Le altre bozze dell'altro romanzo.

Lo so che di questo non gliene frega niente a nessuno, e volete tutti leggere il libro dei gatti... ma tant'è, per fare le prove e vedere come funziona la vendita online di un libro autoprodotto ho deciso d'iniziare mettendo su Lulu la sindrome di Reinegarth, il primo romanzo (breve) che ho scritto la bellezza di 12 anni fa.

Ovviamente non si tratta dello stesso testo che ho scritto nel millennio scorso: ho già fatto un editing prima di mettere online gli ebook, e adesso lo sto rileggendo e ri-correggendo (non avete idea di quanto odi fare questa cosa!). In realtà non so nemmeno se alla fine lo metterò in vendita sul serio. Il fatto è che, se alla fine non mi sembrerà al livello dei miei lavori più recenti, non lo renderò disponibile. Non mi va di far girare un libro che non mi convince tanto... che senso avrebbe?

Mi sarebbe utile sapere cosa ne pensate. Come dicevo, esiste già una versione online spezzettata in cinque ebook, e se date una guardata anche solo al primo saprete dirmi subito se vi pare un testo interessante, oppure se a parer vostro è meglio lasciarlo nel mio passato di scrittore. Del resto, è giusto che siano i lettori a decidere, o no?

Stavo anche valutando l'idea di cambiare il titolo: Reinegarth è un nome inventato che non dice nulla a chi non sa di cosa parla il libro, per cui non mi pare il massimo per attirare dei lettori. Visto che il tema è quello dei sogni, pensavo di ribattezzarlo la sindrome di Morfeo (che non mi convince tanto) la sindrome di Morpheus (che però suona troppo alla Matrix) o col nome di qualche altra divinità legata ai sogni (non che ce ne siano tante, però ^^). Magari anche lo stesso titolo con un sottotitolo azzeccato sortirebbe lo stesso effetto?

Insomma ditemi pure le vostre impressioni. Però non fate gli infami, che dite tutti che fa schifo solo perché sperate che metta online il libro dei gatti! Tanto per quello vi tocca comunque aspettare, mentre poi finisce che vi ritrovate con l'ennesima versione di Mozart di Atlantide. Poi se vi fa schifo davvero ditelo tranquillamente, di certo non mi offendo e anzi almeno saprò che qualcuno lo ha letto davvero ^^

Vi lascio con un paio di appassionanti immagini del libro in fase di beta test... volevo dire, di editing.

Il libro nella nuova versione Print on demand, pronto per essere editato e (forse) messo in vendita. La copertina non è male: l'immagine di Rita Tagliaferri fa sempre la sua bella impressione, il logo si vede bene e il nero della stampa di Lulu è effettivamente nero e non un grigio scuro come capita a volte.












In questa foto (venuta malissimo), la copertina con il retro ancora da sistemare (c'è troppo poco spazio ai lati del testo, non trovate?)










Link correlati:

Gli ebook de la sindrome di Reinegarth

Le bozze del gatto che cadde dal Sole

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra bruttissimo dare il mio parere, perché ho letto solo 60 o 90 pagine della Sindrome, ripromettendomi di continuare... Ma ecco il mio incompleto e inaffidabile parere.
La storia è bella, piacevole da leggere e sicuramente ti tira più di molti altri racconti "pubblicati" - quando compri un libro, per quanto possa farti schifo, gli dài un minimo d'importanza e lo leggi, anche se di mala voglia, mentre su internet il livello di rispetto verso un racconto si abbassa drasticamente (perché non l'hai pagato :P).
La trama è bella, e mi piace il modo in cui l'hai affrontata. Ora non voglio scrivere una boiata che ho notato solo io e poi magari dare per scontato che intendevi quello, ma mi è sembrato che volessi conferire al romanzo (e farlo basare su) il climax, dall'inizio alla fine del racconto. Mi sembra una mossa efficace e non banale. E anche il protagonista è interessante.
Ma devo continuare a leggere, sennò il mio parere può valere meno di quanto già non valga!

P.S. Un consiglio: E' vietato mettere la © in una delle prime pagine del romanzo, con Lulu? Non è che quelli del Copyright ti denunciano perché l'opera non risulta registrata?

P.P.S. Guarda che La sindrome non è di "basso livello"! Ho notato, e forse te l'ho già scritto qualche volta, che il tuo modo di scrivere è da "perbenista". La narrazione di Ken Follet, per esempio, anche quando incappa in situazioni immorali, rimane sempre perfettina e perbene. Non è un'offesa o un complimento, giusto un'osservazione, e ci tenevo a fartelo sapere. Prendila come vuoi. XD

Anonimo ha detto...

senti, l'unica cosa che non mi piace è la copertina, mi sembra una Roba woodooo...brrr i brividi fa venire. sE ANCHE UNO FOSSE INTENZIONATO A COMPRARLO SECONDO ME LA COPERTINA LO SPAVENTA..
cia! adesso ti linko insieme agli altri!

Simone ha detto...

Fede: grazie per l'intervento davvero utile. Insomma secondo te dovrei continuare, vedremo...

Sinceramente, non so nemmeno chi siano "quelli del Copyright". Mi vengono in mente i Man In Black... comunque se fai un deposito SIAE e ci scrivi "depositato alla SIAE" non è la stessa cosa? Oppure non usare nessun simbolo e scrivi "proprietà intellettuale di Simone M. Navarra" così poi tutto quello che scrivi diventa mio ^^

Wood: L'idea della copertina è che faccia un po' paura, visto il tema del romanzo. Ma forse ti spaventa nel senso che proprio è sgradevole?

Grazie per il link e per il commento, a presto!

Simone

Anonimo ha detto...

No sgradevole assolutamente no! solo inquietante un bel po' TANTO! diciamocelo..molte volte la vendita di un libro la fa anche la copertina.Vero è che ho comprato un libro stupidissimo solo perche' sulla copertina( rigida) c'era un vestito rosa a fiorellini lilla e uno sfondo verdino CHE mi ispirava allegria, peccato che fosse peggio di quelli collezione HARMONY! asina che sono neee?

Anonimo ha detto...

"La Sindrome" appartiene vanamente alla mia "to do" (o meglio "to read") list. Vanamente perché, prima che la possa spuntare dall'elenco, non ho idea di quanto tempo debba ancora passare.

A me la copertina piace molto, il nero è sempre scenograficamente notevole.

Quanto al titolo: in effetti un nome più accattivante che richiami qualche nota divinità legata al sonno o ai sogni non sarebbe male. Potresti attingere magari anche alle divinità egizie. Una cosa del tipo "La dindrome di Horus" (anche se non c'entra una mazza col sonno) fa sempre la sua figura nella nostra esoterofila società, e sappiamo che il titolo è la "vera" falsa presentazione del libro.

Quanto alla decisione di una concreta pubblicazione con Lulu mi astengo, perché non avendolo letto non potrei darti un parere sensato. Solo tu puoi decidere al riguardo, sapendo però che il libro scritto in gioventù con qualche piccola modifica si vende sempre come il pane dopo il successo (anche se non è alla sua altezza). ^^ (ci metto anch'io le orecchie del gatto, e non pensare che non sappia che si tratta di una emoticon subliminare).

Ciao, dacty

Simone ha detto...

Wood: mi pare di averlo visto anch'io quel libro... mi ricordo la copertina ma non il titolo ^^

Dacty: Grazie per i consigli... ci sto pensando, intanto vado avanti con la revisione. L'emoticon è così subliminale che non ci avevo pensato nemmeno io... e adesso non me lo toglierò più dalla mente ^^ = gatto.

Simone

Anonimo ha detto...

ma quanto sono grandi i fates warning? e i savatage? e i rush? ok, non sono qui per questo... :P
cmq secondo me va bene reinegarth...a me attira abbastanza...anche se non è un nome importante...perché dovrebbe esserlo per forza? Naa...poi ti ritrovi a chiamarlo tipo la sindrome di Morgagni, e fai rigirare tutti quanti medici, anatomisti, e ca//i vari...lol

Anonimo ha detto...

Nel mio precedente post ho scritto "subliminare" mentre la forma corretta è quella usata da Simone, cioè "subliminale".

Trattandosi di un errore comune (va be', sono io che sono ignorante...) eccone un buon consiglio per gli emergenti; se volete usare delle parole difficili:
a) scrivetele correttamente (non come ho fatto io)
b) usatele solo dopo la metà del vostro romanzo, così è meno probabile che l'editore le legga e le consideri sbagliate anche se sono corrette.

Ma non c'è la possibilità di correggere i commenti dopo che sono stai pubblicati? perché per dimostrare che conosco l'italiano guarda quanto mi è toccato scrivere... ^^

Ciao, dacty

Anonimo ha detto...

Allora, io sono uno di quei fortunati che ha iniziato a leggerlo in pdf a puntate e poi ho comprato (?) una copia cartacea.

Ammetto che la lettura in pdf, sebbene possa disporre anche di palmari che ne facilitano l'uso, non è per me una cosa molto semplice... Vero, passo molto tempo davanti al pc, ed è comodo poter leggere mentre lavori...

Ma preferisco la carta.

Il libro secondo me è piacevolissimo e anche abbastanza originale la storia. Poi è breve ed anche la ragazza a cui lo ho fatto leggere lo ha trovato interessante. Senza tante pretese, ma vendibilissimo.
Il nome mi piace quello di adesso, piuttosto che sindrome di Morpheus...
In quanto, lo rende più curioso. Anche se non è semplice da pronunciare.
concordo con la ricerca di altre divinità simili, magari egizie o inca o roba del genere


Che io sappia "quelli del copyright" non esistono. Il copyright è una cosa (da noi sarebbe meglio chiamarlo solo diritto d'autore) ed il deposito un'altra.

Anonimo ha detto...

PS:
quello di prima è Old_Glory

Simone ha detto...

Grazie per i commenti... nomi di divinità strane non ne ho trovati, e probabilmente lascerò Reinegarth.

Secondo me il libro è buono, ma sono sempre indeciso. Intanto vado avanti con la correzione, poi vediamo che succederà.

Grazie di nuovo a tutti!

Simone