrambe le cose. Insomma, la solita storia del pregiudizio, che si riflette anche in questo ambito.
Poi ci sono quelli che invece amano scoprire, azzardare, anche col rischio di rimanere delusi, ma che vogliono a tutti i costi farsi una propria idea di quello che c'è oltre una copertina.
Ora, da quale categoria esce la maggior parte degli scrittori emergenti, se non da quest'ultima?
Chiudendo il cerchio, se chi scrive ama l'insolito o comunque tende a non seguire la corrente, mentre gran parte dei lettori si muovono come le pecore di un branco, risulta ovvio come sia difficile farsi strada in un campo in cui, come in tanti altri, quello che conta è vendere (tradotto: avere consenso di pubblico).

Sicuramente ho generalizzato molto, perché ci sono sempre le eccezioni, però l'impressione che ho avuto in questi mesi è stata questa.

Anonimo ha detto...

Dunque.
La somma delle percentuali restituisce 97, ora, è pur vero che non ti sei presentato come un matematico, ma un sondaggio ha le sue buone regole.
Sorvolando l'imprecisione, mi pare che il guaio si concentri più sulla scarsità dei votanti che sul risultato globale.
Personalmente troverei confortante che il 25% dei votanti si sia espresso con una posizione così sprezzante, il disprezzo è un sentimento piuttosto articolato e tra l'indifferenza e la cieca simpatia, fossi in te sceglierei l'attenzione.

Solidarietà, piena, e saluti.

Simone ha detto...

Michela: ok dai allora copio chi non commenta sul blog.

Noemi: è vero, anche se io vedo un sacco di pecoroni anche tra gli aspiranti scrittori... è un po' un istinto naturale credo quello di seguire ciò che ha successo o che semplicemente appare più autorevole. Ma vabbe', io mi sa che non sono troppo in una posizione che permette di giudicare gli altri ^^.

Skunk: non avevo notato il 97, sarà che blogger arrotonda le percentuali per difetto... e al disprezzo io preferirei l'adulazione, ma sì non si può sempre avere ciò che si vuole.

Simone

Anonimo ha detto...

io so di aver risposto a questo sondaggio, ma non ricordo assolutamente cosa avevo cliccato. tanto per dire come abbia le idee chiare al riguardo.
comunque anche secondo me succederà
tutto succederà ^^

Simone ha detto...

Gelo: sì' sì non ti ricordi... ecco chi ha votato l'ultima opzione ^^

Simone